Si arricchisce il fronte dei governatori ribelli del Nord. Gara tra Cirio e Zaia a chi la spara più grossa sul Governo
Si arricchisce il fronte dei governatori ribelli del nord. Dopo le critiche a pioggia del presidente del Veneto, Luca Zaia, e del collega lombardo, Attilio Fontana, anche il governatore forzista del Piemonte, Alberto Cirio (nella foto), è entrato in rotta di collisione con il governo. L’esponente di Forza Italia, polemico con l’Esecutivo Conte, ha dichiarato: “Invoco una strategia nazionale perché al momento non la vedo”.
Strade nuove nella Capitale. La Raggi velocizza i cantieri. “Inversione di tendenza rispetto al passato in termini di investimenti e di interventi sul territorio”
“Uno degli obiettivi in questo periodo è velocizzare al massimo i cantieri in corso sulle strade della nostra città. Negli ultimi quattro anni abbiamo riqualificato le principali arterie di traffico di Roma e il programma #StradeNuove ha fatto registrare una netta inversione di tendenza rispetto al passato, sia in termini di investimenti sia rispetto al numero di interventi realizzati sul territorio”. E’ quanto scrive sulla sua pagina Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Uno di questi lavori è stato eseguito in via della Magliana – aggiunge la sindaca -, nella zona sud della città. Nelle foto potete vedere il nuovo asfalto nel tratto tra via del Fosso della Magliana e il Grande Raccordo Anulare. L’intervento, coordinato dal Dipartimento Lavori Pubblici, ha permesso di pulire caditoie e tombini, grazie a una bonifica accurata della rete idraulica, e di riqualificare la segnaletica stradale orizzontale”.
“Oltre a queste lavorazioni – conclude il post della Raggi -, nel tratto in prossimità della stazione di Muratella, è stata rimossa la vegetazione infestante che causava problemi di visibilità agli automobilisti. Gli investimenti e la programmazione sono fondamentali per realizzare ogni giorno strade più sicure. Solo nel 2019 abbiamo stanziato oltre 114 milioni di euro e anche quest’anno abbiamo in programma numerosi cantieri”.
Regione Lazio paga milioni di anticipi ma di mascherine ne arrivano ancora troppo poche. I fornitori? Venditori di lampade e profumerie
L'agenzia regionale ha previsto una spesa che, solo per i dispositivi di protezione individuale facciali, si aggira intorno ai 94 milioni per circa 36 milioni di pezzi. Aggiungendo guanti, occhialini, tute, ventilatori e letti per le terapie intensive, il conto arriva a 133 milioni. Ma di tutte le aziende coinvolte solo una ha portato a termine le consegne di 2,4 milioni di pezzi ed è stata saldata. La Regione: “Tutti hanno iniziato, non ci sono truffe”. “La prossima volta ce vieni te all’una de notte a aspettà gli aerei invisibili”. A leggerla così, la nota vocale del volontario di protezione civile al suo dirigente sa di insubordinazione. Ma è solo un amaro sfogo all’ennesima beffa. Il volo cargo atteso la notte di Pasquetta a Fiumicino non è mai arrivato. Non è il primo, tutto lascia pensare che non sarà l’ultimo. Avrebbe dovuto contenere l’ennesimo carico inesistente di mascherine, fra cui le tanto ambite Ffp2 e Ffp3, che la Regione Lazio ha commissionato a società di tutti i tipi.
Altro che prima gli italiani. Lega e FI giocano contro di noi. Parla l’eurodeputata M5S, Ferrara: “Predicano patriottismo, ma poi si rivelano incoerenti”
“Al di là dei social e degli slogan avevano l’occasione per risultare incisivi e invece si sono manifestati incoerenti e irresponsabili”. L’europarlamentare M5S Laura Ferrara boccia senza mezzi termini la scelta di Lega e FI di votare contro l’introduzione degli Eurobond nella risoluzione del Pe contro il Covid-19. L’emendamento dei Verdi che introduceva gli Eurobond non è passato per i voti contrari di Lega e FI. Come giudica la posizione di questi due partiti? “Come incoerente e irresponsabile. Questo è un momento estremamente difficile in cui come Italia invochiamo a più riprese la solidarietà dell’Ue e misure che siano le stesse per tutti i paesi. Considerando che è una situazione emergenziale, che investe l’intera Europa, chiediamo misure nuove come l’introduzione degli Eurobond e il voto contrario di Lega e FI non trova alcuna spiegazione logica e, in più, contraddice il patriottismo e il bene dell’Italia che sventolano sempre”. Il suo collega Fabio Massimo Castaldo fa notare che a suo tempo l’ex viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia sosteneva invece la bontà degli Eurobond.
