I genitori non si fidano dei genitori: ecco perché vogliono i termoscanner a scuola
“Ci sono molti genitori che mandano i figli a scuola con febbre, mal di pancia e mal di gola, quindi ben vengano i termoscanner a scuola”, dice Katia, una mamma di Roma, a proposito della polemica di queste ore su chi debba misurare la febbre agli studenti prima che accedano agli istituti. Le linee guida nazionali sono chiare nel disporre che vada misurata a casa, ma alcune regioni, come Campania, Piemonte e Lombardia, stanno optando per la rilevazione all’ingresso delle scuole. Questa scelta è nata sulla scorta delle feroci proteste di mamme e papà, che, appunto, guardano con sospetto alle altre famiglie, ritenute colpevoli di non dire la verità circa la salute dei propri figli, tacendo eventuali sintomi, per evitare che i piccoli di casa perdano le lezioni. HuffPost ne ha parlato con alcuni genitori su Stappamamma, gruppo Facebook che conta più di 26.000 iscritti, raccogliendo una posizione pressoché unanime: “La misurazione con lo scanner a scuola è più oggettiva e restituisce un dato più uniforme, visto che è per tutti misurata allo stesso modo e con lo stesso dispositivo”, spiega Rossella. Poi qualche posizione più dura, come quella di Roberta: “Nel mondo che vorrei, sarei per farlo a casa, ma siccome conosco parecchi idioti che mandano i figli a scuola con febbre, malattie esantematiche e chi ne ha più ne metta…”.
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"ODIO CONTRO DI ME" Contestato e sotto pressione giudiziaria, Salvini fa la vittima
Inchiesta a Milano e lancio di pomodori a Torre del Greco. Salvini cerca di uscirne buttandosi a capofitto in campagna elettorale. In questo scorcio di campagna elettorale e referendaria, Matteo Salvini ostenta il rosario ma tiene d’occhio l’orologio. Meno nove giorni al voto. Che possono facilmente volare nel frullatore di un tour elettorale che al ritmo di dieci comizi al giorno – dodici nelle prossime trentasei ore - ha toccato Marche, Toscana, Liguria. Oggi la Campania, con gli altri leader del centrodestra per Stefano Caldoro a Napoli in piazza Matteotti; domani Basilicata e Puglia, gran finale a Bari; da lunedì di nuovo le Marche. La prossima settimana però rischierebbe di diventare lentissima, ogni giorno un purgatorio, se “l’inchiesta sui commercialisti della Lega” continuasse a occupare le prime pagine dei giornali. Chi era presente ieri all’evento di Signa, al termine del quale il leader leghista ha avuto la notizia degli arresti degli “uomini dei conti” del partito, racconta l’incredulità (prima) e la rabbia (subito dopo) di Salvini. “Giustizia a orologeria”, appunto, come sussurrano nel Carroccio:
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L’inchiesta che smaschera il falso mito del buon governo leghista. Le prove contro i fiscalisti del Carroccio arrestati raccolte grazie a un Trojan
"Ne faremo altre mille di queste operazioni; invece di 50 prendi 70". Ecco cosa si dicevano i commercialisti della Lega arrestati. A incastrarli è stato un Trojan, la microspia introdotta dalla legge spazzacorrotti del ministro Bonafede. Dopo l’arresto dei tre commercialisti in orbita leghista e di Fabio Barbarossa spunta un nuovo indagato nell’inchiesta sull’immobile di Cormano comprato a prezzo gonfiato dalla Lombardia film commission. Si tratta dell’imprenditore Francesco Barachetti, accusato di peculato e che la Procura di Milano, diretta dal procuratore Francesco Greco, definisce un “personaggio legato al mondo della Lega”.
Denuncia degli Operatori Educativi per gli alunni con disabilità
"Tagli delle ore e caos organizzativo": così gli alunni disabili rischiano di restare sostegno. Un caos generale a livello organizzativo quello lamentato dagli operatori: "Il 14 settembre saremo in assemblea". "Non abbiamo nessuna informazione certa su come riprendere il lavoro. Nessuna su misure e dispositivi di sicurezza". Quindi il 14 settembre rischiano di non poter stare nelle aule a garantire il servizio. La denuncia è degli ex Aec di Roma, oggi Oepa (Operatore educativo per l'autonomia), educatori che affiancano gli alunni affetti da disabilità nelle classi, servizio di competenza municipale appaltato a cooperative esterne. Un caos generale a livello organizzativo quello lamentato dagli operatori. Dall'assenza totale di formazione da parte delle coop, di fornitura di mascherine e dispositivi di protezione, all'impossibilità di sostituire gli operatori malati (per ragioni di sicurezza legate alle norme anti contagio), la lista di problemi irrisolti è lunga.
