La decisione è maturata nel corso del vertice di 3 ore tenuto a Roma in presenza del garante di M5S e dei vertici del partito. Il rinnovamento dei grillini punterà sulla transizione ecologica, l’etica pubblica, la lotta alle disuguaglianze e la democrazia diretta. Giuseppe Conte avrà un ruolo di primo piano nel Movimento 5 Stelle per un “progetto rifondativo”. Questo l’esito di un vertice che si è tenuto all’hotel Forum, a Roma, e durato circa 4 ore. Presenti, oltre allo stesso ex premier e al garante del movimento, Beppe Grillo, tra gli altri Vito Crimi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente della Camera Roberto Fico, i capigruppo al Senato e alla Camera, Ettore Licheri e Davide Crippa, l’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede, mentre il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli era collegato in videconferenza. Adesso si apre il fronte di una possibile modifica statutaria e dell’eventuale via libera degli iscritti tramite la piattaforma Rousseau. Proprio da Rousseau a meta’ febbraio era arrivato l’ok alla nuova governance, con il superamento del capo politico e l’istituzione di un direttorio a cinque. “Bellissima giornata. Tutte le cose che non verranno pubblicate sono vere”, commenta su Twitter il garante del M5S, Beppe Grillo. “Giuseppe Conte ha raccolto l’invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle. Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell’attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050”, scrive su Facebook il MoVimento 5 Stelle. “Il Movimento sara’ la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando però su pilastri insostituibili, quei valori originari che lo hanno sempre contraddistinto – prosegue il post -: la tutela dell’ambiente, l’importanza dell’etica pubblica e della lotta alla corruzione, il contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, la lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta”.