Cresce l'apprezzamento per l'Unione europea nella maggior parte degli Stati europei. Non in Italia, però, che si piazza in fondo all'elenco dei paesi che ritengono che l'Ue sia stata vantaggiosa per loro, preceduta dal Regno Unito. Lo rivela l’ultimo sondaggio Eurobarometro condotto tra l'8 e il 26 settembre scorso da Kantar Public tra 27.474 cittadini europei di 16 anni e oltre, in tutti e 28 gli Stati membri. Secondo i dati del sondaggio è il 68% degli europei a pensare che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall’appartenenza all’Ue. E se si dovesse votare per restare in Europa il 66% direbbe di sì. Ma non è così per gli italiani: solo il 44% voterebbe sì.
Una percentuale che si piazza all'ultimo posto della classifica tra i 27, con l'Irlanda al 92%, la Grecia al 54% e i britannici, dove oggi il 53% è per restare. E solo il 43% degli abitanti del Belpaese pensa che abbiamo beneficiato dall'essere in Europa. Mentre per quanto riguarda coloro che hanno una visione neutrale, cioè "non è né una buona né una cattiva cosa", ci piazziamo sul terzo gradino del podio con il 37%. Quanto alla moneta unica, il 65% degli italiani si dichiara favorevole all'euro. Tra coloro che credono che l'adesione all'Ue sia stata utile, il più delle volte il motivo è che "l'Ue contribuisce alla crescita economica nel loro paese".
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dall'articolo di AdnKronos.com del 17/10/2018