Di Stefano sbugiarda Forza Italia e Lega. Il centro-destra ha salvato cani, porci e collusi con la mafia e oggi chiede la testa di Bonafede
“Negli ultimi 30 anni al grido di separazione dei poteri e indipendenza della politica il centro-destra ha salvato cani, porci e collusi con la mafia mentre oggi chiedono la testa del Ministro Bonafede”. Inizia così il post al vetriolo del sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano (nella foto), secondo cui “tanto per cambiare Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi si trovano d’accordo solo sull’utilizzo strumentale della giustizia”. Ma, conclude il grillino, il “centrodestra” è “tutt’ora farcito da impresentabili” con “Forza Italia fondata da Marcello Dell’Utri, condannato per concorso esterno” e “retta dall’ex Cavaliere condannato per frode fiscale che pagava la mafia” e il Carroccio che “deve ancora restituire 49 milioni e spiegarci la storia dei fondi russi”.
La LEGA PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO. Ci riprovano col condono fiscale. Neppure il Covid ferma l’ultimo regalo ai furbetti. A proporlo anche l’ex viceministro di Tria, Garavaglia
Matteo Salvini già a inizio aprile l’aveva annunciato e alla fine è arrivato: la Lega ha depositato alla Camera dei deputati un disegno di legge col quale vorrebbe introdurre nuovamente un condono fiscale. Con la “giustificante” dell’emergenza coronavirus, dunque, per Salvini e compagni è urgente trasformare l’illegalità in legalità. Il ddl, a prima firma Massimo Bitonci, è appoggiato e cofirmato anche da Alberto Gusmeroli e, ancora, da Massimo Garavaglia (nella foto). E non è un dettaglio questo: tra i firmatari spuntano l’ex viceministro dell’Economia (Garavaglia) e l’ex sottosegretario (Bitonci) ai tempi di Giovanni Tria al Mef, insieme al vicepresidente della Commissione Finanze alla Camera. Insomma, nomi che, nel mondo leghista e nell’entourage salviniano, sono sinonimi di garanzia. CRISI? SERVE UN CONDONO. E le argomentazioni, non a caso, sono circostanziate. “La situazione emergenziale conseguente al diffondersi dell’epidemia causata dal virus Covid-19 – si legge nella relazione illustrativa – sta cambiando rapidamente le condizioni sociali, lavorative, sanitarie ed economiche del nostro Paese”. Tutto ciò giustificherebbe l’introduzione di un condono totale. D’altronde, continuano Bitonci & C., “anche le previsioni dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico relative all’inizio del mese di marzo 2020 hanno ipotizzato che le inevitabili misure di limitazione avrebbero comportato forti contrazioni nel livello di produzione, nella spesa delle famiglie, negli investimenti delle imprese e nel commercio internazionale”. Da qui la decisione di presentare una proposta che vuole essere, innanzitutto e soprattutto, “un contributo positivo e concreto, immediatamente attuabile, per aiutare famiglie, imprese e operatori economici, ma anche liberi professionisti e commercianti”. E, ovviamente, per gli immancabili furbetti.
Ci hanno indorato la pillola del Mes. Prestiti a 10 anni senza troika. Ma il trappolone del Salva Stati rimane
Via libera dell'Eurogruppo al Mes alleggerito, con prestiti decennali per la crisi sanitaria. Ma Conte e i Cinque Stelle considerano questo passo avanti insufficiente. Alla fine l’Olanda si è dovuta arrendere, a prevalere è stata la linea di una condizionalità “light” per l’eventuale richiesta di accesso ai fondi del Meccanismo europeo di stabilità anche per la parte relativa alla durata massima di scadenza dei prestiti, che sarà di dieci anni e non di due come nei desiderata del premier Rutte. I ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno infatti stabilito ieri i dettagli sulla nuova linea di credito da 240 miliardi, concordando sul fatto che “il monitoraggio e la sorveglianza dovrebbero essere commisurati alla natura dello shock simmetrico causato dal virus e proporzionati alle caratteristiche e all’utilizzo del sostegno per la crisi pandemica, in linea con il quadro dell’Ue e le pertinenti linee guida Mes”.
