Il governatore della Bundesbank nel 2013 andò addirittura a testimoniare contro il programma Outright Monetary Transactions davanti alla Corte costituzionale tedesca. Ora, intervistato da Die Zeit, dice: "La mia posizione non aveva una base legale. Era dettata dalla preoccupazione che la politica monetaria sarebbe finita nel vortice della politica di bilancio". Mentre l’economia dell’Eurozona e quella della “locomotiva tedesca” rallentano, il governatore della Bundesbank Jens Weidmann ammette di essersi sbagliato sullo “scudo anti spread” concepito da Mario Draghi durante la crisi dei debiti sovrani dei Paesi della moneta unica.
In un’intervista concessa all’edizione online del quotidiano tedesco Die Zeit, l'(ex) falco tedesco ricorda che “la Corte europea di giustizia ha preso in esame l’Omt e ha stabilito che è legale” e ammette: “La mia posizione non aveva una base legale. Era dettata dalla preoccupazione che la politica monetaria sarebbe finita nel vortice della politica di bilancio. Naturalmente, una banca centrale deve agire decisivamente nel peggior scenario, ma data la sua indipendenza, non dev’esserci alcun dubbio che agisce all’interno del suo mandato”.