diabolik e casamonicaUn matrimonio blindato ed extra-lusso: per chi indaga, un'esibizione di forza e una dimostrazione della sua caratura criminale. A partire dalla lista degli invitati: tra gli ospiti, secondo gli investigatori della Squadra mobile, c'erano anche alcuni esponenti del clan Casamonica. Ed è proprio sullo spessore criminale di Fabrizio Piscitelliche si stanno concentrando gli accertamenti per dare un nome al sicario che, mercoledì scorso, gli ha sparato un colpo secco dietro l'orecchio, in piano giorno, al parco degli Acquedotti, a Roma.  Le indagini partono da intercettazioni e informative, e anche dagli ultimi eventi mondani a cui ha partecipato il Diabolik ultrà della Lazio. Uno su tutti: il matrimonio della figlia Giorgia, che proprio lui ha accompagnato all'altare appena tre settimane fa, in una location blindatissima, con tanto di bodyguard e addetti alla sicurezza attrezzati con radio e auricolari.

La cerimonia si è svolta nella chiesa dell'Ara Coeli, nel pieno centro di Roma, mentre il ricevimento è stato organizzato in una villa a Nepi. Ora gli investigatori stanno ricostruendo la lista degli invitati, per stabilire se ci fossero anche personaggi di rilievo, in affari con il Diablo. Gli stessi affari che, per chi indaga, potrebbero essergli costati la vita.

IL BOSS
Mentre la procura cerca di ricostruire gli ultimi incontri e le ultime attività di Diabolik, agli atti dell'inchiesta finiscono anche le reazioni dei colleghi di una vita. Sono le informative di polizia giudiziaria a raccontare il Diablo attraverso gli occhi di chi gli stava accanto, per amicizia o per lavoro. E così, mentre gli amici fanno ipotesi su chi potesse avercela con lui, l'anziano Vincenzo Senese, padre di Michele o pazz, boss di spicco della Camorra, piange la scomparsa dell'amico Piscitelli. Chi lo conosce ha raccontato ai poliziotti che quando ha saputo dell'omicidio si è letteralmente disperato. Un dettaglio non di poco conto, visto che proprio nei legami con i clan gli inquirenti cercano il movente del delitto. Nel frattempo, sono già in corso le verifiche balistiche sul bossolo trovato al parco degli Acquedotti: consentiranno di scoprire quale sia la pistola utilizzata dal killer.

IL FUNERALE
Intanto la procura ha dato il nullaosta alla cremazione del cadavere, mentre continua la polemica sul funerale. Dopo che il Tar ha respinto l'istanza dei familiari di Piscitelli, che chiedevano la sospensione dell'ordinanza con cui il questore ha disposto che i funerali si svolgano questa mattina alle sei, in forma privata, i parenti hanno annunciato che non parteciperanno al rito. Ieri nel tardo pomeriggio sono stati convocati a piazzale Clodio. La pm Nadia Plastina ha sentito come persone informate sui fatti la moglie, Rita Corazza, le due figlie e la sorella di Diabolik. Nei giorni scorsi è stato invece sentito dagli investigatori lo storico autista di Piscitelli: «Arrestatemi, io non so nulla», avrebbe detto agli inquirenti, dopo avere sostenuto di non avere informazioni sul killer.

Articolo di Michela Allegri e Giuseppe Scarpa per IlMessaggero.it 

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