Nel Pd in pieno delirio da crisi di governo rispolverano il vecchio cavallo di battaglia: Matteo Salvini come Benito Mussolini. Un retroscena del Corriere della Sera riporta come tra i dem ci sia la convinzione che dietro l'accelerazione della Lega, che vorrebbe sfiduciare Giuseppe Conte già il 14 agosto per tornare al voto il 27 ottobre ci sia qualcosa di losco. "Non una data a caso - è la tesi di un senatore renziano -. È il giorno del proclama della Marcia su Roma, L'ora della battaglia decisiva è suonata...". In fondo, tutto fa brodo, e per rinsaldare il sano e democratico asse anti-Lega del "tutti dentro" lo spauracchio del Duce è sempre ben accetto. In fondo, era capitato anche con Silvio Berlusconi: corsi e ricorsi.
da LiberoQuotidiano.it