Una Manovra che vale doppio. Nessuno sarà lasciato indietro. Lavoro, imprese e famiglie. I pilastri del decreto Rilancio.
Via libera da Palazzo Chigi al decreto Rilancio. Una maximanovra da 155 miliardi per rimettere in moto l'Italia dopo il lockdown. Ecco tutti gli aiuti in arrivo. “Un testo complesso, oltre 250 articoli: parliamo di 55 miliardi, pari a due manovre, un lavoro incredibile. Il Paese attendeva, ogni ora di lavoro pesava ma abbiamo impiegato il tempo necessario”: il premier Giuseppe Conte annuncia in conferenza stampa il via libera alla maxi-manovra con cui il governo ridà fiato a imprese, lavoratori e famiglie. Cercando di non dimenticare nessuno: dalla sanità alle imprese, dai lavoratori alle famiglie, dall’edilizia al turismo, dalla cultura allo sport.
La ricetta di Salvini per uscire dalla crisi coronavirus: «Un mega condono» edilizio e fiscale
La pandemia in corso ci insegna che i primi antivirus di cui abbiamo bisogno stanno in un welfare state forte e in un’adeguata tutela degli ecosistemi naturali. Ma le proposte avanzate dalla destra sovranista vanno in direzione diametralmente opposta. Dopo la proposta di uno stop al Green deal europeo di fronte all’emergenza coronavirus, avanzata da Fratelli d’Italia, anche l’altra gamba della destra sovranista italiana scopre le carte: il leader della Lega Matteo Salvini, in un’intervista rilasciata al direttore de Il Giornale, avanza la propria idea per superare la crisi. Lo stesso Sallusti lo battezza «un mega condono», mentre Salvini preferisce la più felpata definizione di «pace fiscale e pace edilizia». Insomma, un evergreen. «L’unica via è un nuovo patto sociale, altro che sospendere due cartelle fiscali. Voltare pagina – spiega Salvini – sarà nelle cose. Se si vuole ripartire dovranno essere azzerati i debiti privati e lasciare fare le imprese: via tutta la burocrazia, tu fai e poi io controllo, non l’inverso come è oggi». Salvini chiede dunque di «voltare pagina», ma di fatto ripropone il più classico dei déjà vu della politica nazionale: dall’Unità d’Italia si sono susseguiti oltre 80 tra sanatorie e condoni, gli ultimi dei quali arrivati proprio due anni fa con il Governo Conte I sostenuto dalla maggioranza M5S-Lega.
Epidemia di divorzi
Le prefetture di Xian in Cina, vennero prese d’assalto non appena finito il lockdown da code interminabili di richiedenti il divorzio. La convivenza segregata prolungata, portò molte coppie allo scoppio. I sistemi delle relazioni umane, quando messi sotto violenta e prolungata pressione, rivelano la consistenza dei legami. Quando le sottostanti tensioni non possono esser sfogate all’esterno o compensate con varie distrazioni, si rivelano esiziali. Così sembra possa accadere per quanto alla riunione di ieri dei vertici europei. Chi titola in testa l’argomento è la stampa spagnola. Noi giustamente ci occupiamo dei nostri problemi lombardi molto gravi, ma quello che sta succedendo in Spagna sta assumendo proporzioni catastrofiche. Non ho trovato tracce, ma forse qualcuno potrà aiutarmi, di notizie sul merito, sulla stampa francese che segue invece un Macron che rilancia la grandeur annunciando prossime iniziative straordinarie concordate con Trump.
Primario Policlinico: "Tra 2 settimane chiuderemo ospedale in Fiera Milano"
Costato 21 milioni, ha ospitato solo 25 pazienti. Per molti è simbolo del flop della Regione Lombardia. “Penso che se le cose vanno avanti così entro un paio di settimane chiuderemo l’ospedale in Fiera Milano”. A dirlo a Fanpage.it è stato il professor Antonio Pesenti, primario di Anestesia e rianimazione del Policlinico di Milano e responsabile dell’Unità di crisi della Regione Lombardia per le terapie intensive. La struttura, costata 21 milioni di euro e che a regime potrebbe accogliere 205 pazienti, ne ha ospitati finora solo 25.