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Confronto di 2 ministre dell'istruzione: chi è la buona e chi la cattiva?
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Quanti sono i politici che rappresentano noi cittadini Italiani ???
E allora in America? Perché non è vero che gli Stati Uniti hanno meno parlamentari di noi. E' il titolo dell'articolo che scrive oggi
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Salvini prova a incassare il colpo. I commercialisti della Lega arrestati? “Persone oneste e corrette. Si risolverà in un nulla”
“Siamo tranquillissimi, da anni cercano soldi in Russia, in Svizzera, a San Marino, in Lussemburgo, Liechtenstein, ma non ci sono. Conosco due delle tre persone, sono persone oneste, corrette e quindi dubito che abbiano chiesto o fatto qualcosa di sbagliato. Pero’, ho piena fiducia nella magistratura “. E’ quanto ha detto a Radio anch’io il segretario della Lega, Matteo Salvini, commentando la notizia degli arresti nell’ambito dell’inchiesta sulla Lombardia Film Commission. “Io stesso – ha detto ancora il leader del Carroccio – vado a processo e sarà un processo politico. La Lega i soldi che prende, li prende per le donazioni degli italiani, non andiamo a chiedere soldi ai russi, ai film… Ma rispetto tutti e siamo tranquilli. Conto che si risolverà in nulla. Lei si ricorda del senatore Siri, per mesi sui giornali come la persona più cattiva e truffaldina del mondo? Ne ha più sentito parlare? No, perché non ha fatto niente”.
Fischi e lancio di pomodori contro il Capitano. Salvini costretto a interrompere il suo comizio a Torre del Greco dopo soli 5 minuti
Più fischi che applausi accolgono Matteo Salvini a Torre del Greco nella seconda tappa del tour che porterà oggi il leader della Lega in diversi comuni della Campania culminando nel tardo pomeriggio a Napoli con l’incontro con i cittadini in Piazza Matteotti. Aspramente contestato soprattutto dai centri sociali, Salvini con qualche difficoltà, dribblando anche il lancio di alcuni pomodori, ha portato a termine il suo intervento – durato qualche minuto – sul palco allestito nella piazzetta all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele e Via Roma. “Chi lancia pomodori – ha detto poi il Capitano -, minaccia e insulta non protesta, è un incivile. Tornerò ad incontrare le persone perbene che sono la maggioranza pacifica, silenziosa e laboriosa di questa splendida città”.
Coronavirus, il bollettino di oggi: 1.616 nuovi contagi e 10 morti. Crescono ancora i ricoveri nelle terapie intensive
Sono 1.616 (ieri erano stati 1.597) i nuovi contagi da Coronavirus isolati in Italia, a fronte di 98.880 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (+4.694); 10 i decessi (come ieri) che portano il totale delle vittime a 35.597. I ricoverati con sintomi sono 1.849, di questi 175 (+11) si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti in isolamento domiciliare sono 34.743. Il totale dei dimessi/guariti è di 212.432 (+547), mentre il totale degli attualmente positivi è di 36.767 (+1.059). Le regioni dove è stato registrato il maggior numero di nuovi casi sono Lombardia (257), Veneto (173), Emilia-Romagna (152), Lazio (148), Toscana (147) e Campania (140). Nessuna regione è attualmente Covid free
Pontassieve, chi è la donna che ha aggredito Salvini: “In passato è stata vittima di razzismo”
Ieri, mercoledì 10 settembre, il leader della Lega Matteo Salvini è stato vittima di un’aggressione a Pontassieve, a pochi chilometri da Firenze, durante un comizio della campagna elettorale per le elezioni regionali in programma il 20 e 21 settembre 2020. Il leghista è stato strattonato (qui il video dell’aggressione) da una ragazza di circa 30 anni che gli ha strappato la camicia e anche la catenina che aveva al collo, presumibilmente un rosario, urlando: “Io ti maledico”. Oggi emergono dettagli sull’identità dell’aggreditrice, oggetto di una feroce campagna d’insulti sulle pagine Facebook della Lega e dai simpatizzanti di Salvini. A chiarire la situazione è stata la sindaca del comune toscano, Monica Marini, che ha fatto sapere che la donna di Pontassieve, di origini congolesi, è impiegata nel servizio civile presso il comune, selezionata con un bando della leva civile a livello nazionale. E infatti ieri Matteo Salvini in una diretta Facebook aveva condannato il fatto che una persona dall’indole così aggressiva potesse lavorare con fasce di popolazione vulnerabili, come giovani e disabili. Ma la sindaca ha anche raccontato che la donna è stata oggetto di pesanti discriminazioni in passato: nel 2019 una persona le avrebbe sputato addosso insultandola perché di colore, chiamandola scimmia e offendendola pesantemente. L’ipotesi è che questo tipo di eventi abbia potuto influire sullo stato d’animo che l’ha spinta a compiere l’aggressione di Salvini a Pontassieve.
