comandante Sea Watch 3Sea Watch 3 insulta l'Italia: "Il vostro confine è quello tra umanità e disumanità". Ora la Sea Watch 3, dopo le sfide e le provocazioni, passa direttamente all'insulto. Nel mirino ovviamente l'Italia, ma non solo Matteo Salvini. Le accuse piovono dopo la sentenza del Tar con la quale è stato respinto il ricorso contro il divieto di ingresso in acque territoriali disposto dal Viminale. In un comunicato, la ong battente bandiera tedesca, ha azzannato:

"Sono trascorsi 8 giorni dal soccorso, la Sea Watch si trova ancora in acque internazionali dove il nuovo decreto legge impedisce l’ingresso nelle acque italiane e al comandante di esercitare il diritto sacrosanto di entrare in un porto per uno stato di necessità determinato da una situazione di emergenza sanitaria a bordo". Dunque la Sea Watch reitera la richiesta di un porto sicuro per lo sbarco: "È automatico che la presenza di naufraghi a bordo presenta tutti i caratteri dell'emergenza e normalmente darebbe il diritto a un comandante di entrare in porto e di essere assistito. Il comandante sta assumendo un atteggiamento cauto di resistenza, e tuttavia è sempre più forte l’insofferenza sua, dell’equipaggio e delle persone a bordo. La nave si muove si muove di continuo, la permanenza è debilitante".

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Ed è alla fine del comunicato che la ong picchia durissimo contro il Belpaese: "Intrappolati tra responsabilità del comandante sulla vita di questa persone e l’attacco e la criminalizzazione che ci aspetterebbe se varcassimo questa linea immaginaria, tra umanità e disumanità. Questo è diventato il confine italiano", concludono da Sea Watch.

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dall'articolo di LiberoQuotidiano.it 

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