Mentana fuori controllo, altro che “imparzialità”
Dopo le famose parole con le quali il direttore del TG della rete di Urbano Cairo dichiarò candidamentte che avrebbe censurato una parte a lui non gradita di una conferenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (scatenando un’ondata di critiche da parte di spettatori e colleghi), Mentana ci ricasca. E’ di ieri un suo nuovo intervento “a gamba tesa” nei confronti di Riccardo Ricciardi, deputato del Movimento 5 Stelle, autore di un intervento alla camera che è stato così nervosamente e scompostamente “recensito”. Più che da direttore di TG il post è scritto in stile “leone da tastiera”, proprio quella tipologia di utente social spesso bacchettata da Mentana. Così come da “leone da tastiera in ritirata” è lo stile della successiva modifica apportata al post. In serata Mentana invita Ricciardi in studio, e inizia l’intervista ridacchiando: “Buonasera, ma cosa ha combinato…”. Non una parola di scuse per il post inaccettabile del pomeriggio: Un passaggio significativo è quello che vede il direttore del Tg di La7 dire: “…forse, dal punto di vista di molti non era il tempo di fare questo tipo di azione…”. Pari pari la linea di Salvini, che pretenderebbe di silenziare chiunque parli delle sempre più evidenti responsabilità dei suoi compagni di partito Fontana e Gallera nella disastrosa gestione dell’emergenza coronavirus in Lombardia. E si dovrebbe “evitare” di parlarne nonostante le decine di migliaia di morti che però il direttore stesso utilizza per fare l’opposto, alzare una specie di scudo che ripari proprio i presunti responsabili.
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Ricciardi sulla sanità lombarda ha una sola “colpa”: aver detto la verità
È il trucco più vecchio del mondo. Un deputato – giusto o sbagliato – mette sotto accusa “il sistema Lombardia” e chi si trova in difficoltà per quella accusa si difende con l’iperbole mistificativa: “Hanno attaccato la Lombardia”. Ma è una bugia con le gambe corte. È del tutto evidente che nessuno può essere così scemo, o stolto da attaccare “La Lombardia”, semmai – propaganda a parte – sono proprio i lombardi oggi che si fanno domande sul cosiddetto “Modello Lombardia”. Sono i parenti di coloro che si trovavano nelle case di riposo per anziani che ci scrivevano furenti quando l’ineffabile assessore Gallera, o chi per lui, emanò la famosa circolare con cui destinava gli ex malati di Covid alle RSA. Non c’è nulla di scandaloso, dunque, nel contestato intervento dell’onorevole Ricciardi in Parlamento. Il deputato del M5s ha detto che quel modello è stato messo in crisi dal Covid (innegabile) che l’ospedale della Fiera è stato un’opera costosissima che non ha funzionato (i primi a dirlo sono i medici “Lombardi”), che spostare il finanziamento pubblico sulla sanità privata è stato un suicidio (difficile provare il contrario) e che le invettive dell’ex sottosegretario Giorgetti contro i medici di base erano una presa di posizione incomprensibile (magari quella rete avesse tenuto).
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Coronavirus, Crimi: “Abbiamo cercato un dialogo, ma dalle opposizioni solo attacchi”
“Abbiamo cercato fin dall’inizio un dialogo leale e di collaborazione, ma dalle opposizioni non abbiamo ricevuto nessuna proposta, ma solo attacchi strumentali”. Così il capo politico del MoVimento 5 Stelle Vito Crimi in un’intervista al Tg5, dopo lo scontro di ieri tra maggioranza e opposizioni alla Camera, dopo il duro attacco del deputato M5s Riccardo Ricciardi alla sanita’ lombarda nella gestione del Coronavirus. CRIMI: “IN PARLAMENTO LAVOREREMO AFFINCHÉ RAGGIUNGA TUTTI”. “Comprendo che non tutte le categorie siano state intercettate dal decreto Rilancio, in questa fase, ma il decreto può essere modificato in Parlamento e lì faremo un modo che nessuno rimanga indietro. Questo è il primo obiettivo che il governo si è dato”. GOVERNO, CRIMI: “NESSUN RIMPASTO, MAGGIORANZA SOLIDA”. “Nessun rimpasto e la maggioranza è solida e compatta. Ha dimostrato che possiamo andare avanti e che questo governo sta lavorando bene”. MES, CRIMI: “E’ INACCETTABILE PER L’ITALIA”.