Azzolina in trincea sulla scuola. Conte la blinda e affonda la Lega. Il premier elogia il lavoro della ministra M5S. E ricorda gli scarsi risultati dei ministri del Carroccio
Se il partito di opposizione ritiene di formalizzare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’istruzione che credo non abbia preso neanche un giorno di vacanza, credo che la Lega farebbe bene a chiedersi, quando è stata negli anni scorsi al governo, se forse avrebbe dovuto presentare tante mozioni di sfiducia ai propri ministri. Con queste parole, appena arrivato a Beirut a un mese dall’esplosione che ha devastato la capitale libanese, per un bilaterale con il presidente del Libano, Michel Aoun, il premier Giuseppe Conte ieri non solo ha blindato la pentastellata Lucia Azzolina, ma ha anche sbugiardato Matteo Salvini, evidenziando come sia arrivato a sfruttare anche il tema delicato della Scuola pur di cercare di dare una spallato all’esecutivo, e messo il dito in una delle principali piaghe del Capitano, che fa tanti proclami ma, come è emerso quando era al vertice del Viminale durante il Governo gialloverde, pochi fatti quando tocca a lui governare. LE RASSICURAZIONI. Il presidente del Consiglio ha rassicurato le famiglie sull’avvio del nuovo anno scolastico, come previsto, lunedì prossimo e spiegato senza problemi anche i problemi principali che ancora ci sono. “Lo ripetiamo sino alla noia – ha sottolineato Conte – in Italia si producono 200mila banchi, è impensabile che 2 milioni e 400mila banchi possano essere già pronti il 14 settembre, anche perché, tengo a sottolineare, stiamo parlando di un ricambio degli arredi scolastici incredibile”. Il premier ha quindi aggiunto che alcune regioni hanno chiesto il ricambio dei banchi sino al 70%, tanto per favorire le condizioni di sicurezza quanto per un rinnovo degli arredi, che anche a Palazzo Chigi viene ritenuto giusto.
Risorse senza precedenti per la scuola. L’Italia esempio per l’Europa. Il deputato M5S Vacca punta il dito contro la campagna di disinformazione orchestrata dalla Lega
Onorevole Gianluca Vacca (M5S), la ministra Lucia Azzolina ha chiarito ulteriormente nel corso del suo intervento alla Camera dei deputati come ripartirà la scuola in Italia dal 14 settembre e dunque da lunedì prossimo. Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate nelle ultime settimane per cercare di far sì che quello che è considerato il vero ritorno alla normalità dall’inizio della pandemia da Coronavirus possa avvenire per studenti e famiglie in sicurezza e nei tempi previsti? “La riapertura delle scuole, per tutti e in sicurezza, è un grande traguardo, ottenuto grazie al grande lavoro portato avanti da tutti gli attori in campo, a cominciare dal personale scolastico. La situazione creata dalla pandemia è oggettivamente complicata, ma i risultati del lavoro fatto fin qui credo siano all’altezza: regole tra le più puntuali in Europa, assunzioni per sopperire alla carenza di organico, e uno stanziamento senza precedenti di risorse”.