Il governo manda alle regioni i tamponi, ma a mancare sono sempre i reagenti
Ed è ancora uno dei limiti principali nel fare più test, almeno nelle regioni che non se li producono da soli. La trasmissione di La7 Piazzapulita aveva chiesto giorni fa al governo quanti test per rilevare il coronavirus sarebbero stati fatti entro la fine di maggio: il governo aveva risposto il 30 aprile di aver già mandato alle regioni 2,7 milioni di tamponi, e che soltanto 2 milioni erano stati usati. Il piano, ha aggiunto il governo, è di mandarne altri 5 milioni nei prossimi due mesi. C’è però un problema: queste forniture sono limitate ai soli tamponi, cioè i “bastoncini” con cui si preleva il campione di saliva ai pazienti, e non comprendono i reagenti chimici necessari per elaborare i tamponi e ottenere il responso sull’eventuale positività al coronavirus.
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C’è un sito per comprare videomessaggi personalizzati dalle persone famose
Si chiama Cameo, ha prezzi accessibili e nell'ultimo mese si sono iscritte un sacco di nuove celebrità. Cosa fanno attori, cantanti, atleti e influencer in questi giorni di quarantena dentro le mura domestiche? Secondo Steven Galanis «stanno in casa seduti sul divano proprio come me e te», e quindi hanno del tempo libero. Da usare come? Qui entra in gioco Galanis, che è fondatore e amministratore delegato di Cameo, un marketplace nato nel 2018 per permettere a chiunque di acquistare un videomessaggio personalizzato da parte di un personaggio famoso (e quindi, dall’altra parte, alle celebrità che potremmo definire “di fascia bassa” di guadagnare facilmente con la propria immagine).
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L’Italia affonda e i politici si danno all’avanspettacolo
La destra la vuole buttare in caciara. Spera in un rimescolamento di carte che porti alla crisi del governo Conte con due ipotesi di soluzione: a) un governo Draghi di cui Matteo Salvini sia socio maggioritario; b) nuove elezioni con un governo Salvini-Meloni. Nessuna delle due ipotesi si realizzerà. Sergio Mattarella ha detto con chiarezza che fra i tempi lunghi di una crisi di governo e i tempi lunghi di un voto anticipato è più democratico scegliere questa ultima soluzione. Inoltre Salvini, quando è sobrio, dovrebbe essere realista: come gli viene in mente che un uomo dello spessore di Mario Draghi accetti di avere lui, incompetente su tutto, come sodale? Infine il voto: sicuri che vincerà il centrodestra con Salvini e il disastro lombardo?
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Riaprire... i seggi. I Governatori s'impuntano per votare a luglio
Zaia si appella a Mattarella ma la maggioranza non è d'accordo. "In emergenza non si può votare". Si ripropone un altro scontro tra Stato e Regioni. Ma questa volta l’oggetto della contesa non è la riapertura, ma le urne: il rinnovo dei consigli regionali di Veneto, Liguria, Campania, Puglia, Toscana e Marche. La grande occasione che attendeva il segretario della Lega Matteo Salvini per dare la spallata all’esecutivo di Giuseppe Conte. Poi l’emergenza Covid-19 ha fatto il resto, costringendo il governo a rinviare la tornatina elettorale all’autunno e il Capitano leghista a perdere la piazza e gli amati comizi.
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Veneto: aumentano i nuovi positivi
Crescono i casi di nuovi positivi al Coronavirus in Veneto, +42, e aumentano anche le vittime, 4 in più da ieri sera, ma senza nuove impennate della curva del contagio. Il totale degli infetti dall'inizio dell'epidemia sale a 18.618, quello dei morti (tra ospedali e case di riposo) a 1.627. Prosegue anche la discesa nei ricoveri, sia nelle terapie intensive, che nei normali reparti Covid, mentre il numero dei malati attuali ammonta a 6.187. I negativizzati virologici sono 10.804. Zaia: lettera ai guariti per il prelievo di sangue. «Sui test sierologici la sperimentazione sta andando avanti, è partito uno studio multicentrico con l'azienda ospedaliera di Padova e il San Matteo di Pavia.
Disinfettanti anti-virus: crescono le intossicazioni accidentali per cattivo uso o eccessi
Cattiva gestione, commistione e travaso di prodotti per la pulizia sono i fattori principali. Ecco come prevenirli e cosa (non) fare in caso di incidenti. Il coronavirus fa ancora paura e non c’è famiglia che non si sia dotata, magari facendone bella scorta, di prodotti disinfettanti per la persona e la casa. Attenzione, però, a non esagerare con il loro utilizzo: l’eccesso, l’uso improprio, la cattiva gestione possono dare luogo ad avvelenamenti accidentali, specialmente con i bambini a casa 24 ore su 24. Non sembra solo una coincidenza, infatti, che in concomitanza con l’esplosione dell’epidemia di Covid-19 in diversi Paesi si sia registrato un aumento anomalo di chiamate ai centri antiveleni e di accessi alle strutture sanitarie di emergenza per incidenti domestici di questo tipo.