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Dl Rilancio, c’è l’intesa sui lavoratori stranieri. Lamorgese: ‘Dignità per colf e braccianti’. Bellanova: ‘Ok a percettori reddito nei campi’
L'accordo riguarda anche colf e badanti e prevede un permesso temporaneo di lavoro della durata di sei mesi. Doppio canale: emersione attraverso l'autodenuncia del datore di lavoro oppure permesso per ricerca di lavoro. Nessuno scudo per i condannati per caporalato o favoreggiamento dell'immigrazione. La ministra Bellanova annuncia la possibilità per chi ha il reddito di cittadinanza o altre indennità la possibilità di "stipulare contratti a termine non superiori a 30 giorni senza subire la perdita o la riduzione dei benefici". Coldiretti: "Norma non è risolutiva dei problemi del mondo agricolo". “L’intenzione del governo è garantire la dignità delle persone, la tutela della legalità e le esigenze del mercato del lavoro”. Così la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, al question time al Senato saluta l’accordo raggiunto nella notte sui lavoratori stranieri. L’intesa su uno dei nodi più difficili del decreto Rilancio dovrebbe permettere al governo di approvare finalmente il provvedimento da 55 miliardi atteso da più di un mese.
De Luca contro gli imbecilli delle mascherine: “Scemo chi la utilizza come ciondolo”
“Ho i brividi addosso, altro che apprensione” perché “dobbiamo sapere in questo fine settimana quali sono le ricadute sull’apertura dello scorso 4 maggio”. Così Vincenzo De Luca, governatore della regione Campania nel corso dell’inaugurazione del reparto di terapia intensiva (12+1 posti letto) dell’ospedale di Boscotrecase (Napoli). “Dopo due settimane ci sarà l’incubazione del virus e sapremo se ci sarà qualche focolaio che si riprende. Noi ci siamo preparati a tutto. Dev’essere chiaro che da oggi in poi, senza il senso di responsabilità e l’autocontrollo dei cittadini, non basterà nessuna ordinanza”. Poi una precisazione sull’utilizzo poco idoneo della mascherina: “Noi dobbiamo combattere gli imbecilli doppi” spiega De Luca che chiarisce: “L’imbecille normale è quello che non porta la mascherina, poi c’è l’imbecille doppio che è quello che la porta, ma la porta appesa al collo come un ciondolo.
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L’Ospedale della Fiera di Milano ospita tre pazienti e verrà chiuso entro due settimane
Il professor Luciano Gattinoni, anestesista e docente in Germania, ha detto ieri a Giovanni Floris durante DiMartedì che l’ospedale della Fiera di Milano costruito da Attilio Fontana e Giulio Gallera ospita attualmente tre pazienti. Gattinoni lo ha detto durante un intervento in cui ha parlato della “confusione” generata dalla mancata conoscenza della malattia: “Per Fiera di Milano non si sapeva come affrontare il problema. Mi sembra che i risultati siano stati molto scarsi, non si sa quanto sia costata ma attualmente ci sono tre pazienti. È successo anche a Torino, Londra, Madrid e Barcellona”. La sua edificazione è costata 26 milioni di euro. L’intervista fa il paio con quella rilasciata oggi a Fanpage da Antonio Pesenti, primario del Policlinico di Milano, nella quale il dottore annuncia che a breve l’ospedale sarà chiuso: “Io penso che noi a breve chiuderemo l’attività della Fiera e a breve intendo entro un paio di settimane”.
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L’onorevole Pagano ha dimenticato di dire che la Lega era assente al minuto di silenzio per il poliziotto ucciso
La parte tragicamente divertente del discorso di se per caso uno non sa leggere.
Intesa sulle regolarizzazioni dei migranti. Passa la linea dei Cinque Stelle: no alla sanatoria indiscriminata
Sbrogliare la matassa della regolarizzazione dei lavoratori stranieri era diventato ogni ora più difficile. Fino all’accordo annunciato a tarda notte, di cui solo oggi si conosceranno i dettagli, e trovato al termine di una giornata convulsa. Un accordo che sembra certo riguardi anche il nodo dei migranti. Sul quale i Cinque Stelle erano stati chiari: no ad ogni ipotesi di sanatoria indiscriminata. Ieri, in mattinata una nota di Palazzo Chigi aveva precisato che sulla “sintesi politica” raggiunta domenica notte il M5S “si sta legittimamente interrogando, senza che questo stia provocando irritazione o malumore” del premier Giuseppe Conte. Il capo politico del M5S Vito Crimi (nella foto) – presente al vertice notturno – ha replicato rispedendo, di fatto, al mittente la tesi della “sintesi”. “La verità – ha detto – è che avevo dato a nome del M5S la disponibilità a modificare i testi al fine di trovare una soluzione condivisa da tutte le parti. Benché migliorati, i testi non hanno ancora incontrato la mia approvazione”. E ancora: “Ritengo che ogni eventuale regolarizzazione debba passare da un contratto di lavoro regolare, e non viceversa”. Per Crimi lo scudo penale al datore di lavoro è inconcepibile. I dem e Iv non demordono: il reato di caporalato è già escluso.