Riapertura per macroaree. Ma con zone rosse confermate. Colao prende tempo, slitta il progetto per la Fase-2. Resta un rebus la gestione dei trasporti pubblici
Sul tavolo gli esperti sono arrivati i contributi di vari istituti come l'Inail che ha mappato i settori in base al rischio. Le decisioni finali spetteranno al governo e non si annunciano semplici. Un primo report con le indicazioni per la ripartenza avrebbe dovuto essere consegnato ieri. Ma le questioni sul tavolo sono tante e il team di Vittorio Colao si prende ancora qualche giorno per dispensare consigli su tempi e modalità della ripresa. Gli esperti guidati dall’ex ad di Vodafone si sono rivisti ieri: sei ore per fare il punto. Al di là dei singoli settori da far ripartire in anticipo rispetto alla data ufficiale del 4 maggio – per macroaree e confermando alcune zone rosse – il problema principale rimane – oltre a quello di rendere sicuri fabbriche e uffici – la mobilità dei lavoratori. Il nodo è quello di studiare il metodo più efficace per decongestionare i mezzi pubblici con un mix di smart working e scaglionamento degli orari per i turni di lavoro, in entrata e in uscita.
Quante mascherine chirurgiche ci occorrono?
Quando usciremo tutti, se dovremo portare tutti la mascherina chirurgica, ne occorreranno almeno 1 miliardo e mezzo di mascherine al mese. Conteggio per gli Italiani: 50 milioni di cittadini, 1 mascherina al giorno, per 30 giorni del mese = 1.500.000.000 mascherine al Mese!...
Parlamento Ue apre a emissione debito comune: “Sì alla creazione di recovery bond”. Coronabond bocciati con i no di Lega e Fi
L'europarlamento raggiunge un compromesso sulle misure da mettere in atto per superare lo choc economico senza precedenti. Il presidente Pd Sassoli: "Bisogna riuscire a fare in modo che le spese di ogni Paese da oggi in avanti vengano condivise". All'interno si esorta anche all'utilizzo degli oltre 400 miliardi del Mes senza condizionalità. Sì da Pd, Italia viva e Forza Italia; no da Lega, Fdi e tre eurodeputati M5s; si sono astenuti gli altri 10 esponenti dei 5 stelle. Anche il Parlamento Ue si muove perché, di fronte alla crisi economica dovuta al coronavirus, si apra all’emissione di debito comune. Mentre continuano le trattative dei leader in vista del prossimo consiglio europeo del 23 aprile, l’europarlamento ha approvato una risoluzione sulle misure per far fronte alla situazione senza precedenti che sta affrontando l’Europa (qui il testo): il compromesso raggiunto è quello della creazione di recovery bond garantiti dal bilancio Ue e l’esortazione a usare gli oltre 400 miliardi del fondo salva-Stati a condizioni favorevoli (quindi senza condizionalità, come già ipotizzato dall’eurogruppo). Non è passata invece la proposta degli eurobond: l’emendamento dei Verdi che ne chiedeva l’introduzione è stato bocciato con anche i voti di Lega e Forza Italia (ma non quelli di Fdi che invece ha votato a favore con Pd e M5s).
Da Lega e FdI polemica inutile. Votare adesso non ha senso. Salvini e Meloni alla carica sull’informativa del Governo prima del Consiglio Ue ma sbagliano mira
La tregua che ha lanciato il premier al Pd e al M5S sul Mes (“Non ha senso discuterne ora, aspettiamo di valutare alla fine della trattativa”) come corollario aveva l’evitare la conta in aula. Ecco perché, il 21 in Parlamento, Giuseppe Conte terrà sul Consiglio europeo – che il 23 aprile è chiamato a discutere gli strumenti per fronteggiare l’emergenza coronavirus – un’informativa. Che, diversamente dalle “comunicazioni”, non richiede un voto. Un escamotage possibile perché la prossima riunione dei leader Ue ha natura differente dalle altre. Matteo Salvini e Giorgia Meloni, spiega Anna Macina del M5S, dovrebbero sapere che “in una riunione informale del consiglio Ue non vengono prese decisioni e quindi non è preceduta da una votazione del Parlamento”. Il leader del Carroccio e il numero uno di FdI invero non si danno pace e, secondo Iv, minacciano come ritorsione di non votare lo scostamento di bilancio per il quale è richiesta la maggioranza assoluta (161 sì al Senato, 316 alla Camera). “Le informative si fanno a scuola. Noi vorremmo fare quello che fanno tutti i parlamenti, cioè votare”, afferma Salvini.
Sovranisti per caso. Ecco tutti i Fratelli d’Italia che votarono il Mes.
Sovranisti per caso. Ecco tutti i Fratelli d’Italia che votarono il Mes. Da Urso a Rampelli passando per Nastri Totaro e Marsilio. Gli ex Pdl non ebbero avuto dubbi a dire Sì alla norma europea. Oramai abbiamo imparato la tiritera che Giorgia Meloni continua a ripetere da giorni con l’unico obiettivo di attaccare il governo Conte in merito al Fondo Salva-Stati, sottolineando che il giorno in cui si votò il Mes in Parlamento (il 12 luglio 2012 al Senato e una settimana dopo, il 19 luglio, alla Camera) lei era assente. Fin qui, nulla quaestio: salvo precisare che, ovviamente, non c’è alcuna tautologia (come vuole far credere la Meloni) tra l’assenza dall’Aula e il voto contrario in Parlamento. Le domande inevase, però, restano diverse: come si può dire che Fratelli d’Italia è da sempre contrario al Mes se nel 2012 neanche esisteva? Siamo sicuri che parlamentari di peso come Fabio Rampelli, Adolfo Urso o Gaetano Nastri, che rappresentano per filo e per segno il pensiero meloniano, possano oggi dire di essere contrari al Mes, lavarsene le mani e accusare – peraltro ingiustamente – chi oggi tratta in Europa? La risposta è: no, non possono.
