Gli italiani dovranno spostare come di consueto l'orario passando direttamente dalle 2:00 alle ore 3:00. Dormiremo un’ora in meno e avremo più luce serale. Senza sprecare battute su cosa ce ne potremo fare in questo periodo di restrizioni, alle 2 del mattino di domenica 29 marzo porteremo l’orologio un’ora avanti adeguandoci all’ora legale. Di conseguenza, il 25 ottobre faremo il contrario per tornare nell’ora solare. Con l’utilizzo di quella legale, in Italia, si risparmiano circa 150 milioni di euro all’anno di energia.
Il fine principale dell’operazione, dunque, oltre al godere di maggiore luce naturale durante la bella stagione è il risparmio energetico, che si calcola equivalga al fabbisogno di circa 150 mila famiglie all’anno. Trattandosi di un cambiamento di fuso, alcune persone provano nel passaggio sensazioni simili a quelle del “jet lag”, come insonnia o stanchezza, anche se con un effetto minore per il solo slittamento di un’ora. Anche questo poco tempo in più alla luce, in ogni caso, può ritardare il sonno e la produzione di melatonina normalmente favorita dal buio.
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dall'articolo di FRANCESCO RIGATELLI per LaStampa.it