Un Paese paralizzato dai renziani
Si dice che la pazienza è la chiave del Paradiso, ma adesso per sessanta milioni di italiani rischia di diventare la serratura dell’inferno. Da quasi un mese stiamo aspettando il decreto con la manovra da 55 miliardi, cioè ossigeno vitale per famiglie e imprese, e ancora ieri fino a tarda sera era tutto fermo perché la Sinistra non schioda dal voler regolarizzare cinquecentomila immigrati. Ora, al di là di ogni valutazione sull’opportunità di tale sanatoria, è accettabile che per questa faccenda si paralizzi ogni aiuto al Paese? La partita è solo apparentemente di principio. Sulle barricate ci sono da una parte i renziani, che ovviamente non spiegano come mai non si ricorda lo stesso impeto nei loro anni di governo. Dall’altra invece i 5 Stelle, che nel contratto del precedente Esecutivo con la Lega, avevano avuto promesso il rimpatrio di seicentomila irregolari. Promessa rimangiata, come al solito, con la beffa di un gioco di prestigio che ridusse d’ufficio il numero di quei migranti in novantamila.
La Casellati contro Berlino. Ira del Colle e di Palazzo Chigi. La presidente del Senato emula Salvini sulla Germania. Mattarella e Conte costretti a prendere le distanze
A) “Mentre Berlino discute, l’Europa brucia”; b) “Questa non è l’Europa che speravo”; c) “Potete essere grati che vi sia stato dimezzato e ampiamente dilazionato il debito di guerra”; d) “La Germania non dimentichi la solidarietà data a lei stessa per la sua rinascita. L’Italia non dimentica”; e) “ Non posso pensare che la Germania, più volte aiutata anche dall’Italia, si tiri indietro ritardando con pretesti scelte vitali per tutti. Come diceva Kohl, ‘Un Paese che non ha memoria non ha futuro’…”. Domanda facile facile: quale di queste frasi poco diplomatiche è stata veramente pronunciata il 9 maggio da Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, in un videomessaggio ufficiale per i 70 anni della nascita dell’Europa? Sono ben due: la prima e l’ultima. Diffuse anche via Twitter e via comunicato stampa dal Senato, sono state particolarmente sgradite, manco a dirlo, ad Angela Merkel e al governo tedesco, che poche ore dopo essere stati accusati di avere il braccino corto e di mandare a picco l’Europa hanno fatto recapitare una protesta ufficiale a Palazzo Chigi e al Colle.
Decreto liquidità, spunta la norma salva-Davigo
Il governo rischia di cadere sulla giustizia. Anche se la ragione, come ha detto Marco Travaglio, è tutta un colossale equivoco. Il centrodestra ha presentato una mozione di sfiducia per il ministro Alfonso Bonafede e non per quello che si può pensare. Non per il suo giustizialismo, per aver abolito la prescrizione, per essere responsabile di 13 morti nelle carceri, ma per “aver liberato i mafiosi“. Una cosa nuova, inventata da giornali e politici. In questo clima di caos Bonafede appare come ministro liberale e rischia di cadere per questo. Ma scavando abbiamo scoperto che la questione tra il ministro e l’ex pm Nino Di Matteo è nata per una poltrona a cui ambiva il membro del Csm, quella del Dap che porta un sacco di vantaggi economici. Ma oggi scopriamo anche un’altra cosa. Il capo di Di Matteo, che è Piercamillo Davigo, a settembre compie 70 anni e per questo motivo perderebbe la sua poltrona al Csm che, naturalmente, vuole mantenere. Ma la legge è chiara: chi ha 70 anni termina il mandato.
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Il retroscena: perché Pd e Fdl si sono uniti per salvare Davigo
Continua il rapporto ombroso tra la politica e la magistratura. Mentre prosegue il silenzio imbarazzato e imbarazzante del CSM sulle esternazioni del proprio consigliere in carica Di Matteo contro il Ministro della Giustizia (nate a causa di aspettative tradite), la poca limpidezza dei rapporti tra magistratura istituzionale e politica può considerarsi persino peggiorata rispetto alla crisi che ha travolto il CSM mesi orsono. Per superare la crisi della magistratura, ormai sotto gli occhi di tutti, occorre partire dalla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, riforma costituzionale ineludibile. La critica mossa a questa riforma, da parte della magistratura inquirente, si fonda su un dogma: il pubblico ministero sarebbe sottoposto all’esecutivo! Quando viene chiesto perché ed in quale modo, si viene trattati da eretici e non si ottengono spiegazioni, come per ogni dogma degno di accettazione fideistica.