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Perché è importante respirare bene
Saper respirare bene serve al benessere psicofisico. Vediamo come si impara una corretta respirazione e perché aiuta soprattutto in questi tempi di #iorestoacasa. Ansia, stress, insonnia. Ormai lo sappiamo: restare a casa per contrastrare il coronavirus può causare, con il tempo, disturbi psicologici. Tra i consigli degi esperti per aiutarci a stare meglio, oltre a leggere, fare ginnastica e alimentarsi correttamente, c'è anche quello di imparare, una buona volta, a respirare correttamente. Perché saperlo fare, non è affatto scontato, anzi. MECCANISMO ESSENZIALE. Respirare bene è fondamentale. Infatti, se per qualsiasi motivo il fiato si accorcia, ce ne accorgiamo subito. «Respirare è alla base di tutte le funzioni dell'organismo; senza la giusta ventilazione e gli scambi gassosi, nessuna cellula potrebbe sopravvivere.
Il monologo di Salvini al Tg1: «Mia figlia mi ha chiesto ‘chi è quel signore che ti attacca?’»
«Mia figlia mi ha chiesto ‘chi è quel signore che ti attacca?’». Il topos dei bambini che chiedono conto ai loro papà politici delle posizioni dell’avversario di turno è stato utilizzato più volte da Matteo Salvini che, anche nella serata di ieri, nel corso dell’edizione del Tg1, ha avuto modo di rispondere a Giuseppe Conte senza contraddittorio, intervistato all’interno del Tg1 dalla giornalista Emma D’Aquino. La richiesta di Salvini e di Giorgia Meloni è stata quella di ottenere uno spazio ad hoc per poter parlare e replicare alle parole di Giuseppe Conte che, nella serata del 10 aprile, si era rivolto alla nazione per estendere le misure di lockdown fino al 3 maggio, e che aveva accusato Matteo Salvini e Giorgia Meloni di diffondere false informazioni sul Mes. Spazio che, a quanto pare, è stato ottenuto, anche dopo una richiesta ben precisa partita dalla commissione di Vigilanza e, in modo particolare, dai rappresentanti dei partiti di opposizione.
No, nel nuovo dpcm non c’è scritto «commercio al dettaglio di bambini e neonati»
FACT CHECKING: C’è una bufala che si sta diffondendo in queste ore, frutto di un grossolano sbianchettamento del testo del nuovo dpcm di Giuseppe Conte che, contestualmente all’estensione delle misure di lockdown fino al prossimo 3 maggio, sancisce la riapertura anche di alcuni esercizi commerciali, come le librerie o i negozi di articoli per bambini. Nella versione fake del dpcm – in modo particolare dell’allegato 1 dello stesso documento, quello che contiene la lista degli esercizi commerciali e delle aziende che restano aperte – si legge che il governo avrebbe permesso il «commercio al dettaglio di bambini e neonati». Ovviamente, l’espressione di questo tipo si presterebbe a delle interpretazioni fuorvianti, che farebbero venire in mente il traffico di esseri umani, in particolare di minori. Non a caso, la fake news sui social network è accompagnata dall’ormai tristemente famoso hashtag #Bibbiano, che è tornato in tendenza anche a causa delle parole di Matteo Salvini che ha raccontato l’aneddoto della figlia e di Giuseppe Conte al TG1.
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Un sondaggio gela Bruxelles: un italiano su 2 vuole l'Italexit
Secondo un sondaggio realizzato da Tecnè Poll l'insoddisfazione dell'Italia nei confronti di Bruxelles è cresciuta a dismisura. Il trattamento che l'Ue sta riservando a Roma non è certo passato in secondo piano. La poca solidarietà mostrata dall'Unione europea all'Italia in piena emergenza Covid-19 ha fatto crescere il numero di italiani favorevoli all'Italexit. Secondo un sondaggio realizzato da Tecnè Poll, l'insoddisfazione del Belpaese nei confronti di Bruxelles è cresciuta a dismisura. Di fronte a un'ipotetica scelta tra “remain” e “leave”, cioè restare all'interno dell'Ue oppure uscire proprio come ha fatto il Regno Unito, scopriamo come il 49% degli italiani voterebbe quest'ultima opzione. Cresce l'insoddisfazione.
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Coronavirus, la frenata di Ursula Von der Leyen: «Non fate piani per le vacanze estive»
Lasciate ogni speranze voi che entrate. Soprattutto quando di mezzo c'è Ursula Von der Leyen. Prima gli anziani, ora nel mirino finiscono le vacanze. «Il contatto con i cittadini anziani senza un vaccino deve essere limitato il più possibile. Lo so che è difficile e che la solitudine è angosciante, ma è in gioco la vita. Dobbiamo continuare con disciplina ed essere molto pazienti», dice la presidente della commissione Europea. In un'intervista a Bild la von der Leyen resta convinta che le restrizioni di movimento per gli anziani devono essere mantenute fino a quando non sarà trovato un vaccino che protegga dal coronavirus. «Spero che si abbia un vaccino entro la fine dell'anno», ha detto ancora sottolineando l'impegno ed i progetti della Ue su questo fronte. Ma, intanto, «dobbiamo imparare a convivere con il virus per molti altri mesi almeno fino alla fine dell'anno», ha aggiunto Von der Leyen consigliando di non fare ancora piani per le vacanze estive. «Raccomando di aspettare prima di fare piani - ha detto - in questo momento nessuno può fare previsioni affidabili per luglio ed agosto».
