casalini e crimi linciaggio dal corriereIl Corriere della Sera, antica e già gloriosa testata italiana, nell’arco di due giorni riesce a pubblicare due articoli di infinito squallore, contro Rocco Casalino e Vito Crimi.   Nessuna critica politica, nessun collegamento con la realtà, ma solo una imbarazzante serie di insulti, ironia penosa da asilo infantile, luoghi comuni da salottino, pietoso snobismo che non fa né ridere né piangere, ma solo vomitare.  L’ennesima pessima prova di un giornalismo che vorrebbe raccontare il paese ma sa esprimere soltanto il proprio livoroso razzismo intellettuale, del quale -come ogni squadretta di bulli- va fiero anziché provare vergogna.  Vito Crimi è un uomo onesto, per bene, che ha fatto e fa politica con le mani pulite, e sta reggendo con immane fatica, nel periodo peggiore della storia della Repubblica, il MoVimento 5 Stelle, prima forza politica in parlamento.  Ringrazio Vito per il lavoro che svolge, e comprendo benissimo le critiche politiche che a lui -come a chiunque di noi- si possono porre, mentre non comprendo e non accetto queste squallide aggressioni a mezzo stampa, per le quali esprimo la mia più sentita solidarietà.

Solidarietà che va anche a Rocco Casalino, bravissimo nel suo mestiere tanto da gestire magnificamente l’immagine del Presidente Conte, che non a caso oggi è il politico più amato in Italia, per meriti propri e per aver ben comunicato la propria azione politica.
Le “vendette” contro Rocco di questi giorni dimostrano in purezza un livore ed una frustrazione che qualificano chi lo esprime, non certo chi lo subisce.

Sono porcherie che abbiamo già subìto in tanti, del resto: Virginia Raggi, Gianroberto Casaleggio, Luigi Di Maio, io, Danilo ToninelliPaola TavernaAlessandro Di BattistaLucia Azzolina, e naturalmente Beppe Grillo e Giuseppe Conte.

Sono porcherie che ci rimbalzano addosso e anzi ci motivano ancor di più ad essere presenti, agguerriti e fedeli ai nostri valori.

Una stampa così volgare, insulsa, persino banale nel suo servilismo verso i poteri marci del paese ed incapace di informare gli italiani come dovrebbero, è uno dei primi guai che attanaglia l’Italia.

Se c’è un punto nel quale finora non abbiamo saputo incidere, è il cambiamento reale del sistema mediatico, che anzi dopo i nostri successi elettorali è diventato ancora più violento e asservito.

Motivo in più per lottare, anche insieme a Vito e Rocco, con ancor maggior impegno.

In alto i cuori!

Articolo di Dino Giarrusso  per InAltoICuori.com  da Facebook

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