A scuola in sicurezza. Azzolina smonta tutte le balle della Lega. La ministra e il premier tirano dritto. Investiti sugli istituti 2,9 miliardi
Il Governo ha messo in conto possibili contagi ma ha già un piano per evitare la didattica a distanza. Da Salvini, invece, continuano ad arrivare fake news, spot da campagna elettorale e attacchi politici senza fondamento. Nonostante i continui allarmi con cui le destre, Lega in testa, continuano a terrorizzare le famiglie per attaccare il Governo, lunedì la scuola ripartirà in sicurezza. Non mancheranno i problemi. Sicuramente spunteranno fuori contagi e tante saranno le situazioni da gestire per evitare che si torni alla didattica a distanza, ma l’esecutivo ha lavorato a lungo ed ha previsto anche come gestire le eventuali emergenze. Con un piano ben preciso illustrato ieri prima alla Camera dalla ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, e poi in conferenza stampa dallo stesso premier Giuseppe Conte insieme ai ministri Azzolina, Paola De Micheli e Roberto Speranza.
Salvini attacca la Azzolina. E come al solito è smentito. Il Capitano boccia la ministra, ma i 5S gli ricordano chi ha tagliato i fondi
La “Azzolina sicuramente è stata lasciata sola, ma la maggioranza ci dia una mano a mandarla via perché in ogni caso resta la ministra più incapace degli ultimi dieci anni”. Parola e musica di Matteo Salvini che continua la sua personale crociata per mettere in difficoltà la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Una lunga serie di accuse, reiterate ieri a suon di slogan, in cui il leghista denuncia il “caos che regna nelle scuole con 60mila cattedre vuote. Niente banchi nuovi per medie e superiori e i presidi pensano a lezioni sulle seggiole o a casa. Incertezze su chi misura la febbre, sulle mense e sul tempo pieno. Centinaia di scuole paritarie chiuse. Azzolina, bocciata!”. Insomma un disastro, almeno stando alle parole del Capitano. Peccato che le cose non sembra stiano esattamente così. Anzi sembra l’esatto opposto tanto che, poco dopo questa nuova invettiva, a smentire Salvini ci ha pensato il capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura a Montecitorio, Gianluca Vacca, che gli ha risposto per le rime. “Quante fake news! Ecco i fatti: con il centrodestra al Governo 8 miliardi di tagli alla scuola. In 8 mesi con Lucia Azzolina: 2,9 miliardi per la ripartenza, 2,4 miliardi di banchi in distribuzione, +300 milioni alle paritarie, 11 milioni di mascherine al giorno, 70mila assunzioni per l’emergenza” ha spiegato il grillino dimostrando come la ministra stia cercando di mettere le pezze alla disastrosa situazione che la stessa coalizione di Salvini, quand’è stata al governo, ha causato.
Scuola, Azzolina: “La ripartenza è un segno di rinascita per il Paese. Siamo gli unici che forniranno 11 milioni di mascherine al giorno a personale e studenti”
“La ripartenza della scuola è un segno di rinascita per il Paese”. E’ quanto ha detto ad Agorà la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “Essere accusati di ritardi è ingiusto – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo -, in due mesi consegneremo 2,4 milioni di banchi, Arcuri sta lavorando e tanti banchi sono già arrivati, via via arriveranno altri e a settembre la scuola primaria sarà quasi tutta coperta”. “Noi abbiamo lavorato per trovare nuovi spazi e garantire il distanziamento di un metro – ha detto ancora la Azzolina – , non è scontato, basta vedere le immagini delle scuole francesi e tedesche per vedere che le mascherine ci sono. In Italia se c’è il metro la mascherina può non essere utilizzata, si deve utilizzare nei momenti di dinamicità, quando si è in movimento. Noi siamo l’unico Stato che fornirà 11 milioni di mascherine al giorno al personale scolastico e agli studenti”.