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Rai, scontro in Vigilanza dopo attacco di Conte alle opposizioni. Il M5s: "Spazio nei Tg a centrodestra ingiustificato"
Nel mirino del Movimento la decisione unilaterale del presidente della commissione Barachini (Forza Italia) di chiedere ai vertici Rai un "diritto di replica" per i leader di Lega e Fdi citati dal premier. I consiglieri Borioni e Laganà: "Cda non informato". Continua lo scontro in commissione Vigilanza Rai in seguito all’attacco di Conte in tv ai leader dell'opposizione Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Oggi è il M5s ad attaccare, contestando che ieri i Tg Rai hanno dato uno "spazio ingiustificato alle opposizioni", per controbilanciare quanto accaduto nella conferenza stampa del premer di venerdì. Sulla stessa linea anche Italia Viva, con il deputato e segretario della Vigilanza Michele Anzaldi, che parla di "inondazione della destra nell'informazione pubblica", invitando la Commissione a occuparsene.
La riflessione – Il prof. Masullo: “Il dopo sarà molto più duro del presente, tutto meno controllabile”
Aldo Masullo, una delle menti più lucide della filosofia contemporanea, compie 97 anni. È il giorno di Pasqua, della celebrazione della rinascita, speriamo che sia di buon auspicio. Per tutti. L’anno scorso per il suo 96esimo Nino Daniele, Assessore alla Cultura, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, gli fece un sorpresone: una serie di cartoons animati: il Grande Vecchio che spiegava la filosofia alla volpe Sofia. E’ passato solo un anno, sembra un’altra epoca. Adesso ci ritroviamo tutti porcospini dotati di spine per mantenere le distanze ma, secondo la metafora del dilemma di Schopenhauer, desiderosi di calore umano. Anche in queste ore buie il professore di Filosofia Morale alla Federico II di Napoli, continua ad essere un punto di riferimento, un modello di impegno critico per Napoli. Lo chiamano in tanti, ex allievi, giovani e meno giovani, per una parola di conforto, adeguata alla circostanza, persone con un senso di solitudine e di smarrimento addosso. “Perché la comunicazione è sostegno di vita intesa come consapevolezza, come soggettività, come emozionalità”.
Alla locomotiva tedesca manca il motore lombardo
Senza la componentistica del Nord Italia, in Germania l'industria non riesce a ripartire. L'emergenza Covid sta mettendo a rischio un interscambio da 128 miliardi. Per questo servono aiuti e liquidità. L'analisi e le previsioni della Camera di commercio italo-germanica. Fino all primavera l’interscambio tra Italia e Germania aveva tenuto, poi no. L’indotto delle tre regioni del Nord più colpite dal Covid 19 (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) ha bloccato le forniture soprattutto verso i tre Land tedeschi industriali (Baviera, Baden Württemberg e Nord Reno-Vesfalia) a loro volta i più colpiti in Germania, sebbene su scala minore della Lombardia, dalla pandemia. La propagazione del coronavirus in queste sei grandi e ricche aree europee si sovrappone, come un calco, all’intenso interscambio commerciale che, fino al marzo scorso, ferveva tra le rispettive aziende. Il risultato è la paralisi della produzione industriale europea: un «tunnel» dal quale la Camera di commercio italo-germanica (Ahk Italien) spera di uscire «presto», «insieme e in sicurezza» con l’Italia.
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Stop alle borse di tela: per paura del coronavirus tornano i sacchetti di plastica negli Usa
Sono ormai molti gli Stati e le città americane che chiedono ai cittadini di non recarsi a fare a spesa portando borse da casa. Stop alle borse di tela, tornano i sacchetti di plastica: negli Usa, per paura di diffusione del coronavirus, le autorità e gli esercenti fanno un passo indietro sull’uso delle buste riutilizzabili e tornano all’usa e getta. Come riportato dai media americani, sono ormmai molti gli Stati e le città americane che chiedono ai cittadini di non recarsi a fare a spesa portando borse da casa. Negli ultimi anni, California, Connecticut, Delaware, Hawaii, Maine, New York, Oregon e Vermont hanno preso provvedimenti per vietare i sacchetti di plastica monouso, ma ora in molti si trovano a riconsiderare la questione.
Papà si incontra in segreto con l'amante positiva al coronavirus: contagiato il figlio di 13 anni
Accade a Rovigo. Il direttore dell'Ulss: "Qualcuno non si è comportato in modo responsabile, dimenticando o omettendo, contatti che aveva avuto. Ci vuole responsabilità, non ritrosia". Padre si incontra in segreto con l’amante positiva: contagiato il figlio di 13 anni. Accade a Rovigo, in Veneto: a riportare la vicenda è Il Gazzettino, insieme alle dichiarazioni del direttore generale dell’Ulss locale Antonio Fernando Compostella.
