Coronavirus rischio seconda ondataDobbiamo imparare a convivere con il Coronavirus, perché il rischio esiste e possiamo affrontarlo con gli strumenti giusti, decisamente, senza nascondersi. Questa la filosofia del modello Veneto, una via efficace per spegnere l'incendio sul nascere. Andrea Crisanti dirige la microbiologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova. Da pochi mesi, forte dell’esperienza maturata all’Imperial College di Londra, ha rilevato l’eredità del grande virologo Giorgio Palù.  Professor Crisanti, ci dobbiamo aspettare una seconda ondata o l’epidemia perderà forza?  “Nella fase 2 ci saranno molte più occasioni di trasmissione del virus. Venendo meno le misure di contenimento, nuovi focolai verranno fuori sicuramente. Occorre prepararsi alle inevitabili conseguenze. I fondamentali? Protezioni, sanificazione, tamponi. E la capacità di reazione immediata che abbiamo messo a punto”.

 

Dunque il rischio Covid-19 sarà inevitabile?

“Rischio zero non esiste, specialmente in situazioni del genere. Per agire occorre sapere quanti casi si verificano ogni giorno, e dove si distribuiscono. Ora che andiamo incontro a una riapertura caotica dobbiamo essere a maggior ragione preparati”.

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dall'articolo/intervista di ALESSANDRO MALPELO per Quotidiano.net

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