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Lettera di una prof musulmana a Silvia Romano: “Quello non è Islam e la tua conversione non è libertà”
La lettera della professoressa somala Maryan Ismail a Silvia Romano. “La sua non è una scelta di libertà, non può esserlo stata in quella situazione. […] E poi quale Islam ha conosciuto Silvia? Quello pseudo religioso che viene utilizzato per tagliarci la testa? Quello dell’attentato di Mogadiscio che ha provocato 600 morti innocenti? Quello che violenta le nostre donne e bambine? […] No, non è Islam questa cosa. E’ nazi fascismo, adorazione del male“. Così la professoressa Maryan Ismail, nata in Somalia in Italia da 35 anni e docente di antropologia dell’immigrazione, nella sua lettera inviata a Silvia Romano dopo la sua liberazione e dopo l’annuncio della conversione all’Islam. “Comprendo tutto di Silvia. Al suo posto mi sarei convertita a qualsiasi cosa pur di resistere, per non morire. Mi sarei immediatamente adeguata a qualsiasi cosa mi avessero proposto, pur di sopravvivere”, aggiunge la professoressa somala. “Non mi piacciono per nulla le discussioni sul suo abito (che per cortesia non ha nulla di somalo, bensì è una divisa islamista che ci hanno fatto ingoiare a forza), né la felicità per la sua conversione da parte di fazioni islamiche italiane o ideologizzati di varia natura”, sottolinea Maryan Ismail nella lettera pubblicata sul suo profilo Facebook.
Marco Travaglio e tutti i riscatti pagati ai terroristi dai governi
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano oggi ricorda i precedenti di Silvia Romano, ovvero tutti i riscatti pagati dai governi ai terroristi negli anni in cui il terrorismo ha cominciato a utilizzare questo strumento di finanziamento:
Poi iniziarono i sequestri di nostri contractor, giornalisti e cooperanti in Iraq e Afghanistan e anche allora i nostri governi (il Berlusconi-2 con FI-Lega-An-Udc e il sottosegretario Gianni Letta delegato ai servizi, e poi anche il Prodi-2) decisero di pagare sempre i riscatti. Ma non sempre riuscirono a salvare la vita agli italiani rapiti (il reporter Baldoni e il contractor Quattrocchi furono uccisi, altri come i giornalisti Sgrena e Mastrogiacomo tornarono illesi).
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Mascherine, Arcuri contro le farmacie: “Se non le trovano problema loro, prezzo resta bloccato”
Il commissario Arcuri: “Nei supermercati le mascherine ci sono e le Regioni ne hanno 55 milioni nei magazzini”. “Dal primo maggio sono state distribuite ai cittadini 19 milioni di mascherine pagate 50 centesimi piu’ Iva. Il prezzo delle mascherine di 0.50 piu Iva e’ e restera’ quello. Se le mascherine ci sono nei supermercati e non nelle farmacie vuol dire che c’e’ un difetto nella rete di approvvigionamento delle seconde”. Lo dice il commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, in conferenza dalla Protezione Civile. “Lavoro tutto il giorno e la notte- continua Arcuri- affinche’ gli italiani trovino le mascherine. Ora le trovano al supermercato a 50 centesimi piu’ Iva, quindi 61 centesimi, prima non le trovavano. Non e’ il commissario a dover rifornire le farmacie, ne’ si e’ mai impegnato a farlo.
Dai ristoranti ai parrucchieri. Intesa Stato-Regioni per la ripresa sicura. Riaperture dal 18 maggio con differenziazioni territoriali. Le linee guida dettate dall’Inail
Trovato l'accordo tra Stato e Regioni per anticipare le riaperture delle attività commerciali, tenendo conto "dell’andamento epidemiologico" e nel "rispetto di protocolli di sicurezza condivisi". Sarà quella del 18 maggio la vera Fase 2 per il nostro Paese dopo oltre due mesi di lockdown, nella quale a riprendere fiato saranno le attività commerciali, di ristoro e di cura della persona. Sono stati i governatori, sia di centrodestra che di centrosinistra, a spingere il governo centrale ad anticipare il giorno inizialmente stabilito per le riaperture, che doveva essere il primo giugno, tenendo conto “dell’andamento epidemiologico” e nel “rispetto di protocolli di sicurezza condivisi”.
Nella fase 2 ‘tutti in bici’, ma attenti ai rischi: parla l’esperto
Le complicazioni che possono insorgere, i consigli per un corretto uso della bici e quando il dolore e’ una spia di un problema piu’ grave, sono i quesiti a cui risponde il dottor Paolo Ferrua. “In vista della parziale ripartenza delle attivita’ lavorative, la bicicletta e’ stata indicata come il mezzo di trasporto migliore in citta’. Ma sebbene l’uso di questo mezzo di trasporto ecologico e “solitario” sia generalmente raccomandato a tutte le eta’ ed e’ considerato benefico a livello articolare e’ importante precisare alcuni punti importanti, ossia che il ciclismo, come altri sport, espone la persona a un rischio di traumi e cadute. Nelle citta’, dove le piste ciclabili non sono molto sviluppate o addirittura assenti, il rischio puo’ aumentare, per cui diventa fondamentale rispettare il Codice della Strada e utilizzare dispositivi di protezione come il casco, i guanti e altri indumenti protettivi disponibili in commercio“.