Coronavirus, le scuse degli automobilisti: «Vado in ospedale, mi ha morso uno squalo»
«Mi ha morso uno squalo, sto andando in ospedale». La pattuglia della Polizia stradale racconta ai microfoni della Rai le storie fantasiose degli automobilisti fermati durante i controlli pasquali sulle strade. L'emergenza Coronavirus ha stretto ancora di più le vie di fuga degli "irriducibili" del week end festivo. Un ponte che non riusciranno ad attraversare, nonostante la loro fervida fantasia. «E' successo di tutto e ci hanno raccontato di tutto. Una persona, al posto di blocco, è riuscita a dirci: 'Sto accompagnando la mia amica trans a lavorare'». Vita dura anche per gli spacciatori.
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Coronavirus, scoperto motore che lo fa moltiplicare. Science: ora più facile trovare farmaci
Descritta la struttura del motore molecolare che permette al virus SarsCoV2 di moltiplicarsi. Il risultato, pubblicato su Science, rende più facile mettere a punto farmaci mirati contro la Covid-19. Il motore è l'enzima polimerasi nsp12, lo stesso che è il bersaglio dell'antivirale remdesivir utilizzato contro il nuovo coronavirus, ma nato come arma anti-Ebola. Autore della ricerca è il gruppo di Yan Gao, dell'Università Tsinghua di Pechino. Da un lato, osservano gli autori della ricerca, conoscere la struttura dell'enzima permetterà di verificare se il remdesivir è effettivamente in grado di bloccare la replicazione del virus SarsCoV2; dall'altro accelererà la ricerca su nuovi farmaci antivirali specifici, progettati per combattere la Covid-19, indispensabili per arginare la pandemia.
L'ordine esecutivo di Trump: "Per l'Italia contro il coronavirus mobilitiamo anche i nostri 30 mila soldati"
Nella notte pubblicato il "memorandum" presidenziale: il capo della Casa Bianca chiede ai segretari agli Esteri e alla Difesa di mettere a disposizione del governo italiano "dispositivi medici, telemedicina, forniture e assistenza tecnica". Lo staff di Mike Pompeo lavora adesso all'applicazione della decisione, potranno essere impiegati i militari e le basi americane nella penisola. Con un "memorandum" rivolto ai ministri della sua amministrazione e pubblicato ieri notte sul sito della Casa Bianca, il presidente americano Donald Trump ha deciso ufficialmente di aiutare l'Italia nella crisi del coronavirus. Il memorandum contiene una serie di valutazioni politiche che illustrano il pensiero di Trump dietro la decisione di sostenere l'Italia. E fra l'altro indica che i 30mila militari americani presenti nelle basi usa in Italia potranno essere mobilitati per ogni tipo di aiuto al Governo e alle Regioni italiane nella lotta al virus. Trump scrive che "la Repubblica Italiana, uno degli alleati più stretti e di vecchia data, è stato devastato dalla pandemia di Covid-19, che ha già portato via più di 18 mila vite, portando la maggior parte del sistema sanitario a un passo dal collasso, e minaccia di spingere l'economia italiana in una profonda recessione".
Il Viminale ai prefetti: "Rischio gravi tensioni, presidiare la legalità"
Circolare della Ministra Lamorgese: "Possibili focolai estremisti". Non c'è solo la criminalità organizzata in agguato. Il rischio che a insinuarsi nelle maglie della crisi economica e a pilotare atti di rivolta e di violenza possano essere anche le organizzazioni estremiste è alto. Per questo, alla vigilia di una Pasqua blindata, il ministro dell'interno Luciana Lamorgese ha inviato ai prefetti una nuova direttiva invitandoli a mettere in campo "una strategia complessiva di presidio della legalità".
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Meloni controbatte a Conte sul Mes: ''Una vergogna approfittare dei media per dire menzogne''. Ma la UE conferma: fu il governo Berlusconi ad approvare il ddl con il Mes
Le tappe del disegno di legge: il Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011, guidato dal leader di Forza Italia, fece seguito al Consiglio Europeo del 25 marzo 2011. Fu il Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi IV ad approvare il 3 agosto 2011 "il disegno di legge per la ratifica della decisione del Consiglio Europeo 2011/199/Ue, che modifica l'articolo 136 del Trattato sul funzionamento della Ue relativamente a un meccanismo di stabilità (Esm - European Stability Mechanism), nei Paesi in cui la moneta è l'euro. Obiettivo della Decisione è far sì che tutti gli Stati dell'Eurozona possano istituire, se necessario, un meccanismo che renderà possibile affrontare situazioni di rischio per la stabilità finanziaria dell'intera area dell'Euro". Il Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011 fece seguito al Consiglio Europeo del 25 marzo 2011, in cui l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rappresentò l'Italia al tavolo in cui si definirono i contenuti del Mes. La Cancelliera tedesca era ovviamente Angela Merkel. Il governo Berlusconi IV ebbe Bossi ministro per le Riforme, Meloni ministra per la Gioventù, Calderoli ministro per la Semplificazione, Nitto Palma ministro per la Giustizia dal 27 luglio 2011, La Russa ministro della Difesa, Tremonti ministro per l'Economia e Gelmini ministro per l'Università.