De Luca provoca Salvini e lancia l’appello: “Non curatevi al Nord, qui ospedali sicuri e tra i migliori al mondo”
“Invito i nostri cittadini a non andare negli ospedali del nord“. E’ l’appello del governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì. “La cosiddetta mobilità passiva negli anni passati ha portato circa 300 milioni di euro nelle casse delle regioni del nord” ma adesso “restate in Campania perché qui ci sono gli ospedali più sicuri d’Italia, diamo una assistenza che è la migliore del Paese e in qualche caso del mondo. Penso al Cotugno, al Pascale e alle tante eccellenze che abbiamo nei vari rami della medicina”. Per De Luca, che oggi compie 71 anni, al nord si può andare solo “se avete qualche parente medico, una conoscenza di vostra fiducia, altrimenti curatevi in Campania”. Tornando all’emergenza coronavirus, per il governatore “la Campania è entrata pienamente nella Fase 2, che prevede la ripresa delle attività. Lo abbiamo fatto seguendo il “Modello Campania”, la Sanità è stato un modello nazionale, faremo lo stesso anche per le riprese delle attività economiche”.
Svezia, nell’unico Paese europeo senza lockdown ora è boom di morti: “Siamo sorpresi”
C’è una mosca bianca nella lotta al Coronavirus in Europa: è la Svezia, l’unico Paese ad aver deciso di non imporre il lockdown ai cittadini per evitare il diffondersi del contagio, facendo leva sul senso di responsabilità di ognuno di essi per evitare grandi numeri di morti. Negli ultimi giorni, però, lo Stato scandinavo ha registrato un vero e proprio boom di decessi a causa del Covid-19 hanno infatti superato quota 3mila, con oltre 24mila persone positive. Numeri che, se rapportati ai Paesi più colpiti come l’Italia, non fanno un grande effetto. Succede l’opposto, però, se si fa il confronto con gli altri Paesi scandinavi. A dimostrazione che, probabilmente, quell’iniziativa che anche l’Oms aveva definito “un esempio da seguire” non sta dando i frutti sperati.
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Libero e Salvini che ha perso credibilità: è diventato il Tristo Elencatore
La fabbrica di negazione della realtà che esce tutti i giorni in edicola sotto la testata Libero oggi si esercita in un interessante tentativo di raccontarci che no, non è vero niente … Da qualche tempo c’è un incubo che popola le notti di Matteo Salvini: quello dei sondaggi. Come dimostra anche l’ultima media delle rilevazioni pubblicata da Youtrend/AGI, la Lega è in calo e con il Carroccio va a picco anche la popolarità del Capitano. Come hanno spiegato alcuni sondaggisti ieri all’AdnKronos, questo dipende da una serie di fattori e il primo è Giuseppe Conte: nell’emergenza Coronavirus “Salvini è contrario al governo, ma il governo, con la sua tenuta ha vinto, gli italiani, per oltre l’85% hanno aderito alle richieste di Conte e anche tra i cittadini leghisti in tanti gli hanno obbedito”. “La gente era entusiasta – spiega ancora – è un grande venditore, appassionava, era creatore di ricchezza e mercato, era Re Mida, poi la gente però si stufa e lui ha superato il limite, ma il 25% non glielo toglie nessuno”, come ha spiegato Nicola Piepoli. Oppure “Ha completamente perso il contatto con la gente, per questo i sondaggi sono scesi in questo modo, ha perso credibilità”, come ha fatto notare Luigi Crespi.
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Fermiamo i carrozzoni regionali
Scusate se oggi non ci soffermiamo oltre sul falso scandalo Bonafede-Di Matteo per occuparci di uno scandalo vero: la Regione siciliana non sta pagando la cassa integrazione a migliaia di lavoratori perché i suoi dipendenti preposti a gestire la faccenda pretendono dieci euro a pratica. Una vicenda più paradossale che vergognosa, in quanto il Covid non ha tolto un euro di stipendio ai travet della Regione, e pertanto la loro rivendicazione può essere assimilata alla speculazione che continua sulle mascherine, con i soliti furbi che non si fanno scrupoli nell’approfittare di ogni situazione. Il governatore Musumeci – va dato atto – ha rimosso all’istante il dirigente responsabile della prebenda, ma questa ennesima schifezza riaccende un faro su quei carrozzoni che sono le Regioni. Anche al Nord, dove l’efficienza è dell’altro mondo rispetto al Mezzogiorno, questi enti ci costano un occhio della testa, con una pletora di consiglieri, portaborse e burocrati, autisti, funzionari e clientele. E c’è di più. A certi presidenti il potere ha dato alla testa, tanto da sentirsi novelli viceré, e pertanto scavalcando la Costituzione che assegna al Governo nazionale l’onere delle disposizioni per motivi sanitari.
