Miracolo all'Atac: dopo l'epidemia, la guarigione di massa. È bastato che il Campidoglio rassicurasse i macchinisti della ferrovia Termini-Centocelle, promettendo che non avrebbero perso un euro in busta paga, perché i conducenti che fino a 24 ore prima lamentavano improvvisi malanni (loro o dei figli) tanto da bloccare l'intera linea, si dichiarassero prontamente ristabiliti. E così la ferrovia ieri mattina ha riaperto puntuale, con 2 assenti su 3 tornati in servizio come nulla fosse. Dovrebbero cavarsela senza nemmeno una multa della partecipata, dato che naturalmente erano muniti di certificato medico o altri attestati, come quello della «donazione di sangue». Ma potrebbe non finire qui, perché su questa vicenda ora ha deciso di accendere un faro l'Authority degli scioperi.
Il Garante vuole vederci chiaro e convocherà a stretto giro di posta sia l'Atac sia i sindacati. L'obiettivo è fare luce su quello che, perfino in Campidoglio, ammettono essere stato una sorta di sciopero bianco.
Presidente Simg: «Una truffa rilasciare certificati, il medico deve visitare il paziente»
L'assessore alla Mobilità di Raggi, Pietro Calabrese, lo ha proprio detto, dopo avere ricevuto martedì pomeriggio l'Atac e i tecnici comunali dei Trasporti per far rientrare la serrata : «Non c'è alcun presupposto di un nuovo blocco». Insomma, anche a Palazzo Senatorio sono consapevoli che non si è trattato di una pestifera, fulminea diffusione di malanni, ma appunto di un «blocco», uno sciopero selvaggio. Subito rientrato, non a caso, appena dall'assessore Calabrese sono arrivate parole rassicuranti. Quelle che i conducenti si volevano sentir dire: e cioè che con la riconversione della ferrovia a tram, non avrebbero avuto tagli nello stipendio (il salario del tranviere è più basso di quello di un macchinista del treno) e che sarebbero stati ricollocati sulle metro. Così da non perdere l'indennità extra. Questione su cui, a dirla tutta, l'Atac da tempo chiedeva lumi al Comune, con 4 lettere spedite negli ultimi mesi.
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dall'articolo di Lorenzo De Cicco per IlMessaggero.it