Riapriranno studi professionali, fabbriche, librerie e negozi di vestiti per bambini. Ecco il decreto
Studi professionali, fabbriche, librerie e negozi di vestiti per bambini: molte attività commerciali e produttive potranno riaprire martedì 14 aprile, ovvero non saranno coinvolte dal nuovo decreto del presidente del Consiglio che estenderà alcune chiusure fino all'inizio di maggio. Ecco l'elenco di attività che potranno aprire, secondo il nuovo Dpcm. Alcune attività, come i supermercati erano ovviamente già aperti nelle fase precedente. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato del Dpcm in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Guanti per fare la spesa, orari più lunghi nei supermercati. Tra le misure del decreto, chi fa la spesa dovrà utilizzare guanti monouso e i negozi dovranno fornire gel per disinfettare le mani disponibili accanto alle casse, anche vicino ai sistemi di pagamento. Ancora, i supermercati dovranno fornire mascherine per i lavoratori e dovranno rispettare orari più lunghi per evitare code e il rischio di assembramenti. Tutti i negozi dovranno fare le pulizie almeno due volte al giorno e i piccoli negozi dovranno prevedere due percorsi diversi per entrate e uscite.
Coronavirus, i ladri della sanità fanno male alla salute: uno scandalo ogni tre giorni.
La sanità italiana, in trincea contro l’epidemia di coronavirus, non è stremata soltanto dai tagli di fondi degli ultimi anni. Soffre anche lo stillicidio di risorse drenate dalla corruzione, dalle creste sugli appalti, dai rimborsi gonfiati alle strutture private, dalle nomine politiche. Dal 1º gennaio 2019 a metà marzo di quest’anno sono emersi ben 134 casi di malaffare, uno ogni tre-quattro giorni. Li ha calcolati Transparency Italia, monitorando le notizie di stampa, per l’inchiesta sui “ladri della sanità” che apre il nuovo numero di FQ MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez, in edicola da sabato 11 aprile con inchieste e approfondimenti sull’emergenza Covid-19 e le sue conseguenze economiche e sociali. Sprechi e ruberie portano via 13 miliardi l’anno: “Soldi che si sarebbero potuti utilizzare per mantenere più letti di terapia intensiva e salvare più vite”, commenta Davide Del Monte, direttore di Transparency Italia, che chiede di rendere più trasparenti le nomine ai vertici delle aziende sanitarie e dei grandi ospedali.
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Il governo proroga le restrizioni fino al 3 maggio. Conte: ‘Da Eurogruppo passo avanti ma insufficiente. Mes? Salvini e Meloni mentono, ci danneggiano in Ue’
Firmato il nuovo Dpcm. Nasce gruppo di esperti per la fase 2. Stop prolungato oltre il ponte del 1° maggio. Ma da martedì ripartono librerie e negozi per l’infanzia. Premier duro con Lega e Fdi: “Mes strumento creato nel 2012. Non lo abbiamo attivato né lo faremo. Loro mentono, questo governo non lavora col favore delle tenebre ma guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza. Il nostro obiettivo sono gli eurobond". La serrata continua fino al 3 maggio, ma qualche attività riaprirà prima, già dopo Pasqua. E se le condizioni dovessero migliorare “cercheremo di provvedere di conseguenza“. Come previsto il governo ha prorogato le restrizioni varate ormai un mese fa per combattere il contagio del coronavirus. Ma sul tavolo della conferenza stampa convocata da Giuseppe Conte per illustrare il nuovo decreto c’è anche altro: i piccoli passi avanti ma “ancora insufficienti” fatti dall’Eurogruppo, i coronabond che restano “l’obiettivo principale”, e il Mes che in queste ore ha attirato sull’esecutivo gli attacchi dell’opposizione. E qui l’inquilino di Palazzo Chigi cambia tono. Quella del venerdì Santo per il presidente del consiglio è una conferenza stampa dal ritmo doppio: uno più pacato, quasi fiducioso, quando discute delle restrizioni, dell’iter che porterà alle riaperture e dell’ormai prossima fase due; e uno molto più vigoroso quando invece deve parlare di Europa, di coronabond, del cosiddetto fondo Salva Stati e delle accuse dell’opposizione.
