Quando terminerà il divieto di spostare tra regioni o province autonome diverse? All’orizzonte non si intravedono buone notizie. Il decreto n.1 del 5 gennaio 2021 vieta infatti gli spostamenti fino al 15 gennaio, ma lo stop verrà quasi certamente proprogato con il nuovo Dpcm e/o decreto legge attualmente allo studio dell’esecutivo. La stretta era stata introdotta con il dl n.158 del 2 dicembre 2021 che sanciva, nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, l’impossibilità di muoversi liberamente tra le regioni, indipendentemente dal colore dei territori. Una misura poi prorogata con il decreto legge citato ad inizio articolo e che sarà quasi certamente in vigore anche nelle prossime settimane. I “rigoristi” all’interno dell’esecutivo ritengono infatti lo stop alla circolazione indispensabile per rallentare la diffusione del contagio.
Quando è possibile spostarsi tra regioni diverse
Salvo sorprese anche dopo il 15 gennaio ci si potrà spostare solo con un valido motivo. E vale a dire:
- esigenze lavorative;
- motivi di salute;
- situazioni di necessità;
- per far rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione;
- ricongiungersi con il coniuge/partner se il luogo coincide con quello di residenza, domicilio o abitazione;
- per andare a trovare i figli minorenni nel caso di genitori separati/affidatari;
- prestare assistenza a persone non autosufficienti;
Non ci si potrà dunque spostare tra le regioni - anche in zona gialla - per fare gite o per ricongiungersi con il proprio partner, se il luogo non coincide con quello di residenza, domicilio o abitazione. Per quanto riguarda le seconde case, stando alle norme attualmente in vigore, lo spostamento è consentito solo se sono ubicate all’interno della propria regione. Chi non rispetta le disposizioni rischia una multa dai 400 ai 1000 euro.
Nelle Faq del governo vengono chiariti meglio i concetti di residenza, domicilio o abitazione:
Residenza
La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.
Domicilio
Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.
Abitazione
Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze. Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, possono spostarsi per ricongiungersi nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.
Sul sito di Palazzo Chigi vengono poi chiariti altri punti della normativa attualmente in vigore:
Visto il divieto di spostamento verso Regioni diverse, i genitori separati/affidatari possono recarsi in un’altra Regione, per andare a trovare i figli minorenni, o per portarli con sé alla propria residenza/domicilio/abitazione, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore?
E possono recarsi all’estero per gli stessi motivi?
Sì, come già precisato, questi spostamenti rientrano tra quelli motivati da “necessità”, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da/per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o in cui ci si deve recare.
Ho dei parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli, in un altro Comune/Regione, e ai quali periodicamente do assistenza. Potrò continuare a farlo anche con l’attuale divieto di spostarsi tra Regioni diverse?
Potranno venire con me anche il mio coniuge/partner e i nostri figli?
Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti è consentito anche tra Comuni/Regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso Comune/Regione. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste.
Visto il divieto di spostarsi tra Regioni differenti, in vigore fino al 15 gennaio, se lavoro in una Regione e sono residente in un’altra e il mio coniuge/partner lavora in una terza Regione, potrà raggiungermi nella mia città di residenza?
Nel caso in questione, il coniuge/partner potrà spostarsi per raggiungere il primo soltanto se ha la residenza o il domicilio nel Comune di destinazione o se in quel Comune c’è l’abitazione solitamente utilizzata dalla coppia.
In base alle disposizioni in vigore, è consentito recarsi in un’altra Regione per turismo?
Gli spostamenti per turismo verso un’altra Regione non sono consentiti fino al 15 gennaio 2021 compreso.
Fino al 15 gennaio, in quali casi è possibile spostarsi nella seconda casa?
Fino al 15 gennaio 2021, gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde sono sempre consentiti, dalle 5.00 alle 22.00, all'interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente.
Va da sé che le regole appena esposte sono quelle attualmente in vigore: nel momento in cui scriviamo non sappiamo se saranno effettivamente confermate anche dopo il 15 gennaio 2021 e se, nel caso venisse decisa una proroga, ci saranno altre deroghe.
Articolo di Today.it