Pechino mette in quarantena chi rientra dall'Italia. I contagi rallentano in Cina. Picco in Corea, che dichiara "guerra al virus" e stanzia 25 miliardi di dollari. Negli Usa 6 morti: Trump rassicura e chiede alle aziende di accelerare sul vaccino. L’epidemia di coronavirus ha portato i contagi in tutto il mondo oltre la soglia dei 90 mila. E’ quanto emerge dal rilevamento in tempo reale dell’università americana Johns Hopkins, secondo cui i contagi accertati finora sono 90.937. Sempre secondo i dati, le vittime sono 3.117, quelle guarite 48.101. Rallentano i contagi in Cina, mentre in Corea del Sud l’epidemia continua a diffondersi a ritmi allarmanti. Il coronavirus comincia a spaventare gli Usa, ma Donald Trump rassicura sulla capacità di reazione. In Cina primi segnali positivi. Pechino registra ulteriori 125 nuovi casi di coronavirus, ma si tratta del livello più basso delle ultime 6 settimane, dal 21 gennaio. Il bilancio delle vittime si aggiorna di ulteriori 31 morti in un solo giorno, tutti nella provincia epicentro dell’epidemia dell’Hubei. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha portato il totale dei decessi a 2.943 e delle infezioni complessive a quota 80.151.
La Cina registra 8 casi di “contagio di ritorno” dall’Italia, aumentando i timori di ricontaminazione del Paese da cui è partita l’epidemia. Sulle 11 nuove infezioni da coronavirus annunciate oggi fuori dall’Hubei, 7 sono relative allo Zhejiang, ha detto la Commissione sanitaria nazionale. Sono cittadini cinesi tornati dall’Italia la scorsa settimana che, secondo il network statale Cgtn, lavoravano nello stesso ristorante di Bergamo e avevano stretti contatti con la prima donna rientrata il 28 febbraio e risultata positiva. La Cina ha deciso di mettere in quaranteno chi rientra dall’Italia, dall’Iran e dalla Corea del Sud.
Seul dichiara “guerra” al coronavirus. La Corea del Sud ha riportato 600 nuovi casi di coronavirus, portando il totale delle infezioni a 4.812, con un allarmante incremento a Daegu, la città dove ha sede la Chiesa di Gesù Shincheonji, rivelatasi il vero focolaio dell’epidemia. In base ai dati aggiornati del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), sono 28 i decessi.
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dall'articolo di HuffingtonPost.it