Lo scrittore e regista napoletano avrebbe compiuto 91 anni ad agosto. Se ne va l'ingegnere-filosofo Luciano De Crescenzo e con lui un pezzo di Napoli. Il filosofo partenopeo, ingegnere dell’Ibm poi diventato attore e scrittore, è morto a Roma, all’età di 90 anni, per le conseguenze di una polmonite. Da tempo era malato. Oltre cinquanta libri scritti, 18 milioni di copie vendute nel mondo. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi.
Lo scrittore e regista è morto oggi intorno alle 16 al Policlinico Universitario Agostino Gemelli per le conseguenze di una grave malattia. De Crescenzo era ricoverato da circa due settimane presso l’UOC di Pneumologia del Gemelli, diretta dal professor Luca Richeldi. Accanto a lui i familiari e gli amici più cari che lo hanno accompagnato anche null’ultima fase della sua malattia. De Crescenzo era nato il 20 agosto 1928 nel borgo di Santa Lucia (abitò al civico 40 di via Generale Orsini, nello stesso stabile in cui era nato il suo storico amico Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer), viveva ormai da tempo a Roma ed è stato assistito fino all'ultimo dalla figlia Paola, dal genero, dai nipoti e dal suo storico agente Enzo D'Elia. L'ingegnere filosofo lascia un'eredità immensa fatta di oltre cinquanta libri, 18 milioni di copie vendute nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 paesi. E poi i film indimenticabili "Così Parlò Bellavista", "32 dicembre".
articolo de IlTempo.it