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Le mascherine chirurgiche sono introvabili. Federfarma: “A Roma sono già finite. Milioni sono bloccate e sequestrate durante i controlli”
Nelle farmacie iniziano a scarseggiare anche guanti in lattice e alcool denaturato. Il Governo al lavoro per semplificare e velocizzare l'iter per la certificazione dei dispositivi di protezione. “Nella quasi totalità delle farmacie dove sono state consegnate a prezzo calmierato, per esempio a Roma, le mascherine chirurgiche sono già finite. Non sono state ancora consegnate in altre grandi città come Milano e Torino e c’è ancora stallo sulla carenza di mascherine. I farmacisti sono disponibili alla vendita, ma le ingenti quantità promesse, affinché queste ultime fossero nella disponibilità delle farmacie, purtroppo non sono arrivate. Su questo siamo punto e a capo”.
Salvini sulla Fase 2: "Non vorrei fossimo gli ultimi a ripartire". E apre sull'ipotesi condono
Il leader della Lega in tv: "La pace fiscale, pace edilizia, il blocco del codice degli appalti. Questo mi aspetto dal governo". Bonelli (Verdi): "Schiaffo in faccia a Italia onesta". Mirabelli (Pd): "Non si semplificano le procedure smontando la legalità". Prima "riaprire tutto". Poi "chiudere tutto". Oggi "riapra chi può". L'atteggiamento di Matteo Salvini sul tema delle riaperture è stato ondivago nell'ultimo mese e mezzo. Sulla sua pagina Facebook il 27 febbraio - dopo essersi limitato il 21 dello stesso mese a proporre di "sigillare i confini italiani"- il leader della Lega parlava di riaprire fabbriche, negozi, musei, gallerie, palestre, discoteche, centri commerciali...". L'11 marzo invece Salvini voleva "chiudere tutta l'Europa" per coronavirus: tutto il continente - dice - deve diventare "zona rossa, per evitare guerre commerciali".
Allerta in Germania, risale indice di contagio. Russia supera l’Italia per numero di contagi. Johnson: “Il lockdown non finisce adesso”
Mosca la più colpita dalla pandemia a livello nazionale. Intanto Vladimir Putin ha ordinato al governo di presentare entro il primo giugno un piano d’azione per rilanciare l’economia. Incendio in una casa di riposo a Krasnogorsk, vicino alla capitale: almeno 9 morti. La Russia registra 221.344 di casi certificati di coronavirus, superando così Italia (che a ieri ne contava ufficialmente 219.070) e Regno Unito. Nelle ultime 24 ore è stato registrato un nuovo record di casi, ben 11.656. In tutto i decessi finora sono 2.009. Stando ai dati della Johns Hopkins, la Russia ora è dietro alla Spagna e agli Usa nei contagi totali (ma non in rapporto alla popolazione, ndr). A Mosca, che è la più colpita dalla pandemia a livello nazionale, sono 6.169 i nuovi positivi che portano il totale degli infetti a 115.909. La crescita giornaliera del numero di casi nella capitale è stimata al 5,6% contro il 5,3% del giorno prima. Stando ai dati, il 46,5% dei nuovi casi è del tutto asintomatico.
Lavoratori stranieri, intesa dopo il braccio di ferro: “Ok al permesso di sei mesi per agricoltori e colf”
Vertice notturno tra Conte e i capi delegazione. Permessi temporanei e controlli dell’Ispettorato del lavoro: servirà l’istanza del datore di lavoro. Il M5s: “Ma no a regolarizzazioni indiscriminate”. Dopo giorni di braccio di ferro, il vertice notturno tra il premier Conte e i capi delegazione ha portato a un compromesso. Permessi temporanei e controlli dell'Ispettorato del lavoro. Se l'istanza viene dal datore di lavoro, in cambio otterrà uno scudo penale e amministrativo per aver denunciato le irregolarità pregresse. La ministra dell'Agricoltura Bellanova (Iv) aveva chiesto di allargate al massimo le maglie della regolarizzazione degli irregolari, mentre il M5s si opponeva. regolarizzazione degli stranieri impiegati in agricoltura o come badanti e colf, nella notte tra domenica e lunedì il governo ha raggiunto un’intesa.
