sondaggio ixe 1 2 21Secondo l'ultima rilevazione di Ixè, Pd e 5 stelle potrebbero tornare a Palazzo Chigi solo se si presentassero alle urne in coalizione con Iv, +Europa, Calenda e sinistra. Il secondo scenario ipotizzato dall'istituto vede il Movimento correre in solitaria: in questo caso il centrodestra vincerebbe a mani basse. L'ultima ipotesi si basa su una lista Conte alleata del centrosinistra, al quale rosicchierebbe parte dei voti. Ecco le proiezioni in Parlamento.  È uno scenario politico inedito quello fotografato dall’ultimo sondaggio dell’istituto Ixè: se si andasse a votare oggi e la coalizione giallorossa si presentasse compatta, allargando il campo anche a +Europa, Verdi e Azione di Carlo Calenda, sia al Senato che alla Camera potrebbe ottenere la maggioranza assoluta, anche se a poca distanza dal blocco del centrodestra. La seconda ipotesi immagina invece che il Movimento 5 stelle decida di correre da solo, con uno schieramento tripolare analogo a quello del 2018. In questo caso Fi, Lega e Fratelli d’Italia potrebbero contare su un ampio vantaggio in entrambi i rami del Parlamento.

Poi c’è la terza ipotesi, che riflette l’attuale posizionamento dei partiti ma tiene conto della variabile premier: da un lato Pd, M5s, partiti minori e una lista Conte, al centro Italia viva con Calenda e Bonino, a destra il consueto blocco capitanato dalla Lega. Se si andasse così alle urne, ci sarebbe un testa a testa con i renziani e partiti annessi a contendersi i seggi decisivi per la nascita di un nuovo governo.

Scenario 1 – Stando alla rilevazione Ixè, se la politica italiana si dividesse in due blocchi distinti (da un lato giallorossi e partiti minori, dall’altro il centrodestra) lo scettro della maggioranza spetterebbe allo schieramento di centrosinistra. In questo scenario a Pd, Movimento 5 stelle, Leu, Iv e gli altri vengono attribuiti 201 seggi alla Camera, contro i 199 del centrodestra, e 103 al Senato sui 200 totali. I numeri ovviamente tengono conto del taglio dei parlamentari entrato in vigore dopo il referendum di settembre. Le intenzioni di voto degli italiani sono aggiornate al 28 gennaio e vedono la Lega ancora primo partito al 23,2%. A stretto giro il Pd con il 20,6%, seguito dal 15,8% di Fratelli d’Italia e dal 15,4% dei 5 stelle. Forza Italia è data in crescita all’8,8%, mentre tra i minori La sinistra e Azione sono appaiati intorno al 3,5%. Italia viva è al 2,1%, in costante calo da ottobre a oggi.

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dall'articolo di  F.Q. per IlFattoQuotidiano.it

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