Bonafede è una persona per bene. Una risorsa fondamentale nella lotta contro la mafia e la corruzione
Grazie al lavoro ed al coraggio di Alfonso Bonafede e del Movimento Cinque Stelle, abbiamo finalmente una vera legge anticorruzione, la Spazzacorrotti, che aspettavamo da decenni. Abbiamo una giustissima riforma della prescrizione, quella prescrizione che ha salvato Andreotti da una condanna per mafia, e salva ogni anno migliaia di colletti bianchi da condanne per odiosi reati. Abbiamo una buona legge sulle intercettazioni, 686 provvedimenti di 41/bis ed altri numerosi e significativi successi contro la corruzione e le mafie. Il suo grande impegno e il suo polso fermo, hanno procurato ad Alfonso Buonafede l’odio della criminalità e di chi sguazza nel mare inquinato della corruzione, dunque il ministro vive sotto scorta e subisce gli strali della stampa più becera, e di tutte quelle forze politiche che con la corruzione hanno sempre avuto un rapporto preferenziale, come è ben noto.
Governo: Ora Renzi per restare chiede un contratto alla tedesca. 5 mesi fa Boschi diceva: “É sbagliato, anche a livello costituzionale”
Dopo l'incontro con il premier, il leader di Italia viva alza ancora la posta: chiede un accordo scritto con il presidente del Consiglio per restare in maggioranza. Lo strumento è quello usato da Lega e 5 stelle per formare il Conte 1 e che renziani e dem contestarono tanto dal non volerlo usare per il Conte 2. Ma la partita per l'ex premier ora è un'altra: "Al Senato abbiamo la metà dei senatori del Pd, 17 contro 35, eppure al governo i nostri sono solo tre". Dicono che l’incontro con il premier è stato positivo, ma neanche 24 ore dopo l’uscita dal vertice sono ricominciate le richieste. Ora Italia viva, parola del leader Matteo Renzi, per restare in maggioranza vuole “un contratto alla tedesca“. Proprio quel contratto alla tedesca che avevano usato Lega e M5s per formare il governo Conte 1 e che il Pd (con ancora dentro Italia viva) non ha voluto al momento di fare il patto con i 5 stelle.
Sala: “La gente sui Navigli? O si cambia o li chiudo”. Iss: “Video preoccupanti. Regole ancora da rispettare”. Bolzano riapre i negozi, il governo impugna la legge
All'ora dell'aperitivo il centro della movida milanese viene preso d'assalto, come prima della pandemia. Tanti capannelli e molte mascherine abbassate. L'ira del sindaco: "Immagini vergognose. Se le cose restano così, chiudo anche l'asporto. Poi lo spiegate voi ai ristoratori. Non è un guardie e ladri, non è un gioco". Istituto superiore di Sanità: "Immagini preoccupanti, mantenere le distanze e usare le mascherine". Il primario del Sacco: "Questo è il momento della responsabilità, l’ingresso nella fase 2 non è un liberi tutti". Nel week end 1.100 agenti della Locale per controllare parchi e aree verdi. La zona più famosa della movida milanese aveva cominciato a ripopolarsi già dal 4 maggio, ma le immagini dei Navigli presi d’assalto dalla folla, registrate giovedì pomeriggio, hanno fatto scoppiare la polemica: a parte qualche mascherina che si intravede qua e là, sembrano foto scattate la scorsa primavera, quando non esisteva il distanziamento sociale.
La nave-ospedale della Liguria affidata da Toti all’imprenditore amico: sconsigliata dagli esperti, costosa, inquina. Ed è semi-vuota
Una “nave ospedale”, con tanto di festa di inaugurazione, varo e, ovviamente, molti soldi pubblici. Peccato che la nave non possa essere tecnicamente definita “nave ospedale”, in quanto non si tratta di una nave militare ospedaliera – come ad esempio l’americana Confort – ma di un traghetto di proprietà di un armatore privato: una nave nata per trasportare viaggiatori all’interno del Mediterraneo. La nave è la Splendid, di Grandi Navi Veloci (Gnv), di proprietà al 50% dell’armatore Gianluigi Aponte, attuale numero uno di Msc. Ad inaugurarla, alla fine di marzo ci sono l’assessore alla Sanità in quota Lega, Sonia Viale, e il presidente della Regione, Giovanni Toti. La struttura navale non è però tra le più adatte ad ospitare pazienti infettivi, e questo viene fatto notare da diversi esperti. “Usare una nave per ospedalizzare pazienti Covid-19 è folle: sulla nave circola la stessa aria, a parte nelle poche cabine predisposte dal Rina (Registro italiano navale ed aeronautico, ndr) con circolazione di aria autonomia, in più non esiste personale qualificato o addestrato.
