Mate 20 X è il primo smartphone di Huawei compatibile con le reti 5G grazie a un doppio processore: il Kirin 980 garantisce prestazioni elevatissime e la piena compatibilità con le attuali reti 4G, mentre il chipset Balong 5000 assicura il collegamento con il network 5G. Mate 20 X è il primo smartphone di Huawei compatibile con le reti 5G che il colosso cinese ha contribuito in modo determinante a costruire attraverso i propri apparati di rete. Un vantaggio determinante per le performance di collegamento, la stabilità del segnale e la durata della batteria, oltre che per la stessa affidabilità nel tempo. Mate 20 X è infatti dotato di due chipset: il primo, il Kirin 980, garantisce le prestazioni elevatissime tipiche di tutti gli smartphone di fascia alta del colosso cinese (recensione dell’Honor 20 Pro a pag. 57) e la piena compatibilità con le attuali reti 4G, mentre il chipset Balong 5000 assicura il collegamento con il network 5G che ha debuttato con Vodafone e Tim nelle principali città italiane. Caratteristica importante del Mate 20 X proprio grazie al chipset Balong 5000 è la compatibilità tanto con le reti 5G di tipo Nsa (Non stand alone, ovvero pensate per convivere con quelle 4G), quanto con quelle Sa (stand alone, ovvero esclusivamente 5G), lo standard futuro.
Grazie a questa caratteristica Mate 20 X raggiunge una velocità massima teorica di ben 4,6 Gbit al secondo, che consente così di scaricare un intero film in altissima definizione in pochi secondi. Considerato che nella prima fase il vantaggio delle reti 5G sarà legato proprio nella fruizione più veloce dei contenuti multimediali, Huawei ha dotato Mate 20 X di un display da ben 7,2 pollici, perfetto quindi per la visione di video e contenuti multimediali come i videogame, confermando l’eccellente dotazione fotografica del modello Mate 20 Pro, basata su una tripla fotocamera. Disponibile da fine luglio a un prezzo ufficiale di 1.099 euro, Mate 20 X ha inoltre una batteria da ben 4.200 mAh per supportare l’autonomia e un sofisticato sistema di raffreddamento basato su un film di grafene che avvolge i chip e una camera di vapore che permette di contenere la temperatura a un massimo di 37 gradi anche in caso di carico intenso.
Articolo di Davide Fumagalli per MilanoFinanza.it
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