INTERVISTA a Francesco Storace, che si smarca dagli attacchi alla Romano piovuti da destra: "Concentriamoci sul sorriso, non sul velo. Volevamo vederla tornare in una bara? Provo la stessa gioia di Civati". Ma ne ha anche per il Pd: "De Micheli sciacalles
“Buongiorno dottor Storace”. “Ma quale dottore, sono Francesco”. Ha i modi spicci e un po’ bruschi che sono stati cifra riconosciuta di una carriera politica fatta di successi e cadute Francesco Storace, colonnello di Gianfranco Fini, leader di quella Destra Sociale che lo ha portato fin sulla vetta della Pisana, alla guida della Regione Lazio, e a sedersi al tavolo del consiglio dei Ministri. Esponente di una destra pane e salame che tanto è piaciuta ed è stata odiata per decenni, che oggi lo vede nel partito di Giorgia Meloni alla direzione del destrissimo Secolo d’Italia. E’ tutto questo, Storace, ed è anche una delle poche voci che da quel mondo si sono levate in difesa di Silvia Romano: “Sono cattolicissimo, a livello personale mi è dispiaciuta la conversione.
Intervista a Ettore Rosato: “Pazienza Italia Viva finita, Conte cambi passo”
Ettore Rosato, vice presidente della Camera dei Deputati e Presidente di Italia Viva, vanta un primato: è stato il parlamentare più attivo durante questi due mesi di crisi Covid. Ha fatto tutto il lockdown a Montecitorio. «Quando dicevano che non c’era quasi nessuno, alla Camera, il quasi ero io», racconta. «Ho lavorato indisturbato, nel vuoto dei Palazzi. Il problema era mangiare, perché erano chiusi tutti i servizi interni. Per pranzare andavo a mettere le monetine nelle macchinette degli snack». Da Montecitorio è uscito due giorni fa per andare a Palazzo Chigi, nello studio del premier, con la delegazione di IV che è di nuovo sulle barricate. Quello di Conte è suonato, più che un invito, come una convocazione. All’inizio della riunione abbiamo discusso della semantica. A Conte ho detto che io mi facevo convocare dal Preside, a scuola. Ha colto la battuta e ha risposto scherzando. Ma sulla situazione che attraversiamo non c’è niente da ridere. Abbiamo puntato i piedi. Ma alla fine c’è stata una schiarita.
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Giorgia Meloni ammette che non sarebbe contenta di andare al governo ora
«Ma lei sarebbe contenta in questa situazione di andare al governo?»: Fabio Fazio a Che tempo che fa lo chiede a Giorgia Meloni che continua a chiedere di andare a votare in piena emergenza Coronavirus e nonostante si sia votato per le elezioni politiche appena due anni fa. Ma la leader di Fratelli d’Italia risponde nella maniera più chiara: “Noooo! Ovviamente ho il senso della misura ma sarei pronta ad assumermi le mie responsabilità”. Poi si ripiglia: “Sicuramente non andrei al governo con un gioco di palazzo. Se arrivo al governo, se mai arriverò al governo nella mia vita ci arriverò perché mi ci hanno spedito gli italiani con il loro voto. Sul voto, si parla di votare a luglio, settembre, ottobre si andrà a votare per le elezioni regionali, non si capisce perché non si possa votare anche per le politiche”. E infine: “Io penso che noi dobbiamo distinguere l’emergenza sanitaria dalla ricostruzione economica. L’emergenza sanitaria durerà ancora qualche settimana, quella economica durerà anni.
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De Luca contro il Nord. La Fase 2 frettolosa causerà nuovi disastri. “Chi vuole aprire domani, sta creando le condizioni per richiudere dopodomani”
Si frantuma il fronte dei governatori sulla richiesta di anticipare le riaperture dei negozi. “Mi capita di ascoltare da settimane colleghi di altre Regioni e di altre istituzioni invocare la riapertura universale: apriamo domani, apriamo tutto, apriamo subito” ma questa è tutta “demagogia, cercano cioè di strumentalizzare la drammatica domanda di lavoro che c’è senza decidere niente” ha tuonato il presidente della Campania, Vincenzo De Luca (nella foto). Lo stesso, sempre rivolgendosi ai suoi colleghi, ha detto che “chi vuole aprire domani mattina, lo faccia, anziché parlare di apertura apra, se ne assuma la responsabilità”, “ma facciamola finita con questo chiacchiericcio insopportabile” ben sapendo che “chi dice apre domani, sta creando le condizioni per richiudere dopodomani”.