Chi ha firmato il MES, in un minuto la verità che Salvini non riesce a dire - DA LEGGERE E DIVULGARE
Chi ha firmato il MES: in un minuto la verità che Salvini non riesce a dire. Ieri Matteo Salvini, in risposta all’attacco di Conte, ha pubblicato un video in cui spiega in un minuto la verità sul MES “verificabile con una ricerca su Internet”. In primo luogo, e prima di cercare la verità su Internet, va segnalato che ieri lui e Giorgia Meloni hanno detto che il governo aveva firmato il MES a più riprese sulle loro risorse social (FANDONIA PAZZESCA!). Il punto non è quindi chi ha firmato cosa nel 2011-2012 ma, semmai, chi non ha firmato niente nel 2020 e le loro balle ripetute. Chi ha firmato il MES: in un minuto la verità che Salvini non riesce a dire E adesso andiamo nel merito con una breve ricerca su Internet, come dice lui. Senza fare tanta strada, su Twitter c’è chi linka sotto il tweet di Salvini questo contenuto: Si tratta di uno dei documenti che dimostrano che la Lega, fino a quando è stata al governo ... Si tratta di uno dei documenti che dimostrano che la Lega, fino a quando è stata al governo con Silvio Berlusconi nel 2011, ha lavorato con i suoi uomini nell’esecutivo e con i suoi parlamentari per l’istituzione del MES. Fu il Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi IV ad approvare il 3 agosto 2011 “il disegno di legge per la ratifica della decisione del Consiglio Europeo 2011/199/Ue, che modifica l’articolo 136 del Trattato sul funzionamento della Ue relativamente a un meccanismo di stabilita’ (Esm – European Stability Mechanism), nei Paesi in cui la moneta è l’euro. Obiettivo della Decisione è far sì che tutti gli Stati dell’Eurozona possano istituire, se necessario, un meccanismo che renderà possibile affrontare situazioni di rischio per la stabilita’ finanziaria dell’intera area dell’Euro”. Il Consiglio dei Ministri del 3 agosto 2011 fece seguito al Consiglio Europeo del 25 marzo 2011, in cui l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rappresento’ l’Italia al tavolo in cui si definirono i contenuti del Mes. La Cancelliera tedesca era ovviamente Angela Merkel. Il Governo Berlusconi IV ebbe Bossi ministro per le Riforme, Meloni ministra per la Gioventù, Calderoli ministro per la Semplificazione, Nitto Palma ministro per la Giustizia dal 27 luglio 2011, La Russa ministro della Difesa, Tremonti ministro per l’Economia e Gelmini ministro per l’Università. Salvini si difende sostenendo che dopo la frantumazione del governo Berlusconi la Lega ha votato no al MES. Certo: quando va all’opposizione la Lega di solito vota no a qualsiasi cosa che voli, secondo la raffinata strategia parlamentare del ‘ndo cojo cojo che utilizza più o meno da quando è in Parlamento. Nel fare questo molto spesso si contraddice perché finisce per votare no a proposte che erano state fatte dai governi a cui partecipava. Ma siccome la Lega fa opposizione parlamentare così da sempre – perché in questo modo non si responsabilizza davanti all’elettorato in nessun modo e in nessun caso, ecco che si capisce la raffinata strategia.
Ma c’è un altro fatto da ricordare. L’11 settembre 2019 Mario Monti al Senato ricordò che il suo governo era nato grazie alla fiducia data anche dall’allora Popolo della Libertà – ed in particolare l’onorevole Giorgia Meloni votò a favore – l’ex Presidente del Consiglio ricorda che le opposizioni al Conte bis all’epoca «seppero offrire contributi rilevanti alla grande coalizione che si fece carico di evitare il dissesto dell’Italia sia che ne facessero parte (ricordo la grande responsabilità assunta positivamente dal Popolo della Libertà, dal presidente Berlusconi e per un intero anno da esponenti che poi fondarono Fratelli d’Italia)». Come dimenticare che proprio la futura leader di Fratelli d’Italia votò a favore della Legge Fornero, contenuta nella Manovra Salva Italia, tanto per dirne una. Ma Mario Monti parlò anche di altro: l’iter della riforma costituzionale sul pareggio di bilancio: «ricordo il grande contributo che l’onorevole Giorgetti più di ogni altro, come Presidente della Commissione bilancio della Camera, diede alla riforma costituzionale sul pareggio di bilancio».
Non è ovviamente la prima volta che Monti attacca l’ex sottosegretario Giorgetti ricordandogli le tante incoerenze della Lega. Lo fece nel maggio scorso ad Agorà quando sottolineò che la Lega nel 2008 aveva ratificato il Trattato di Lisbona «che include anche le regole sull’unione economica monetaria» e che ha patrocinato quella modifica costituzionale fatta durante il governo Monti. Ed in effetti è proprio così, Giancarlo Giorgetti, che era il relatore in commissione Bilancio alla Camera, durante l’iter parlamentare rilasciò in sede di Commissioni dichiarazioni come «il pareggio di bilancio è funzionale, in una prospettiva di medio periodo valida per tutti i Paesi dell’euro, ad assicurare il rispetto dei parametri europei in termini di deficit e di debito pubblico» parlando addirittura della necessità di «dare un segnale politico forte ai mercati, chiarendo che l’Italia e l’Europa hanno imboccato in modo duraturo la strada del rigore».
Era una Lega strana quella, una che votava contro la ratifica del Fiscal Compact ma a favore della legge che introduceva il pareggio di bilancio in Costituzione e che deriva proprio da quel trattato. E quando si trattò di votare in Aula il provvedimento Giorgetti e la Lega Nord votarono a favore del pareggio di Bilancio. In prima lettura anche Giorgia Meloni votò a favore mentre al voto finale del 6 marzo 2012 era assente. Alla votazione finale alla Camera i leghisti tornarono ad esprimere voto favorevole, e con loro votarono sì anche quegli esponenti del PdL – Crosetto, La Russa, Foti, Beccalossi, che avrebbero poi contribuito a fondare Fratelli d’Italia.
