No vax in classe, indagati 30 presidi a Belluno. I dirigenti sotto accusa per non avere allontanato dall’asilo i bambini non immunizzati fra i 3 e i 6 anni. Denunciati cento genitori, hanno falsificato le autocertificazioni. Il pm: «Controlli a tappeto dal 2018». Non è ancora chiaro se intenzionalmente, «per venire incontro ai genitori», o per scarsa conoscenza della normativa. Fatto sta che trenta fra dirigenti scolastici del servizio pubblico e legali rappresentanti di scuole dell’infanzia e primarie paritarie sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Belluno per non aver allontanato gli alunni dai 3 ai 6 anni non in regola con le vaccinazioni.
Sono accusati di omissione d’atti d’ufficio. Devono invece rispondere di false dichiarazioni cento genitori di bambini dell’asilo e delle elementari che hanno compilato un’autocertificazione attestando per i figli vaccinazioni mai avvenute. E’ il risultato della maxi-inchiesta avviata a fine 2018 dal procuratore capo di Belluno, Paolo Luca che, primo in Italia, ha disposto controlli a tappeto nelle scuole della provincia, dall’asilo alle medie, per appurare la corrispondenza tra la documentazione presentata dai genitori e la reale situazione degli alunni certificata dall’Anagrafe vaccinale regionale. La legge Lorenzin del 2017 ha infatti introdotto per i minori da zero a 16 anni l’obbligo di assumere 10 vaccini (antitetanica, antidifterica, antipoliomelitica, anti-epatite B, anti-varicella, anti-morbillo, anti-pertosse, anti Haemophilusinfluenzae tipo B, anti-rosolia e anti-parotite), pena l’interruzione della frequenza all’asilo, più una multa fino a 500 euro, e la sola sanzione per gli allievi di elementari, medie e biennio delle superiori.
...............................
dall'articolo di Michela Nicolussi Moro per Corriere.it