Altro che no mask. Era un comizio di esaltati. Negazionisti, complottisti ed estrema destra tutti insieme appassionatamente contro Istituzioni, stampa e partiti
Pochissime mascherine, tante bandiere tricolori, molti striscioni contro il governo e nei confronti del mondo medico ed accademico. E soprattutto cartelli a difesa della libertà. Il popolo dei negazionisti del Covid si è ritrovato ieri a Roma, in piazza della Bocca della verità, a Roma, per contestare le scelte assunte per arginare la pandemia. Su un palco allestito ai bordi della piazza sono stati più volte scanditi slogan come “libertà, libertà” o “verità, verità” o ancora “i bambini non si toccano”. E poi una lunga serie di attacchi verso il governo con accuse ai suoi componenti definiti “assassini”. Ad organizzare il raduno il popolo delle mamme e i no mask (che si battono contro l’uso della mascherina). Presente il variegato mondo dei novax, quello più variopinto dei complottisti e molti esponenti dell’estrema destra; significativa la presenza di militanti di Forza nuova guidati dal leader Giuliano Castellino che dal palco, brandendo una bandiera tricolore, ha aizzato la folla. “Sono in piazza perché sono un padre, sono un lavoratore, un uomo libero, e le politiche scellerate ed il lockdown hanno ridotto alla fame me e la mia famiglia. Questa piazza è libera ed è pronta a lottare per i propri connazionali”, ha detto.
Un virus spietato: non rispetta leggi ad personam e non si prescrive
È sempre bello quando parla il professor Alberto Zangrillo perché, nell’ascolto, ci si esercita in quella complessa attività che si chiama “individuazione del sottotesto”. Dice “blando coinvolgimento polmonare” e vuole dire “sì, ha la polmonite, speriamo bene”. Dice: “Negli ultimi venti giorni, parlando con Clementi, ci siamo resi conto che abbiamo forse acquisito qualcosa forse di non autoctono che proviene da luoghi ameni che sono stati la sede delle vacanze di molte persone” e vuole dire “se gli italiani so’ coglioni, vanno in vacanza in Grecia e ci portano il virus non autoctono (il famoso “Covid Sirtaki”, certo), mica è colpa mia e di Clementi”. Dice: “Quando ho parlato di virus clinicamente morto, forse ho usato toni un po’ stonati” e intende “Ho detto ‘na mezza cazzata”. Poi c’è quello che non dice proprio, neppure camuffato all’interno di mirabili supercazzole. Ed è un peccato. Perché, se c’è una cosa che Zangrillo avrebbe dovuto dire, è che la vicenda di Berlusconi spiega un’evidenza banale, ma già dimenticata: il virus oggi è più gentile perché colpisce i più giovani, ovvero quelli che in buona parte hanno ripreso la vita sociale, che quest’estate popolavano piazze, discoteche e spiagge.
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Un anno del Conte2. E di miracoli
Oggi è un anno dalla nascita del Conte2, o se preferite dalla resurrezione di un premier che doveva scomparire insieme alla maggioranza gialloverde. A quell’epoca la politica italiana non aveva mai visto un Presidente del Consiglio passare in pochi giorni dal campo della destra a quello della sinistra, ma la risolutezza dei 5 Stelle nel blindarlo ha fatto di Palazzo Chigi un presidio talmente solido da resistere persino all’onda d’urto di una pandemia, oltre che dimostrare pure ai più scettici la natura sinceramente post ideologica del Movimento. A sentire la sguaiata propaganda delle opposizioni e della stampa di complemento, in quest’anno non c’è niente da festeggiare. Il Covid in effetti ha impoverito il Paese e davanti a noi c’è un orizzonte preoccupante, ma se pensiamo a dove saremmo nel caso in cui a gestire l’emergenza avessimo avuto i negazionisti del virus tanto cari alla destra, adesso dovremmo tenere compagnia a Berlusconi in ospedale e a Briatore in quarantena. E non finisce qua. Conte e la maggioranza giallorossa hanno resistito a quel mondo economico che non voleva sentirne di fermare la produzione, sul modello di quanto predicavano Trump e Bolsonaro in aree del mondo che chissà come mai sono oggi tra le più contagiate del mondo.
