Sul web circolano “ricette” per preparare disinfettanti, alcune tratte da una vecchia guida dell’Oms: ma ingredienti e miscele possono rivelarsi pericolosi. Se nelle farmacie scarseggiano i disinfettanti, non commettiamo l’errore di giocare al piccolo chimico con le “ricette” che circolano su internet per farsi i gel da soli in casa. Innanzitutto tutte le ricette a base di candeggina diluita in acqua servono in genere a produrre igienizzanti per superfici, non disinfettanti per le mani, per i quali di solito si usa invece l’etanolo (alcol etilico circa 75%). Ma il tema è così delicato che lo stesso Istituto Superiore di Sanità (Iss) è sceso direttamente in campo, per evitare che la “toppa” del disinfettante fai-da-te sia peggio del “buco” del presunto coronavirus.
I prodotti autorizzati
L’Istituto premette che tutti i prodotti con riportata sull’etichetta un’azione “disinfettante” sono autorizzati come Presidi Medico Chirurgici sul territorio nazionale dal ministero della Salute previa valutazione della loro efficacia e sicurezza da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Sulla base di queste indicazioni il produttore ha l’obbligo di predisporre un’etichetta che riporti i componenti costitutivi del prodotto, nonché i pericoli associati al suo utilizzo e i relativi consigli di prudenza. L’etichetta, che deve essere validata dall’Iss e autorizzata dal ministero della Salute, è fondamentale per evitare l’uso improprio del prodotto.
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dall'articolo di Enrico Marro per IlSole24Ore.com