Usare correttamente le mascherine: come sceglierle e perché stare attenti alle artigianali
Ormai ci osserviamo con la stessa attenzione di quando indossiamo un capo all’ultima moda. Mascherine chirurgiche verdine, azzurrine, bianche con o senza valvola. Queste così rare e invidiate da desiderare, se non si rischiasse un contagio concreto, di strapparle via al fortunato di turno. A complicare la situazione ci mancavano poi quelle fai da te ammesse dal Governatore Attilio Fontana. Una sciarpa, un foulard, magari griffato, vanno bene: meglio che niente. O no? L’informazione ufficiale sul tema non ha certo aiutato. Gli esperti si contraddicono, visto he inizialmente ci dicevano che le mascherine servivano solo agli addetti ai lavori o a chi è già stato contagiato. E anche le linee guida dell’Oms non aiutano più di tanto: “Se sei in buona salute, devi indossare una maschera solo se ti stai prendendo cura di una persona con sospetta infezione Covid-19”. Perfetto. Ma come possiamo essere sicuri di non avere contratto il coronavirus? E se fossimo asintomatici? “Le mascherine chirurgiche garantiscono una buona barriera per ridurre le possibilità di trasmissione della malattia da un malato a un sano, filtrando il respiro, la tosse, gli starnuti”, prova a chiarire il dottor Fortunato Paolo D’Ancona, ricercatore dell’Istituto superiore di sanità.
Delrio: "Contributo di solidarietà dai cittadini con redditi oltre 80.000 euro". Crimi (M5s): "Contrari a patrimoniale. Non esiste".
Contro la povertà determinata dalla crisi coronavirus “il gruppo del Pd della Camera, in piena sintonia con il partito”, propone un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati”, per il 2020 e 2021, “che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”. Così i Dem Graziano Delrio e Fabio Melilli. Una proposta che però fa esplodere subito lepolemiche, con un coro di no che arriva sia dall’opposizione sia dagli alleati di maggioranza. Italia Viva bolla l’idea del Pd come follia e Forza Italia parla di colpo di grazia all’economia. Il Movimento 5 stelle non ha dubbi: “Non esiste”. Secondo i dem Delrio e Melilli: “La somma versata sarà deducibile e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è 1,3 miliardi annui”.
.... Crimi (M5s): “Contrari a patrimoniale”. Il contributo di solidarietà proposto dal Pd è “una loro iniziativa. Noi con garbo e spirito unitario abbiamo proposto ai parlamentari di tagliarsi lo stipendio, cosa che il M5s già fa senza ricevere risposta. Ora non è il momento di chiedere ulteriori sacrifici agli italiani, rimaniamo contrari a qualunque forma di patrimoniale”. Così all’ANSA il capo politico M5s Vito Crimi. “Le risorse - dice - le dobbiamo trovare dentro il Paese, ridiscutendo interventi non necessari come la Tav e attraverso l’Europa, con strumenti nuovi e realmente efficaci”.
L’Italia non può perdere tempo con i giochetti di Salvini e Fontana
Milano e la Lombardia non trainano più il Paese. Anzi. I numeri dei contagi in regione sono inspiegabili e ancora preoccupanti. Per questo Conte fa bene a prolungare la chiusura, le regole non le decide Confindustria. Ma sia selettivo. Abbiamo 30 giorni per salvarci. Ci è ignota l’Italia che verrà. Molti pensieri attraversano la mente di cittadini qualunque, che abbiano o no paura del futuro, di cittadini che svolgono attività imprenditoriali o commerciali a rischio, di lavoratori dipendenti che non sanno se troveranno la loro fabbrica. Pochi si accorgono che la maggioranza del popolo italiano (e la stragrande maggioranza dei suoi giovani) sta dando una prova di disciplina e di solidarietà sociale senza precedenti. ... MILANO NON TRASCINA PIÙ L’ITALIA. È difficile dire se possiamo contare su una parte della classe dirigente. Sicuramente non possiamo contare su una parte della classe dirigente confindustriale che vuole la riapertura senza porsi il problema di quel che può accadere. È fallita la classe dirigente lombarda. Milano non trascina più l’Italia, è diventata la sua palla al piede. La Lega è riuscita nel miracolo di una secessione di fatto che ha danneggiato il Nord.
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Il primo detrito da eliminare dopo l’epidemia è il nordismo
... Da anni la Lega ci perseguita con le maledizioni contro il Mezzogiorno. Le strutture sanitarie meridionali hanno finora retto e alcune sono state eccellenti: il respiratore e doppio, il triplo ingresso e il vaccino americano sono stati inventati da ex ragazzi del Mezzogiorno. Provateci ancora a denigrarli e vi meriterete un solenne vaffa. IL SUD HA FINORA RETTO ALL’EPIDEMIA. Televisioni e giornali devono essere ovviamente liberi ma vanno assediati da programmi di cultura, cinema, teatro, musica perché quelli che ci sono hanno rotto i cabasisi perchè si inseguono uno con l’altro con gli stessi ospiti e con lo stesso tema epidemiologico. Ci sono reti che ormai fanno ridere per la concorrenza fra i conduttori e conduttrici. C’è una differenza fra Myrta Merlino e Lilli Gruber per giustificare tante ore di trasmissioni simili? Bisogna che questi omini e piccole donne annotino anche i diversi comportamenti degli italiani. Potrà servire come gigantesca operazione anti fake news.
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