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Disastro lombardo delle Destre. Una prova di incapacità mai vista. Parla il vice capogruppo M5S a Montecitorio, Ricciardi: “Contro il Pirellone parlano fatti incontrovertibili”
“Ho elencato fatti incontrovertibili”. Il vicecapogruppo M5S alla Camera, Riccardo Ricciardi, il cui intervento in Aula ha scatenato l’ira della Lega, non arretra di un centimetro. Onorevole, lei ha contestato “i 21 milioni spesi per 25 pazienti” dalla Regione Lombardia “e non da Roma ladrona” e in Aula è scoppiata la bagarre. Ha ferito l’orgoglio padano della Lega? “In conferenza stampa l’assessore Gallera si lanciava in proclami del tipo: se la Cina ci ha messo 10 giorni a fare un ospedale, la Lombardia ce ne metterà 6. Nelle intenzioni doveva anche ospitare 400 letti di terapia intensiva. Peccato che la realtà ci racconta altro: l’ospedale in Fiera – per cui hanno speso 21 milioni – ha ospitato soltanto 25 pazienti. Ecco come sono stati spesi i soldi delle generose commoventi donazioni dei lombardi”.
Marco Travaglio: Divieto di verità
Le immonde gazzarre degli ultimi due giorni, prima al Senato contro il ministro Bonafede e poi alla Camera contro il deputato M5S Riccardo Ricciardi, proseguite sui social e sui giornaloni, dimostrano che in Parlamento tutto si può dire fuorché la verità. Chi la dice viene lapidato e crocifisso, mentre chi mente passa per un gran fico e la fa franca. L’altroieri, tentando di spiegare la loro scombiccherata mozione di sfiducia e il loro voto favorevole a quella opposta della Bonino, i forzisti accusavano il ministro di aver detto: “In carcere non ci sono innocenti”. Ma Bonafede non l’ha mai detto. Una sera, a Otto e mezzo, una giornalista di Repubblica gli contestò la legge blocca-prescrizione per via degli “innocenti che finiscono in carcere”. Lui, stupefatto, rispose: “Cosa c’entrano gli innocenti che finiscono in carcere? Gli innocenti non finiscono in carcere…”. Sottinteso: “…con la blocca-prescrizione”. Com’è noto, in carcere si può finire per espiare una condanna definitiva, da sicuri colpevoli; o in custodia cautelare durante le indagini e/o il dibattimento, da “presunti non colpevoli”. E bloccare la prescrizione dopo la sentenza di primo grado non modifica di un millimetro né la custodia cautelare né l’espiazione della pena. Questo disse Bonafede: la pura verità.
Virus Lombardia, la crisi del modello "Pirellone" : la catena di errori che ha fatto dilagare i contagi
Guido Marinoni, presidente dell'Ordine dei medici di Bergamo, paragona l'epidemia di Covid-19 in Lombardia «a un disastro aereo: non si può tornare indietro, ma recuperare la scatola nera è indispensabile per implementare la sicurezza. Mi rendo conto che in questa fase di acceso scontro politico sia difficile, non è però un motivo sufficiente per non analizzare gli errori ed evitare di ripeterli». E in Lombardia, dicono i medici che dal 20 febbraio hanno affrontato l'epidemia basandosi su protocolli contrastanti, interventi inadeguati e senza mascherine, di sbagli ne sono stati commessi tanti. PRIVATIZZAZIONE. La causa di tutto, secondo il medico del lavoro già consulente dell'Iss Vittorio Agnoletto, va ricercata «nell'abbandono dell'assistenza territoriale e nella privatizzazione della sanità lombarda», il cosiddetto modello Formigoni, l'ex governatore condannato. Nel 1981 in Lombardia c'erano 530 mila posti letto, oggi sono meno di 215 mila, le Usl erano 642 e nel 2017 solo 97.
