Il Doc, quello vero, è in trincea contro il covid. Pierdante Piccioni, 61 anni, nato in provincia di Cremona e in servizio a Lodi, è il medico smemorato che ha ispirato la fiction Doc - nelle tue mani interpretata da Luca Argentero e trasmessa su Rai1 con ascolti record (già in cantiere, a furor di pubblico, la nuova stagione). Il 31 maggio 2013 Pierdante ebbe un incidente d' auto che lo mandò in coma. Sei ore dopo si risvegliò ma scoprì di aver perso completamente il ricordo degli ultimi 12 anni della sua vita. E, con l' aiuto sia delle terapie sia della famiglia, fu costretto a ricostruirsi da zero anche nella professione. Oggi il medico, che 7 anni fa era il primario del Pronto Soccorso nell' ospedale di Lodi, è tornato a lavorare nella stessa struttura: segue i malati di coronavirus e organizza il loro percorso di guarigione. In poche parole, gestisce il post-covid. […] «Essere stato un paziente ed essere oggi un disabile seguito dai neurologi mi ha insegnato l'empatia nei confronti dei malati, la necessità di andare emotivamente verso di loro. Prima ero il classico barone distante: chiamavo i pazienti con il numero del letto, tanto che mi avevano soprannominato Principe bastardo...Oggi stabilisco un rapporto diretto, mi immedesimo nelle loro emozioni e li chiamo per nome sfidando i paladini della privacy».
E cosa percepisce nei malati di covid? «Incertezza. Paura. Terrore. Il virus provoca sensazioni devastanti. Gli imbecilli negazionisti dovrebbero vedere cosa prova un contagiato quando il respiro gli inciampa tra i denti. […]».
[…] Pensa che voi medici e il personale sanitario siate considerati ancora degli eroi? «[…] la nostra immagine è stata inquinata dai cosiddetti esperti che infestano i media: virologi, immunologi e compagnia bella che da mesi dicono tutto e il contrario di tutto. Non rendono un buon servizio alla nostra categoria».
[…] Ci sono speranze che lei possa recuperare la memoria? «Molto flebili. Continuo a curare la mia amnesia post-traumatica, ma se la memoria non mi è tornata dopo 7 anni dubito che tornerà mai. Tuttavia ho trovato l' equilibrio come uno strumento musicale riaccordato e sono felice di aver imparato a fare il medico in un altro modo».
Finiranno i contagi, torneremo alla normalità? «Dobbiamo prepararci alla terza ondata ma sono sicuro che tutto finirà bene. […]».
Estratto dell’articolo di Gloria Satta per “il Messaggero” da Dagospia.com