Lo sciacallaggio di Matteo Salvini sull’imprenditore suicida di Cercola
A Matteo Salvini si stringe notoriamente il cuore quando arrivano notizie tragiche. È per questo che stanotte ha pubblicato un post su Facebook in cui raccontava il suicidio di Antonio Nogara, imprenditore di Cercola, segnalando come fosse “un monito a fare di più” per “il governo” «con meno annunci e più fatti, a dare aiuto vero a chi non riceve contributi, non riceve prestiti, non ha garanzie e porta sulle spalle il peso dei propri lavoratori e delle loro famiglie». Lo sciacallaggio di Matteo Salvini sull’imprenditore suicida di Cercola. Ma c’è un problema. Il post è stato pubblicato stanotte alle 00.38, come ci segnala Facebook. Alle 18 e 46 di ieri – prima del post di Salvini – un lancio dell’agenzia di stampa ANSA spiegava che l’uomo non si è suicidato per motivi economici, anche se l’articolo del Mattino pubblicato dal Capitano sosteneva il contrario:
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Messe in sicurezza dal 18 maggio. Vescovi e Governo siglano il protocollo. Conte: “Ringrazio la Cei per il sostegno morale e materiale che sta offrendo alla collettività”
E’ stato siglato, questa mattina a Palazzo Chigi, il protocollo tra Conferenza episcopale italiana e Governo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con i fedeli, in condizioni di massima sicurezza. Alla firma erano presenti il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Le misure di sicurezza previste nel testo – ha sottolineato il premier Conte – indicano le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche avvenga nella maniera più sicura per la salute pubblica e per la tutela dei fedeli. Ringrazio la Cei per il sostegno morale e materiale che sta offrendo alla collettività nazionale in questo momento così difficile per il Paese”.
Le Regioni chiedono di riaprire i negozi l’11 maggio. La richiesta firmata all’unanimità dai governatori. Boccia: “Aperture differenziate? Possibili dopo il 18”
La richiesta, contenuta in un documento firmato all'unanimità, è stata annunciata dal presidente della Liguria Giovanni Toti nel corso di una conferenza stampa: "Dopo il 17 venga totalmente attribuito ai governatori la responsabilità del calendario delle riaperture". Anche i Comuni d'accordo con Boccia sul rispetto delle linee guida nazionali. Tra fughe in avanti e richiami all’ordine, continua il braccio di ferro tra Regioni e Governo sulle riaperture anticipate. Oggi, all’unanimità, i governatori chiedono di poter alzare le serrande già da lunedì prossimo. “Poco fa la conferenza delle Regioni all’unanimità ha approvato un documento che chiede che fin dall’ 11 maggio si possa riaprire il commercio al dettaglio”, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in conferenza stampa.
A casa e online: gli italiani durante l'isolamento
Facebook, WhatsApp e YouTube sono stati i tre grandi compagni degli italiani durante le settimane in quarantena: affonda Twitter, arranca Messenger. E tu cosa hai fatto durante queste settimane di isolamento? Ricordi come hai passato le ore in casa dopo la chiusura di inizio marzo? I dati Comscore fotografano le abitudini degli italiani durante le prime settimane di chiusura e le mettono a confronto con quanto registrato un anno prima: il risultato descrive non soltanto un anno di lento riequilibrio tra i social, ma anche e soprattutto i forti exploit vissuti da alcuni canali durante questo periodo. In generale sono 36,7 milioni le persone che hanno usato siti e app di social networking in Italia (ossia ben il 94% del totale), mentre sono 33,8 milioni (87% del totale) quelle che hanno usato servizi di instant messaging.
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Chi glielo dice a Trump che il coronavirus ha 140 anni?