MAXIPIANO ANTI-MOVIDA PER IL WEEKEND
Da Padova a Palermo, prefetti e sindaci mettono un argine alla voglia di libertà nel primo fine-settimana senza autocertificazione. Blitz, multe, steward e chiusura strade per evitare assembramenti. Meno controlli, più movida e sindaci sempre più preoccupati. È la fotografia dell’Italia alla vigilia del primo fine settimana dopo la riapertura, col tempo bello che incoraggia a uscire di casa, alimentando i timori di nuovi assembramenti e risalita dei contagi da Covid-19. E proprio per far fronte a questo rischio, domani in molte città si riuniranno i comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica per definire la strategia di intensificazione dei controlli anti assembramento. Sindaci, prefetti e forze dell’ordine uniti per spegnere sul nascere scintille che potrebbero riaccendere nuovi focolai del virus. Perché, come dice ad HuffPost il sindaco di Padova, Sergio Giordani, “le forze degli enti locali non bastano a fronteggiare elementi complessi e di massa” e “per gestire questi fenomeni abbiamo bisogno della collaborazione dello Stato e delle forze dell’ordine”.
Fase 2, Ricciardi (M5s) critica Lombardia in Aula, urla e proteste della Lega: “Buffone”. Un deputato rompe microfono, seduta sospesa
Tensione in aula alla Camera tra M5s e Lega, tanto che il presidente Roberto Fico ha dovuto sospendere la seduta. A innescare le polemiche l’intervento di Riccardo Ricciardi (M5s), che ha attaccato la Regione Lombardia per la gestione dell’emergenza: “Chi critica Conte propone il modello Lombardia, un ospedale da 21milioni di euro per 25 pazienti, ecco come sono stati spesi i soldi delle tasse e dei cittadini”. Dai banchi della Lega si è alzato subito un coro di critiche e alcuni slogan offensivi verso il deputato M5s (“Buffone” gli hanno urlato alcuni parlamentari del Carroccio). A farne le spese anche uno dei microfoni posti sugli scranni dei parlamentari, rotto da un pugno scagliato da un deputato lombardo che -raccontano alcuni esponenti del Movimento cinque stelle- assieme ai colleghi, ha abbandonato le postazioni riservate alla Lega per dirigersi verso il centro dell’emiciclo, dove Ricciardi stava parlando, costringendo il presidente Roberto Fico a sospendere la seduta.
Nella Svezia senza lockdown ora il tasso di mortalità è il più alto in Europa
A differenza di molti altri paesi, il governo svedese ha deciso di mantenere aperte le scuole, ad eccezione di quelle superiori. I suoi cittadini sono invitati, ma non obbligati, a evitare i viaggi non essenziali, a lavorare da casa e a non uscire se sono anziani o malati. Negozi, ristoranti e palestre sono rimasti aperti, con l’invito a rispettare le distanze. Sono vietati gli assembramenti, ma solo se con più di 50 persone. Si tratta di misure che possono apparire più blande rispetto a quelle imposte in altri Stati europei, ma che vengono rispettate dalla maggioranza degli svedesi, per la notevole fiducia che ripongono nelle autorità pubbliche del paese secondo i sondaggi. Eppure, i nuovi dati raccolti dal sito web Our World in Data hanno fatto registrare un tasso di mortalità altissimo nel paese, addirittura il più alto in Europa. La stima è stata diffusa da due fonti indipendenti: il Financial Times, che da diverse settimane aggiorna calcoli e stime sul contagio nei principali paesi del mondo, e il blog di statistica Our World In Data.