La leadership per il M5S
BASTA FAKE NEWS SULLA SCUOLA
Il Sud paga gli egoismi del Nord che azzoppa l’Italia. Derubati di 60 miliardi l’anno
“Il Sud potrebbe recriminare per l’eccessivo danno subìto a causa delle scelte del Nord: sono stati sottratti 60 miliardi ogni anno da 10 anni. E vale anche per il periodo della pandemia, dove il governo al Sud ha mostrato eccessiva prudenza utilizzando un criterio draconiano”. A dirlo in un’intervista a Il Messaggero è Adriano Giannola, presidente della Svimez, l’associazione che ogni anno fotografa l’economia del Mezzogiorno. Quanto sta perdendo il Sud: i dati. Il post-Covid conferma una tendenza che è un problema atavico del Belpaese: la diversificazione tra due grandi macro-aree, il Nord e il Sud. Ecco allora che lo Svimez nell’ultimo rapporto ha posto l’attenzione sulle ricadute sociali connesse alla ripartenza “dimezzata” del Mezzogiorno (+2,3 per cento) rispetto al Centro-Nord (+5,4 per cento). Dopo la pandemia, il quadro è molto cupo.
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Riduzione dei parlamentari. Fine degli alibi
Molti propagandisti del No puntano tutto sulla paura, spaventando i cittadini con minacce terroristiche sull’apocalisse che seguirebbe alla riduzione dei parlamentari da 945 a 600. E così attribuiscono alla riforma una portata epocale che non si confà a un utilissimo, ma modestissimo ritocco costituzionale. “Stravolgono la Carta del 1948 e tradiscono la volontà dei nostri Padri costituenti!” (ma i 630 deputati e i 315 senatori nella Carta non c’erano: furono aggiunti dopo, nel 1963, da un’altra riforma della Dc). “Il Parlamento, una volta tagliato, non funzionerà più” (ma tra il 1948 e il ’63, a ranghi ridotti, funzionava benissimo). “Qui si ledono la rappresentanza e la democrazia!” (che non dipendono dal numero degli eletti: altrimenti la Cina, con quasi 3mila parlamentari, avrebbe il record mondiale di rappresentanza e democrazia). Un lettore ligure – spero non nostalgico di Scajola – teme addirittura che col taglio “Imperia non sia più rappresentata”: il che è ben possibile, ma lo è anche oggi, e non per le norme costituzionali, ma per la legge elettorale che dà ai capipartito il potere di candidare non i rappresentanti dei territori, ma i suoi nominati (qualcuno sa chi rappresenta la sua città nell’attuale Parlamento?).
Coronavirus in Lombardia, 2.700 insegnanti e operatori scolastici positivi su 57 mila che si sono sottoposti al test
Degli oltre 206 mila docenti e bidelli meno della metà, 98.470, si è registrata per il test sierologico. Il personale che è risultato positivo è stato già sottoposto a tampone. Sono 56.953, in Lombardia, gli insegnanti e operatori scolastici non docenti che si sono sottoposti al test sierologico. Di questi, 2.723 sono risultati positivi e si sono sottoposti al tampone. Lo rende noto Regione Lombardia, spiegando che dei 206.687 docenti e non si sono registrati in 98.470 per il test. "Continueremo con i test anche nelle prossime settimane: al fine di garantire la massima copertura degli screening agli insegnanti, - spiega l'assessore al welfare Giulio Gallera - abbiamo scelto di posticipare al 18 settembre il termine delle operazioni rispetto alla scadenza precedentemente prevista dal governo per il 7 settembre".
Tallone d'Achille No Covid
La piazza no-mask, l'aumento dei contagi e la positività di Berlusconi mettono in difficoltà la strategia del permissivismo targata Salvini e Meloni. “Ci siamo impelagati su una linea che non ha senso. E questa cosa di Berlusconi incasina ancora di più tutto”. E’ un esponente di Fratelli d’Italia a esprimere le sue preoccupazioni, ma senza essere citato, che lì la disciplina di partito è un’affare da caserma. Nel giro di poche ore si coagulano tre elementi che rischiano se non di far collassare, almeno di mettere a dura prova la linea di estremo permissivismo messa in piedi dalla Lega e dal partito di Giorgia Meloni: l’innalzarsi dei contagi, la positività al virus del leader di Forza Italia e la strampalata piazza negazionista autoconvocatasi a Roma per sabato. Con il passare delle ore sono emersi ulteriori dettagli sulle condizioni di salute di Berlusconi, ricoverato al San Raffaele con un principio di polmonite. In una specie di rincorsa all’assurdo, Antonio Tajani si è precipitato a specificare che Silvio “non è tra i negazionisti del Covid, sull’uso delle mascherine, abbiamo sempre parlato del rischio della seconda ondata”.