Il coronavirus è naturale e ha 140 anni. Mentre negli Stati Uniti prosegue la polemica sulla presunta nascita del Covid-19 in un laboratorio cinese (smentita anche da Anthony Fauci e dall'Oms), la rivista Nature ricostruisce le sue origini. E no, non crede che sia stato prodotto a Wuhan come dice Trump. Diatriba finita? L'origine del nuovo coronavirus è naturale, con una storia cominciata 140 anni fa nei pipistrelli. La ricostruisce la rivista Nature sul suo sito che, citando ricerche recenti, indica che l’antenato del SarsCoV2 si sarebbe separato fra 40 e 70 anni fa dalla famiglia dei coronavirus dei pipistrelli. FAUCI: «NON È STATO MANIPOLATO ARTIFICIALMENTE». È arrivata quindi l’ennesima presa di posizione dagli esperti a poche ore dalle dichiarazioni di Anthony Fauci che, come la maggior parte della comunità scientifica internazionale, non crede alla possibilità che il coronavirus provenga da un laboratorio cinese.
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CLAMOROSA MARCIA INDIETRO USA - Pompeo ammette: non abbiamo alcuna prova sulla nascita del virus nel laboratorio di Wuhan
Il passo indietro del segretario di Stato americano sulla teoria della nascita del coronavirus nel laboratorio di Wuhan: "Ci sono evidenze, ma non abbiamo certezze". Ci ripensa il segretario di Stato Mike Pompeo. E, dopo giorni di attacchi alla Cina, fa un passo indietro sull’origine del virus. Un gesto non di poco conto, se si considera che fino a poche ore prima, il capo della diplomazia Usa aveva sostenuto di avere “prove enormi” sulla nascita del virus in laboratorio. Poi, l’imbarazzante retromarcia, riportata dalla Cnn. “Ci sono evidenze significative ma non abbiamo certezze”, ha rettificato il segretario di Stato Usa, rilanciando le accuse al Dragone di aver “nascosto” i dati iniziali, di continuare ad essere “opaco” e a “negare l’accesso” alle informazioni.
MEMORIA CORTA - L'ultima Maxi-Sanatoria dei migranti è targata centrodestra, ma ora Salvini minaccia la piazza
La regolarizzazione dei migranti del 2002 fu decisa dal Governo Berlusconi, con la legge Bossi-Fini, e riguardò 634mila persone. Parafrasando la celebre canzone di Giorgio Gaber, regolarizzare i lavoratori migranti è di destra o di sinistra? È proprio di questi giorni la polemica innescata dai renziani, per bocca della ministra Bellanova, su questo tema. Tanto che Bellanova ha minacciato le dimissioni se il governo non si farà carico della regolarizzazione dei lavoratori stranieri presenti in Italia. Secondo Il Sole 24 Ore si tratterebbe di circa 300mila persone (solo nel settore domestico si stima che siano 200mila) quelle interessate da una possibile regolarizzazione perché in grado di avere un contratto di lavoro, su una platea di almeno 600mila presenze non regolari nel nostro paese. Apriti cielo. Già all’interno della stessa maggioranza, i 5 stelle si sono detti contrari. Ma i più duri sono stati Lega e Fratelli d’Italia, schierandosi contro quella che definiscono “una sanatoria”. Con Matteo Salvini pronto a scendere in piazza: “La Lega in piazza? Noi seguiamo le regole, come fanno tanti commercianti incredibilmente multati. Nel rispetto delle regole se ci sarà una sanatoria di centinaia di migliaia di abusivi protesteremo a nome degli italiani sia nelle aule del Parlamento che fuori dalle aule del Parlamento”. Ma in passato come si sono comportati i governi di centrodestra? Numeri alla mano, all’opposto da ciò che pensano oggi Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Sono stati circa un milione e seicentomila gli immigrati irregolari che hanno beneficiato delle numerose sanatorie dal 1986 al 2012, l’ultima in ordine di tempo. E i governi che più hanno contribuito sono stati proprio quelli di centrodestra guidati da Silvio Berlusconi. Con il risultato di quasi un milione di regolarizzazioni, attraverso due maxi-sanatorie nel 2002 e nel 2009.
Crisi, nel governo braccio di ferro sull’agricoltura. M5s ripete: “Non regolarizzare i lavoratori stranieri”. Pd: “Il piano Bellanova serve”.
