5gIl filmato che accusa rimosso da Google.   Qualcuno sostiene che sia l'origine dei nuovi problemi del mondo ma non c'è un solo studio scientifico serio che lo dimostri. E spesso ci si concentra sulle onde millimetriche, "fonte di letalità" (tutta da dimostrare) che per ora nessuno adopera. Insomma, una storia infinita, dove la ricerca della verità è scarsa e la voglia di cospirazionismo è tanta. Vediamo perché. 

 Il dottor Thomas Cowan nel 2018 ha pubblicato un saggio intitolato Vaccines, Autoimmunity, and the Changing Nature of Childhood Illness, che potremmo tradurre con “Vaccini, autoimmunità e natura mutevole della malattia infantile”, dove mette in dubbio l’efficacia dell’immunoprofilassi. Lo scorso anno ha dato invece alle stampe Cancer and the New Biology of Water, "Cancro e la nuova biologia dell'acqua", nel quale espone le sue idee in fatto di cure alternative ai tumori. Ma il 12 marzo Cowan, un passato nelle forze di pace ed esponente della antroposofia steineriana applicata alla medicina, ha deciso che era la volta di prendersela con il 5G. In un video pubblicato su YouTube, girato allo Health And Human Rights Summit a Tucson, sostiene l’esistenza di un rapporto di effetto e causa fra il Coronavirus e le nuove reti ultra veloci per le telecomunicazioni.  Il filmato che accusa rimosso da Google.  “Storicamente ad ogni pandemia corrisponde un picco nell’elettrificazione del pianeta”, racconta in quel filmato - ora rimosso da Google - l’ex medico di San Francisco, sospeso dall’ordine della California il 10 maggio del 2017. Prima le onde radio, poi i radar, seguiti dai satelliti negli anni Sessanta e ora il Covid-19. E' esploso in una città cinese, Wuhan, dove il 5G è stato introdotto in una prima fase di test a settembre del 2019. Le epidemie sarebbero una risposta ad agenti carcerogeni: “Le cellule si ritrovano avvelenate e cercano di pulirsi eliminando i detriti, che chiamiamo virus” e la contagiosità elevata sarebbe riconducibile ai sistemi per le telecomunicazioni. Il video è stato visto da 660mila persone. Una volta condiviso su Facebook si sono però moltiplicate. I dieci filmati cospirazionisti più popolari sul 5G causa della pandemia, hanno superato sei milioni di visualizzazioni mentre la teoria tocca ormai 30 diversi Paesi, dall’Italia al Giappone.

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Le stesse onde del 4G
“Io davvero non capisco: il 5G nella sua forma attuale usa le stesse onde del 4G”, spiega Nicola Blefari Melazzi, direttore del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit). “Di bande ne sfruttano diverse, ma quelle millimetriche che i complottisti sostengono essere nocive, non penetrano i muri. Servono a coprire aree aperte e affollate e in ogni caso nessuno le sta sfruttando ancora. Le torri date alle fiamme sono quelle che usano le frequenze 4G, che tutti noi usiamo da almeno sei anni”.

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Gli alberi abbattuti
Nel mondo ci sono appena 13 milioni di sim 5G su otto miliardi totali, 10 milioni delle quali in Cina, che possono sfruttare la rete più veloce solo dove è disponibile, nei Paesi dove è presente significa in genere nei centri delle maggiori città. Ericsson prevede che si arrivi a100 milioni di sim 5G attive entro fine 2020, quando il servizio sarà lanciato dal 20-25 per cento degli operatori nel mondo. Rispetto a quanto visto in passato, ha bisogno di più antenne con una potenza molto minore. In Italia è presente a macchia di leopardo ma anche da noi sospetti dietrologie e polemiche non mancano. C’è perfino chi vede il 5G dietro l’abbattimento di alberi nelle nostre città, abbattimenti a volte decisi da anni perché le piante sono malate o stanno distruggendo il manto stradale, e ormai sono circa 200 i comuni che hanno vietato l’istallazione di antenne sul proprio territorio.

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Ventottomila studi
Dagli anni 60 ad oggi sono stati prodotti oltre 28mila studi sul tema, senza dimenticare che se davvero le reti per le telecomunicazioni avessero una certa letalità, dovremmo vedere cadaveri per strada ogni giorno vista la diffusione capillare. “Anche se alcune ricerche suggeriscono una possibilità statistica di un aumento di rischio del cancro in chi usa di continuo il telefono, le evidenze non sono sufficienti per prendere misure precauzionali”, ha spiegato il dottor Frank De Vocht, consulente del Governo inglese in fatto di sicurezza delle reti mobili, all’indomani degli attacchi alle torri inglesi del 5G. Nel 2014 l’Organizzazione mondiale della sanità ha equiparato il pericolo a quello del mangiare verdure in salamoia che, per capirci, è nettamente inferiore al rischio legato al bere alcolici.

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dall'articolo di JAIME D'ALESSANDRO  per REpubblica.it 

 

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