Incoscienti allo sbaraglio. L’Italia è di nuovo alle prese con una preoccupante ondata di contagi. Ma intanto nella Capitale sfilano i negazionisti
Non credono ai pericoli del virus e alle migliaia di persone che continuano a contagiarsi. I negazionisti del virus scendono oggi in piazza a Roma per difendere la loro libertà di girare senza mascherine. Mentre l’Italia è alle prese con una nuova e preoccupante ondata di contagi, e a dirlo sono i numeri e le analisi dell’Istituto superiore di Sanità che parlano di un deciso aumento dei casi, oggi nella Capitale ci sarà una manifestazione, che non esitiamo a definire vergognosa, dei cosiddetti “no mask”. Cioè quei gruppi negazionisti imparentati con i “no vax” che hanno come unico obiettivo quello di mostrare allegramente la propria irrazionalità camuffandola sotto il comodo e sempre sventolabile vessillo della libertà negata.
Laricchia (M5S): “Chi usa le Regioni per gli affari di Roma come Meloni e Boccia non ha a cuore i pugliesi”
La candidata M5S alle Elezioni Regionali in Puglia Antonella Laricchia commenta a TPI la mancata alleanza con il Pd del presidente uscente Michele Emiliano, in svantaggio rispetto al candidato di centrodestra secondo gli ultimi sondaggi. Antonella Laricchia è la candidata sostenuta dal M5S alle Elezioni Regionali in Puglia in programma il prossimo 20 e 21 settembre, ed è tra le esponenti che più si è opposta all’alleanza con il Partito Democratico di Michele Emiliano, presidente uscente in corsa per il secondo mandato. A TPI commenta gli ultimi sondaggi che vedono il candidato di centrodestra, Raffaele Fitto, al 51 per cento, in vantaggio su Emiliano di due punti, e la candidata pentastellata al 15,9 per cento (indagine Ipsos di Nando Pangoncelli per il Corriere della Sera). Voti che sarebbero potuti andare al centrosinistra, rafforzando l’alleanza di governo anche sul territorio, se le due forze di maggioranza avessero trovato un accordo, scongiurando la possibile vittoria della destra.
Chi sta tradendo i Cinque Stelle
La deputata Piera Aiello (nella foto) ha lasciato i 5 Stelle. Non è una buona notizia per il Movimento, perché si tratta di una parlamentare simbolo della lotta alla mafia, essendo stata una testimone di giustizia, e per questo messa sotto scorta dallo Stato. Ma quella della Aiello non è una buona notizia nemmeno per lei stessa, in quanto come gli altri suoi colleghi pentiti di essersi fatti eleggere dai grillini, ha annunciato seraficamente che si terrà il seggio, facendo finire così in barzelletta la lealtà verso gli elettori che l’hanno scelta in quanto M5S, e di conseguenza la credibilità delle sue stesse battaglie per la legalità. D’altra parte sono poco credibili, ma sarebbe meglio dire pretestuose, le stesse ragioni della fuga, che si rifanno pure al finto scoop di Giletti, dove purtroppo era vera l’uscita di galera di numerosi boss, ma non l’attribuzione di tale responsabilità al ministro Bonafede, visto che la decisione di spedire i mafiosi ai domiciliari è stata dei loro giudici di sorveglianza, e non certo del Guardasigilli che li ha riportati dentro.
La sindaca Raggi chiede al governo 11 milardi per metro C, linea D, tram e prolungamenti
Potrebbe essere una vera e propria rivoluzione per la mobilità romana il pacchetto di progetti che il Comune ha inviato al Governo. Ci sono la tratta centrale della linea C della metropolitana da piazza Venezia a piazzale Clodio, e poi il prolungamento fino alla Cassia, con capolinea Grottarossa. C’è il tram della Musica, ma anche le altre tranvie non ancora finanziate con i bandi annuali del Mit. Ritornano i prolungamenti delle metro A e B. E soprattutto c’è la linea D, che torna alla ribalta dopo anni di oblio, ovvero la quarta linea metropolitana di Roma che collegherà l’area di Montesacro e del Tufello, nel III municipio, con l’Eur, passando per il quartiere Trieste, il Centro storico e Trastevere. Potrebbe essere una vera e propria rivoluzione per la mobilità romana il pacchetto di progetti che il Comune ha inviato al Governo – richiedendone il finanziamento nell’ambito dei 209 miliardi del recovery fund – di cui l’agenzia Dire è venuta a conoscenza.