Mai dalla parte dei boss. Stretta del Governo sulle scarcerazioni legate all’emergenza Coronavirus. D’ora in poi servirà anche il parere dell’antimafia
Il decreto-legge prevede che sia sentito il parere della procuratore distrettuale antimafia e del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo e che sia verificato periodicamente se persistono le condizioni per la scarcerazione. Il Consiglio dei ministri, su proposta del premier Giuseppe Conte e del ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato ieri sera un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di “detenzione domiciliare o differimento dell’esecuzione della pena, nonché in materia di sostituzione della custodia cautelare in carcere con la misura degli arresti domiciliari, per motivi connessi all’emergenza sanitaria da Covid-19, di persone detenute o internate per delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso o terroristico o per delitti di associazione a delinquere legati al traffico di sostanze stupefacenti o per delitti commessi avvalendosi delle condizioni o al fine di agevolare l’associazione mafiosa, nonché di detenuti e internati sottoposti al regime previsto dall’articolo 41-bis,
“Non vogliamo leggere le tue cazzate”: così rispose Regione Lombardia il 22 febbraio alla segnalazione di creare ospedali da Covid-19 per fermare il contagio
Il 22 febbraio scorso la Regione Lombardia rispondeva così alla urgente segnalazione da parte di un dirigente sanitario regionale di Bergamo di creare ospedali ad hoc per i malati da Coronavirus e isolarli al fine di fermare il contagio. L’assurda storia. Era il 22 febbraio quando Angelo Giupponi, direttore dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (AREU) di Bergamo, inviava un’email all’assessorato al Welfare della regione Lombardia, diretto da Giulio Gallera. Il medico sottolineava “l’urgente necessità di allestire degli ospedali esclusivamente riservati a ricoverati per Covid-19, così da evitare promiscuità con altri pazienti e quindi diffusione del virus nelle strutture ospedaliere”. Solo il giorno prima, Mattia, 38enne di Codogno, era risultato positivo al tampone per il Coronavirus, e tutti gli sforzi della Regione erano concentrati sulla creazione della “zona rossa” in provincia di Lodi.
“È un’influenza, è colpa del 5G”: tutte le bufale dei complottisti sul Coronavirus, smontate una per una
Chi credeva che, col Coronavirus, No-Vax e complottisti fossero scomparsi dalla circolazione, si sbagliava. Si stavano solo riorganizzando. Se è vero che durante le prime settimane d’emergenza, era più facile trovare una mascherina in giro che un cospirazionista sul web, nell’ultimo mese in rete si sono moltiplicate a dismisura teorie del complotto più o meno assurde, più o meno verosimili, quasi sempre prive di ogni fondamento scientifico. Siti, pagine e canali Youtube vecchi e nuovi sono letteralmente esplosi, in quella che molti considerano una sorta di nuova primavera complottista che non si registrava dai tempi del post 11 settembre. Al punto che è diventato difficile anche solo tenerne il conto e disinnescarla. Come spesso capita, specie in periodi di crisi, le fake news viaggiano a velocità doppia, tripla rispetto a qualsiasi tentativo di debunking, col risultato che, mentre i contagi in Italia e in Europa cominciano timidamente a calare, sono cresciuti in maniera esponenziale i casi gravi di contagio da fake e vere e proprie bufale. E allora proviamo a vedere quali sono i principali, per capire cosa c’è di vero, cosa di inventato, e come difendersi in tempi di Coronavirus. Partendo dalla fine.
I 10 milioni della Regione Lombardia per le mascherine senza un contratto
Non solo la Regione Lazio: una strana storia di mascherine c’è anche in Lombardia e uno dei protagonisti è Fabrizio Bongiovanni, 44 anni di Castano Primo, ai domiciliari dal 27 aprile, arrestato per aver violato le leggi doganali e accusato anche di aver truffato la Regione, che lo ha denunciato dopo avergli affidato commesse per 13 milioni 970 mila euro.
Per la Lombardia, Bongiovanni, a marzo, è uno sconosciuto titolare di Eclettica srl, una piccola impresa con mille euro di capitale sociale: un negozio di abbigliamento a Turbigo. Eppure, senza garanzie, e «senza un contratto», Aria spa, la centrale unica degli acquisti per la Regione, gli anticipa 10 milioni e mezzo di euro.
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Perché non arrivano i soldi della Cassa Integrazione in deroga
Sono oltre 300 mila le domande di cassa integrazione in deroga, ma finora ne sono state pagate solo una su cinque. Penalizzati i lavoratori di commercio e piccole aziende. Secondo le Regioni invece ne sono stati pagati solo il 9%. Dopo il decreto Cura Italia sono arrivate richieste da 9,1 milioni di lavoratori. Ma solo 6,2 milioni sono stati soddisfatti con la CIG. Oltre 3 milioni sono senza stipendio da due mesi. Tra questi i più penalizzati proprio quelli finiti nel ciclone della Cig in deroga: soldi dello Stato, ma meccanismo affidato alle Regioni. Perché non arrivano i soldi della Cassa Integrazione in deroga. Spiega oggi Repubblica che capire dove si inceppa il cammino di una domanda per la Cig in deroga non è semplice. All’indomani del Cura Italia (17 marzo) ogni Regione ha fatto accordi quadro con le parti sociali: 21 documenti.