Lavoratori stranieri, nel governo braccio di ferro sull’agricoltura. M5s ripete: “No a regolarizzazione”. Zingaretti: “Piano Bellanova serve, rigidità per visibilità politica”. Continua lo scontro nell'esecutivo, con Conte che nel pomeriggio incontra una delegazione di Italia Viva a Palazzo Chigi. Il Movimento tiene il punto sulle regolarizzazioni di massa, ma nell'esecutivo è solo. Il governatore emiliano Bonaccini: "E' un'esigenza vera". Le trattative in corso avrebbero portato a un compromesso: una proroga di tre mesi (invece dei sei chiesti da Iv e Pd) del permesso di soggiorno per i braccianti cui è scaduto il contratto come lavoratori stagionali. La misura riguarderà il settore agricolo, ma anche il lavoro domestico. Continua il botta e risposta all’interno del Governo e il tema cardine rimane quello della regolarizzazione dei lavoratori stranieri proposta dalla ministra delle Politiche Agricole Alimentari, Teresa Bellanova, che ha minacciato le dimissioni in caso di bocciatura.
Ma Italia Viva da che parte sta? Un’astensione che sa di Flirt
La mozione di sfiducia contro Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, è stata respinta. Ma l’astensione al voto di Patrizia Baffi fa certamente discutere. Se cerchiamo nella famosissima enciclopedia online Wikipedia il termine “Italia Viva“, viene fuori la descrizione di un partito politico italiano di centro/centro-sinistra. Fin qui tutto bene, dato che la maggior parte della popolazione italiana è a conoscenza del fatto che il suddetto partito sia stato fondato da Matteo Renzi, nel 2019. Ricordiamo difatti come Renzi sia stato il segretario del Partito Democratico dal 2013 al 2017. Sappiamo inoltre che tale segreteria gli ha permesso di ricoprire poi la carica di Presidente del Consiglio italiano dal 2014 al 2016. Nulla di strano, allora, se Matteo Renzi, dopo aver sempre militato tra le fila del centro-sinistra, abbia deciso di fondare un partito proprio di centro-sinistra.
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Parla un dipendente dell’ospedale di Alzano: “Ordini dall’alto per rimanere aperti coi pazienti Covid stipati nei corridoi”
Tutta la verità sull'ospedale di Alzano Lombardo: una video-testimonianza di TPI.it rivela in esclusiva ciò che è successo davvero tra il 23 e il 25 febbraio in quel Pronto Soccorso, chiuso e poi inspiegabilmente riaperto poche ore dopo che venissero accertati i primi due casi Covid-19. Per la prima volta un dipendente dell’Azienda socio sanitaria territoriale (ASST) Bergamo Est, che gestisce l’ospedale "Pesenti Fenaroli” e denuncia che, con ordini dall'alto, è stato imposto di lasciare aperta la struttura sanitaria, che la sanificazione non è mai avvenuta e che i pazienti Covid-19 venivano respinti e non accolti in altre strutture e lasciati nell'oblio più totale, ricoverati insieme agli altri pazienti dell'ospedale. La cronaca di un disastro sanitario annunciato, che ha fatto diventare Alzano il più grande focolaio d'Europa. Chi ha ordinato la chiusura e la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale “Pesenti Fenaroli” di Alzano Lombardo domenica 23 febbraio? Da chi è arrivato l’ordine di non sgomberare e sanificare immediatamente l’intera struttura ospedaliera?
Coronavirus, il test della saliva che si fa in 6 minuti
In attesa del farmaco decisivo che curi il Coronavirus e, soprattutto, del vaccino che possa prevenire l’insorgere della malattia, la soluzione per rendere più sicura la Fase due potrebbe essere quella di un test rapido che permetta di individuare istantaneamente la positività scattando la fotografia del momento. Una sperimentazione arriva dall’Università dell’Insubria, a Varese, dove un team di ricercatori ha realizzato un test salivare che consente, in un tempo che va dai 3 ai 6 minuti, di capire se una persona ha contratto il Covid-19. Mauro Fasano, professore di Biochimica e referente per l’innovazione dell’Università, ne ha parlato al Messaggero. “Un’azienda di Reggio Emilia è già al lavoro per realizzare i primi prototipi, nel giro di due settimane saranno pronti. Sceglieremo quello che ci pare più promettente, faremo nuove sperimentazioni e se, come pensiamo, i risultati confermeranno quelli che abbiamo già ottenuto, il test potrebbe essere validato e utilizzabile prima dell’estate. Non significa che potrà essere venduto al supermercato o in farmacia, per quello serviranno due anni, però potrà essere utilizzato con la presenza di un medico”, ha dichiarato Fasano.
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Ma il Giappone in stato di emergenza fino al 31 maggio è lo stesso che doveva curare COVID-19 con l’Avigan?