Caccia ai milioni spariti della Lega. Un indagato vuota il sacco coi pm. Il commercialista Manzoni sentito 5 ore in Procura. La difesa: ha risposto a tutte le domande dei magistrati
Dopo la pausa estiva, torna a far rumore l’inchiesta sulla compravendita da parte della fondazione Lombardia Film Commission che sta creando non pochi grattacapi alla Lega. Proprio ieri Andrea Manzoni, il commercialista di fiducia del Carroccio indagato per peculato e turbativa d’asta, si è presentato negli uffici della Procura di Milano, diretta dal procuratore Francesco Greco (nella foto), per rendere dichiarazioni spontanee che sono destinate a sollevare un vero e proprio polverone, soprattutto politico. L’uomo, infatti, avrebbe risposto colpo su colpo alle accuse dei pm rivelando che la giustificazione del presunto prezzo gonfiato nella vendita del capannone nel milanese, acquistato dalla fondazione Lombardia Film Commission, starebbe nei costi di ristrutturazione dell’immobile che erano aumentati mano a mano. Versione, questa, che non ha affatto convinto gli inquirenti perché, secondo l’accusa, con passaggi di denaro su varie società, i professionisti si sarebbero spartiti gli 800mila euro pagati con fondi pubblici dalla fondazione per l’acquisto dell’immobile.
Silvio Berlusconi ricoverato all’ospedale San Raffaele: “Tracce di polmonite bilaterale allo stato precoce”. Lieve aggravamento nella notte, servono accertamenti
L'ex Cavaliere trattenuto dopo il risultato della Tac. Il quadro clinico non desta preoccupazioni" si legge in una nota dello staff. La senatrice Ronzulli: "C'è stato bisogno di un piccolo ricovero precauzionale per monitorare l’andamento". Silvio Berlusconi è stato ricoverato a Milano al San Raffaele per “tracce di polmonite bilaterale” dopo essere risultato positivo al Covid. Il Corriere della Sera ricostruisce i passaggi di una serata in cui l’ex premier, dopo aver fatto telefonate ed interviste in cui spiegava di sentire solo “un po’ debole”, è stato sottoposto a una Tac. “Un lieve aggravamento” della sua condizione anche se questa mattina lo staff ha fatto sapere che il “quadro clinico non desta preoccupazioni”.
Roma: domani in piazza i negazionisti del Covid: “Saremo tanti e senza mascherina”
Già confermate le presenze di Vittorio Sgarbi e del consigliere regionale del Lazio, ex M5s, da sempre vicinoai No Vax, Davide Barillari. La mascherine? Sono inutili. Il vaccino? È targato Bill Gates. Negazionisti e estrema destra di nuovo in piazza sabato prossimo a Roma. “Crescono le adesioni alla manifestazione del 5 settembre. Saremo migliaia, migliaia di italiani decisi a battersi per le libertà”, ha scritto alcuni giorni fa Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova annunciando la manifestazione di sabato. Appuntamento in piazza Bocca della Verità, per quella che è stata preannunciata alla Questura di Roma come una protesta di alcune mamme contro la ‘dittatura sanitaria’. Un vessillo dietro al quale hanno trovato posto diverse anime, da Forza Nuova ai No Vax, dai negazionisti del Covid tout court ai Gilet arancioni. Anche se questi ultimi, secondo quanto si apprende, potrebbero non partecipare proprio per evitare accostamenti con l’ultra destra.
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Covid, Berlusconi ricoverato al San Raffaele di Milano per accertamenti
Silvio Berlusconi è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per accertamenti dopo che è risultato positivo al Coronavirus. “Il presidente Berlusconi – si legge in una nota dello staff – , dopo la comparsa di alcuni sintomi, è stato ricoverato all’ospedale San Raffale di Milano a scopo precauzionale. Il quadro clinico non desta preoccupazioni”. Il suo medico di fiducia, il professore Alberto Zangrillo, ha deciso di ricoverarlo in ospedale per monitorare le sue condizioni. Nella notte, infatti, le condizioni di salute di Berlusconi sarebbero leggermente peggiorate. Vista l’età, è stato deciso di sottoporlo a un controllo più accurato. E non nella sua villa di Arcore.
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