Attribuire le responsabilità al mancato invio di sms sulla prenotazione dei vaccini in Lombardia a TIM. Poi, fare marcia indietro quando ormai l’informazione era già stata ampiamente diffusa e ripresa da tutti i siti di notizie e dagli altri media. Ieri, è iniziata – nel peggiore dei modi – la campagna di vaccinazione degli over 80 in Lombardia: la regione aveva predisposto una piattaforma online sulla quale bisognava iscriversi (inserendo pochi dati essenziali) e da cui si sarebbe dovuto attivare un servizio di messaggistica per raggiungere i cittadini con l’indicazione della data e dell’orario di somministrazione del siero. Tuttavia, dal momento in cui la piattaforma è stata attivata – a causa dei troppi accessi – il sistema ha subito degli evidenti rallentamenti, che hanno portato diversi utenti a lamentarsi del disservizio sui social network. La Regione Lombardia, inizialmente, aveva provato a smarcarsi da ogni tipo di responsabilità, scaricando su TIM la colpa di quanto accaduto: «Tim non riesce a inviare gli Sms di risposta – hanno fatto sapere dal Pirellone -, stanno lavorando per risolvere il problema». Questa versione ufficiale, come detto, era stata ripresa da tutte le testate giornalistiche principali, contribuendo a creare questa narrazione rispetto ai problemi riscontrati dai cittadini lombardi sul sistema di prenotazione dei vaccini contro il coronavirus.
Tuttavia, alcuni segnali-spia del fatto che TIM, in realtà, non avesse nulla a che fare con il problema erano già arrivati nel pomeriggio di ieri: il sistema di prenotazione, infatti, poteva funzionare non soltanto dai propri pc domestici, ma anche attraverso farmacie e medici di famiglia. Questi ultimi avevano un sistema diverso di notifica (legato al Sistema operativo socio sanitario) e avevano comunque riscontrato lentezze e code nella prenotazione online.
Pertanto, già in serata, l’assessorato al Welfare aveva chiarito che «non c’era stato alcun problema lato TIM», aspetto che la compagnia telefonica ha confermato anche a Giornalettismo evidenziando proprio un’agenzia Adnkronos che riportava questa versione. Tim, insomma, ha «gestito un flusso di 600-1000 sms al minuto» e non ha avuto alcuna responsabilità nei ritardi subiti sulla piattaforma. Ancora una volta, dunque, c’è stato un tentativo di sviare l’attenzione del pubblico rispetto alle responsabilità di un sistema – messo in piedi dalla Regione Lombardia – e che ha avuto un momento di incertezza nella sua fase di partenza. Nell’arco della giornata, tuttavia, i problemi sono stati risolti, la “coda” delle persone in attesa di prenotazione è stata smaltita e – in serata – si è potuto fare un bilancio: circa 100mila cittadini, nella sola giornata di ieri, hanno avuto accesso alla piattaforma di prenotazione.
Articolo di Gianmichele Laino per Giornalettismo.com