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Governo, Salvini a Renzi: “Esci, e ognuno farà la sua parte”
Il leader della Lega: "E' troppo comodo dire che il governo non va e restare al governo". “Io non guardo al colore politico. Dico che e’ troppo comodo dire che il governo non va e restare al governo”, dice Matteo Salvini, intervistato da Radio Radio a proposito delle minacce di Matteo Renzi all’esecutivo. “Allora esci dal governo. Sii coerente e conseguente e tutti fanno la loro parte“, aggiunge. Conte si e’ preso i pieni poteri? “Finche’ c’era l’emergenza sanitaria poteva essere comprensibile, entriamo nel terzo mese, mi sembra che sia necessario tornare alla normalita’ da tutti i punti di vista”, dice Matteo Salvini a Radio Radio. “Non mi sembra corretto che il governo impugni le scelte o della regione Calabria o della provincia di Bolzano.
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Le SUPERCAZZOLE di Alessandro Giuli in audizione alla Camera
Ci hanno messo un po’ i parlamentari per capire cosa stesse leggendo Alessandro Giuli. Convocato in audizione, alla Camera, per esporre le linee... -
La Cappella Sistina - L'edificio e la decorazione
La Cappella Sistina costituisce un documento fondamentale dell'arte dell'Umanesimo e del Rinascimento per la decorazione pittorica pensata da subito... -
Maratonina di Autunno 2024 - Proiezione Gratuita di Cortometraggi
Come previsto nel bando del Concorso di Cortometraggi “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2024“, nell'intento di valorizzare, promuovere e... -
La Fotografia? è morta tra selfie, social e smartphone
La Fotografia è morta, proprio mentre stiamo vivendo nell'epoca dell' immagine compulsiva che ci accompagna 24 ore su 24 come mai era accaduto... -
Ma quale parità di genere. Le donne più giovani sono svantaggiate in tutto. In una ricerca le ragioni di ogni 8 marzo. Lavoro e diritti: pochi i passi avanti
In una ricerca le ragioni di ogni 8 marzo. Lavoro e diritti: pochi i passi avanti. Una giovane donna, oggi, in Italia, non ha ancora gli strumenti... -
Gioco delle tre carte sul taglio dell'Irpef nel Lazio. Parla il segretario Cgil Roma, Di Cola: "Beffati dalla Regione. Tasse più alte sopra i 28 mila euro”
In bianco e nero. La manovra fiscale annunciata dall’assessore regionale al Bilancio del Lazio, Giancarlo Righini, accoglie solo in parte le... -
Maratonina di Primavera 2024 - Proiezione Gratuita dei vostri Cortometraggi
Come previsto nel bando del Concorso di Cortometraggi “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2024“, nell'intento di valorizzare, promuovere e... -
Approfondimenti Didattici sul Cinema e sui Cortometraggi, per il Liceo Artistico RIPETTA di Roma
Presso la Biblioteca Flaminia a Roma in Via Fracassini 9, si terrà una serie di incontri per Approfondimenti didattici sul Cinema ed il...
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Digitale terrestre: problemi in tutta Italia, come risolvere
Secondo quando indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il programma che dovrebbe portare al nuovo digitale terrestre si è concluso... -
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Non sono stati mesi semplici per WhatsApp quelli che hanno aperto il 2021. Il popolare servizio di messaggistica istantanea è stato infatti travolto da un... -
Lo Stato indipendente chiamato Facebook
Ormai è più di un social network: dalla app di appuntamenti, fino all'e-commerce. E arrivò anche la propria moneta. Era nata coma piattaforma per i... -
Covid: la disinformazione corre sui social
Bufale e disinformazione fanno sì che la covid non venga percepita come una minaccia: per questo chi si informa solo sui social network tende a non... -
Il Fatto e le fake news sul 5G
Oggi il Fatto spiega ai suoi lettori l’isteria da antenne 5G e in particolare le fake news sui rischi per la salute. Il quotidiano spiega... -
Digitalizzazione, Italia ultima in Ue per competenze. “Solo il 13 per cento ha accesso alla banda...
Il nuovo rapporto della Commissione: il 42% della popolazione ha solo una competenza di base, i laureati in discipline Ict sono l'1%. E arranca lo... -
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I problemi di Immuni con i terminali Huawei potrebbero essere prossimi ad una soluzione. La novità giunge direttamente dalla Cina, infatti, e da... -
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