Addio alle chiavette token che generano i codici di accesso al conto online. Bonifici con lo smartphone. Nuovi sistemi rafforzati di autenticazione in due passaggi. E open banking, ovvero la condivisione dei dati degli utenti con società che offrono servizi finanziari. Sabato 14 settembre è scoccata l’ora X per i pagamenti online, con l’entrata in vigore dell’ultima parte della direttiva europea dedicata ai servizi di pagamento digitali, la cosiddetta PSD2. “I consumatori europei saranno più protetti contro le frodi online e avranno miglior accesso a forme più innovative di pagamenti online e via smartphone”, promette la Commissione Ue.
Le nuove norme verranno recepite in maniera graduale dagli operatori del settore per dare loro il tempo di adattarsi ai cambiamenti, come suggerito dall’Autorità bancaria europea. Tuttavia, l’esecutivo comunitario invita tutti gli Stati membri a fare in modo che il passaggio sia rapido.
Il nuovo sistema d’identificazione basato su due fattori, come l’impronta digitale e un codice pin, sarà obbligatorio per tutti i pagamenti online e mobile superiori ai 30 euro. Diversi elementi della Psd2 sono già entrati in vigore in tutta Europa dal 13 gennaio 2018. Ma quali sono le vere novità per gli utenti? “La necessità di un doppio fattore indipendente di autenticazione (pin più codice usa e getta) e la possibilità di compiere una sola operazione per password generata sono i principali cambiamenti destinati a incidere sulla vita quotidiana dei cittadini”, ha spiegato all’Adnkronos Maurizio Pimpinella, presidente dell’Associazione Prestatori di Servizi di Pagamento.
UNA SOLA OPERAZIONE PER PASSWORD GENERATA – Non solo. ”Altra novità riguarda l’utilizzo delle password’’, puntualizza il numero uno dell’APSP. “In precedenza era possibile compiere un numero indefinito di operazioni di pagamento con la medesima password. Con la nuova normativa, invece, ogni bonifico richiede un nuovo codice usa e getta. Tale codice è quindi collegato a una singola e unica operazione di pagamento che avviene nei confronti di un solo e unico beneficiario”.
dall'articolo di F. Q. per IlFattoQuotidiano.it