"Che volete che siano 18 milioni di euro su un bilancio di 800”. Ricordo bene questo passaggio da parte di chi insisteva nel vedersi approvare il bilancio di Ama, mentre noi continuavamo a ribadirgli che questa provocazione non era accettabile. Rappresentava uno schiaffo in faccia ai cittadini. La nostra posizione, da allora, non è mai cambiata. Anche perché di milioni che non tornavano, in quel bilancio, avevamo il sospetto che fossero centinaia. Oggi lo abbiamo dimostrato. Abbiamo trovato un amministratore determinato a scavare fino in fondo. Sulla gestione Ama abbiamo chiuso i conti con il passato. Abbiamo messo nero su bianco un piano di risanamento aziendale e un nuovo piano industriale, senza cedere di un millimetro. Parliamo di 100 milioni truffati su una valorizzazione immobiliare, che per essere valida, prima di andare in banca a sottoscriverla, doveva passare per il voto dell’Assemblea Capitolina. Mai avvenuto. Parliamo di 150 milioni truffati sulla riscossione della Tari, mascherando database utenze, piani di spesa, rapporti, relazioni, note amministrative, insomma tutto ciò che riguarda la trasmissione dei documenti al Socio Unico, il Comune di Roma. Totale 250 milioni di euro. Un buco enorme, creato dai soliti capaci, dal 2003 al 2009.
Ma il problema, per alcuni, era solo quel “diniego ad accogliere quei 18 milioni dei debiti cimiteriali, con cui volete far fallire Ama”. Come no! Ama non fallisce. Per noi la linea è sempre la stessa. Prima si fa luce su conti, si individuano responsabili e poi se necessario si interviene pagando i debiti, quindi risanando e investendo. È l’unica strada per mettere in sicurezza i servizi, Pubblici, insieme all’azienda e ai suoi lavoratori.
Tutte le opposizioni ci hanno criticato per anni, perché non ritenuti all’altezza di scegliere amministratori capaci. Ebbene, se ce ne fosse ancora bisogno, oggi abbiamo ribadito con i fatti che si sbagliavano. Abbiamo scelto donne e uomini che non si sono voltati dall’altra parte, quando altri hanno solo nascosto la testa sotto la sabbia. Oggi in conferenza stampa a fianco della Sindaca c’era chi ha scopertole carte e ha saputo gestire un iter amministrativo non semplice: Gianni Lemmetti, Katia Ziantoni, Luca Montuori e Stefano Zaghis. Tutti loro hanno giocato un ruolo importante. E li ringrazio a nome di tutta la comunità romana.
I capaci di prima invece venivano scelti per ‘foraggiare’ questi disastri. A oggi ne abbiamo già risolti tanti, la maggior parte dei cittadini non si è lasciata ingannare. Ciò che però ancora non si riesce a comprendere è come pensavano di farla franca. E lo scrivo non tanto pensando alla nostra amministrazione, che nel 2016 poteva pure non vincere, e chissà per quanto tempo gli stessi espertoni avrebbero continuato con queste mangiatoie. Purtroppo per loro però noi abbiamo vinto, e ora li abbiamo anche denunciati.
Che ci provino, ora, a dire che “è tutta colpa della Raggi”.
Articolo di Pietro Calabrese #RomaRinasce da Facebook dal M5S da InAltoICuori.com