In un'intervista di 6 giorni fa a Nicola Porro l'imprenditore racconta i sintomi. Poi il rientro a Montecarlo e il ricovero a Milano. Briatore sosteneva di aver già avuto il Covid a dicembre: "Me l'ha detto Zangrillo". Questa volta, invece, il prof del San Raffaele gli aveva "diagnosticato" un raffreddore. Il 19 agosto, due giorni dopo la chiusura delle discoteche, Flavio Briatore era già a Montecarlo, in diretta Facebook con Nicola Porro. E quello che dice al minuto 9 è abbastanza inquietante. Nicola Porro ricorda infatti a Briatore che entrambi si sono già presi la malattia. Ma come, Briatore aveva già avuto il Covid? Ebbene sì, Briatore lo rivelò a L’aria che tira il 24 marzo: “A dicembre avevo avuto la febbre altissima, fatica a respirare per 10 giorni, stavo malissimo, ho chiamato il mio medico di fiducia Zangrillo e gli ho detto che stavo male, non capivamo cosa stava succedendo. Sono andato a Milano a La Madonnina e abbiamo fatto la lastra e la tac, si è vista un’ombra. Col senno di poi dopo che è esploso il virus Zangrillo mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Visti i dati e le tac tu hai fatto il Coronavirus’. Ero stato in giro per il mondo, sono stato il pioniere. Si sta molto male, la tachipirina non funziona, sono stato fortunato”. Ma come? Zangrillo si è esposto in questo modo, con una diagnosi retroattiva, pur non essendoci alcuna prova certa del fatto che a fine dicembre il virus fosse in Italia? Anzi, da Galli ai virologi e infellivologi più noti, per tutti l’arrivo del Coronavirus in Italia è fissato intorno a metà gennaio.
Ma arriviamo ai giorni nostri. Siamo tutti concordi nel fare i migliori auguri a Briatore, ma qualcosa non torna nella gestione della vicenda in Sardegna e dopo la Sardegna. Che il Billionaire sia un focolaio è ormai cosa accertata. Siamo ormai ad almeno 74 persone contagiate. Sempre nell’intervista citata, Porro domanda a Briatore se sulla gravità della situazione non si stia esagerando. Briatore, con lo sfondo del locale Crazy Pizza a Montecarlo alle sue spalle (quindi era già andato via dalla Sardegna), risponde: “Abbiamo tre quattro morti al giorno, gente che era già malata e anziana. Io ho parlato stamattina con Zangrillo, mi ha detto ‘È un raffreddore’. Io l’altro giorno ho avuto anche la febbre… era un raffreddore, non esistono più raffreddori, tumori e polmoniti, è tutto Coronavirus. Ci tengono per le palle così”.
Ho dovuto riascoltare due volte le sue parole per essere certa che lo avesse detto davvero. Quindi Briatore mentre era in Sardegna ha avuto la febbre e Zangrillo al telefono gli ha detto è un raffreddore? O lui ha dedotto parlando con Zangrillo che fosse un raffreddore? Delle due non so quale delle due ipotesi è peggiore, fatto sta che in piena pandemia, con già i primi dati allarmanti sui contagi in Sardegna e nei locali, Flavio Briatore con la febbre non va a farsi un tampone, non si mette in auto-isolamento, ma parla al telefono con un medico a Milano. E non solo. Con sintomi riconducibili al Coronavirus, va a Montecarlo, in un altro suo locale (lo sfondo è inequivocabile, sono i quadri appesi nella pizzeria Crazy pizza). Come se non bastasse, evidentemente a Montecarlo continua ad avvertire i sintomi e allora che fa? Va in un ospedale lì? Chiama un medico locale? Si isola? No, parte per Milano (con quale mezzo?). Il 22 si presenta al San Raffaele e gli diagnosticano il Covid, tra l’altro ricoverandolo, secondo voci interne al San Raffaele, in un reparto non destinato ai malati Covid. Quindi pur avendo avuto dei sintomi che potevano essere Covid, ha fatto Sardegna-Montecarlo-Milano. E in tutto questo, secondo il racconto di Briatore da Porro, sembrerebbe che Zangrillo avesse minimizzato la questione al telefono.
Insomma, speriamo che Briatore guarisca al più presto e ci spieghi anche come è stato possibile avere una condotta tanto discutibile, frequentando persone, locali e girando per l’Europa, senza porsi la domanda: non è che ho il Covid? E che Zangrillo ci spieghi come mai non gli ha detto di non muoversi, di isolarsi e di chiamare la Asl sarda, per esempio. Perché a quanto pare, il famoso virus clinicamente morto, dà ancora segni di preoccupante vitalità.