Matteo Renzi ha aperto la crisi e ha sancito la fine del governo Conte due che lui stesso aveva contribuito a far nascere perché il progetto di annettere i berlusconiani è fallito così come il suo ruolo di anello di congiunzione con il mondo berlusconiano. La scelta non si spiega solo con il tratto distintivo di Matteo Renzi che è quello di rottamare e distruggere ogni avventura personale e politica di successo, nel caso specifico quella di Giuseppe Conte. Ai suoi continua a ripetere: «Io il primo ministro l’ho fatto, non voglio nessun posto di governo» e si occupa del suo ruolo di conferenziere internazionale, pagato lautamente. C’è una settimana che segna il fallimento. Inizia il 3 novembre quando Denis Verdini finisce in carcere, deve scontare una condanna per il crac del credito cooperativo fiorentino. Si interrompe il più efficace canale di comunicazione tra il mondo renziano e quello berlusconiano.
Articolo di NELLO TROCCHIA per Domani.it