Per la sigaretta elettronica in Italia non si arriverà alle misure drastiche ipotizzate in America, ma comunque sono allo studio contromisure per regolare un fenomeno che interessa 900mila consumatori. Negli Stati Uniti Trump vuole introdurre nuovi limiti soprattutto per controllare gli aromi differenti dal tabacco, anche perché spesso viaggiano nei mari incontrollati del commercio on line. Ha spiegato il presidente americano: «Togliamo dal mercato le contraffazioni e teniamo lontani dalle sigarette elettroniche i bambini». Negli Stati Uniti si parla di 450 malati e 6 decessi come effetto del “vaping”. Ma all’orizzonte, oltre alle preoccupazioni degli esperti, in Italia si ipotizzano già misure che ricordano quelle attuate per le sigarette.
Non la proibizione, ma comunque avvertimenti ai consumatori su rischi per la salute e anche divieti di utilizzo in luoghi pubblici, per evitare la diffusione del fumo passivo. C’è però un altro problema: la vendita on line degli aromi, in cui è difficile verificare la qualità del prodotto, ma in questo caso, come sempre succede con il commercio su internet, è assai complicato mettere in campo delle contromisure.
Articolo di Mauro Evangelisti per IlMessaggero.it