Ieri vi abbiamo raccontato che la Russia che secondo alcuni intelligentoni non aveva problemi con COVID-19 perché curava i malati con l’Abidol in realtà sta vivendo una situazione di grandissima difficoltà, con 10mila casi al giorno e il consenso di Vladimir Putin che scricchiola. Ma il Giappone in stato di emergenza fino al 31 maggio è lo stesso che doveva curare COVID-19 con l’Avigan? Oggi esaminiamo il caso di un altro “Miracolo dell’Internet”, ovvero quello del Giappone che aveva “il farmaco che cura il Coronavirus” (cioè l’Avigan) e quindi tutto andava alla grande da quelle parti. E invece anche i medici giapponesi, nonostante un numero complessivo di contagi apparentemente molto ridotto rispetto ad altri Paesi, sono alle prese con una lunga ed estenuante battaglia contro il nuovo coronavirus, nonostante il blocco della circolazione determinato dallo stato di emergenza, prolungato dal governo fino al 31 maggio. L’ospedale universitario St. Marianna di Kawasaki è stato uno dei primi in Giappone a convertire parti della sua unità’ di terapia intensiva (ICU) in letti per persone affette dal nuovo coronavirus e, da quando l’epidemia ha raggiunto il Giappone per la prima volta a febbraio, Shigeki Fujitani, professore e direttore di medicina d’urgenza e di terapia intensiva presso l’ospedale, ha messo in guardia che si sarebbe trattato di un problema dai tempi molto lunghi. “Continuiamo la nostra battaglia da più di tre mesi”, ha dichiarato Fujitani durante l’ennesima intensa giornata in ospedale.
L’Italia ostaggio dei renziani. Ricatto della Bellanova sui migranti da regolarizzare. Fumata nera al vertice di maggioranza.
Il premier Conte convoca Italia Viva a Palazzo Chigi. Il ministro dell'Agricoltura minaccia le dimissioni: “Non sono qui per fare tappezzeria". Il premier conferma che obiettivo del governo è portare in Cdm il decreto maggio entro questa settimana. Ma il via libera alla maxi manovra, in deficit per 55 miliardi, è vincolato non solo all’aggiornamento del Temporary framework sugli aiuti di Stato, in arrivo dall’Ue, ma anche alla sintesi che dovrà essere trovata su molti capitoli del decreto. Aiuti alle imprese, fondi per la famiglia, reddito di emergenza e regolarizzazione di braccianti e badanti. Ieri sono proseguiti gli incontri con le parti sociali (assente Giuseppe Conte a quello con Confindustria). Gli industriali bocciano la proposta, sostenuta da Pd e M5S e osteggiata da Iv, di ricapitalizzare con fondi pubblici le imprese e chiedono indennizzi, non prestiti. Contrariamente ai sindacati, manifestano ostilità verso la ricetta, avanzata da Nunzia Catalfo, di ridurre l’orario di lavoro mantenendo intatto il salario.
La fantaeconomia leghista. Stampare moneta senza uscire dall’Euro, l’economia confusa secondo Matteo Salvini
“Vanno ripensati i vincoli europei e anche lo stampare moneta”, però questo “non significa uscire dall’Euro”. Poche idee ‘ma ben confuse’ quelle di Matteo Salvini, che questa mattina intervenendo a SkyTg24 e a 7Gold ha dato una lezione di fantaeconomia con le ricette leghiste per uscire dalla crisi causata dalla pandemia di Coronavirus. Il segretario del Carroccio lancia una proposta che è una contraddizione di fatto, concetti che non posso coesistere per ovvie ragioni, ma Salvini tira dritto. “Serve rifondare da capo su nuovi principi l’Europa e tornare ad avere un controllo sulla moneta e sulla legislazione. In Europa i Paesi che stanno reagendo meglio e stanno perdendo meno posti di lavoro sono quelli che possono immettere più liquidità e moneta nel circuito economico e nelle tasche dei cittadini. Va ripensato l’intero sistema europeo e anche il diritto di emettere moneta, perché il lavoro, il benessere e la salute vengono prima dei vincoli economici europei”, ha detto a Start, su SkyTg24.
L'anticipazione di Conte e Boccia. Parrucchieri, bar e ristoranti verso la riapertura regionale già dal 18 maggio
“Dal governo non c’è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo”. Ad aprire alla possibile riapertura anticipata di alcune attività di vendita al dettaglio e degli esercizi commerciali è il premier Giuseppe Conte, intervenuto nel corso dell’incontro con Rete Imprese Italia. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che “se c’è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori”, precisando che grazie al piano stilato dal ministero della Salute e con i dati che Regioni ed enti locali invieranno giornalmente, “siamo nelle condizioni di un piano che ci consenta di tenere sotto controllo la curva del contagio anche a livello territorialmente molto circoscritto”.
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