La nuova variante del Covid scoperta nel Regno Unito può “falsare l’esito dei tamponi”: a lanciare l’allarme è l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che in una nota ha commentato i primi studi effettuati sulla mutazione del virus. L’Oms ha infatti dichiarato sulla base di “segnali preliminari” che “la variante del Covid-19 che si è diffusa in Gran Bretagna può essere in grado di diffondersi più facilmente tra le persone”, sottolineando anche che secondo “informazioni preliminari può influenzare le prestazioni di alcuni test diagnostici”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, però, ha anche specificato che al momento “non ci sono prove che indicano cambiamenti nella gravità della malattia, ma anche su questo aspetto sono in corso valutazioni”. La nuova variante del virus è stata scoperta per la prima volta in Inghilterra a settembre, ma sembra aver avuto un’accelerata nelle ultime settimane. Nell’ultimo giorno, infatti, il Regno Unito ha registrato 36mila nuovi casi di Covid nonostante il recente lockdown. Numeri che preoccupano anche l’Italia, che ha deciso il blocco dei voli dal Paese e tamponi e quarantena per chi è rientrato dal Regno Unito in Italia da meno di 14 giorni. Il boom di casi nel Regno Unito nonostante le restrizioni, per il ministro della Salute Speranza, “è la prova che questa nuova variante ha una capacità di trasmissione molto maggiore della precedente. Per questo non potevamo che decidere subito il fermo dei voli, per permettere ai nostri scienziati di capire di più. Se bisognerà rivedere l’ordinanza lo faremo, ma adesso non avevamo altra scelta”.
La variante inglese non sembra dare forme più gravi di quello esistente, ma si diffonde più velocemente. Secondo quanto rilevato dai tecnici, latrasmissibilità del nuovo ceppo è di 0,5 di Rt superiore rispetto al precedente. Se dovesse prendere piede in Italia, l’ipotesi di arrivare a fine gennaio con un indice di contagio di 0,5 sarebbe impossibile.
Articolo di TPI.it per