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“In Italia 19mila vittime per Covid in più rispetto alle cifre ufficiali”: lo studio dell’Inps
L’Inps ha redatto un’analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid-19 per i mesi di marzo e aprile. Il dato che emerge dall’analisi dell’Inps è di grande rilevanza: mancano quasi ventimila morti per Covid in Italia nel conteggio ‘ufficioso’ redatto in base ai numeri forniti dalla Protezione Civile. Delle 46.909 in più rispetto alle aspettative (basate su riferimenti statistici degli ultimi cinque anni), 27.938 sono stati ufficialmente dichiarati vittime della pandemia in corso. Restano fuori da questo computo, dunque, circa 18.971 persone che non sono state registrare con quella causa – o concausa – nei referti sanitari distribuiti dalle Regioni. Il bilancio delle vittime dell’epidemia non è fedele alla realtà, ma di molto sottostimato. “Il periodo che va dal 1° marzo al 30 aprile 2020 registra un aumento di 46.909 decessi rispetto ai 109.520 attesi. Il numero di morti dichiarate come Covid-19 nello stesso periodo è stato di 27.938. A questo punto ci si può chiedere: quali sono i motivi di un ulteriore aumento di decessi pari a 18.971, di cui 18.412 tutti al Nord?
Come si innervosisce la Lega quando alla Camera qualcuno ricorda la sanità lombarda
Rumorose proteste del centrodestra e cori al grido di “buffone buffone” provenienti dai banchi della Lega alla volta del deputato M5s Riccardo Ricciardi. Si scalda il clima nell’Aula della Camera dopo l’informativa urgente del premier Giuseppe Conte sulla fase 2. A suscitare le proteste, in particolare, i passaggi dell’intervento del pentastellato sull’antifascismo e sulla Lombardia. Il presidente Roberto Fico è costretto più volte a richiamare all’ordine. E alla fine, sospende la seduta. Il presidente della Camera Roberto Fico ha sospeso la seduta per la tensione creatasi con la Lega durante l’intervento di Riccardo Ricciardi (M5S) che ha puntato il dito contro il ‘modello’ lombardo di sanità, facendo l’esempio dell’ospedale allestito nella fiera. Dai banchi leghisti si sono levate forti proteste durante l”intervento dell’esponente pentastellato.
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L’ideona di Salvini e Meloni per il 2 giugno: trasformare il Circo Massimo in un focolaio di COVID-19
Tremila persone al Circo Massimo di Roma, «con le distanze di sicurezza, niente bandiere e senza palco»: questa, racconta oggi Carmelo Lopapa su Repubblica è la proposta lanciata da Giorgia Meloni e Ignazio La Russa nelle due riunioni avute con Antonio Tajani e Matteo Salvini questa settimana a Palazzo Madama sulla manifestazione del 2 giugno convocata dal centrodestra. O meglio: lanciata da Meloni, ripresa da Salvini e accettata alla fine con non molto entusiasmo da Forza Italia.
Come le Regioni riducono i tamponi nella Fase 2 (e la Lombardia ne fa quanti la Basilicata)
Che cosa sta succedendo? Qualcuno ha capito che se non fa i test del tampone non ci saranno nuovi positivi e quindi nessuno li costringerà ad adottare misure restrittive che farebbero incazzare… La Lombardia fa lo stesso numero di tamponi per abitante della Basilicata anche nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, quella che avrebbe dovuto essere caratterizzata dall’aumento dei test per comprendere l’incidenza della pandemia sulla popolazione. Di più: nella Regione che si offende se le si fa notare che ha gestito in modo disastroso l’epidemia il lavoro sui tracciamenti e sui contatti resta al palo, con una media di 13mila tamponi al giorno e nuovi casi positivi in Lombardia che, ieri, sono stati 316 (con un rapporto tra tamponi fatti e positivi intercettati del 2,1%, il più basso da aprile).
Coronavirus: detraibili e deducibili le donazioni per l'emergenza. COME HANNO SBAGLIATO LEGA e FdI, per ignoranza o per prenderci in giro?
“Chi critica Conte propone il modello Lombardia, un ospedale da 21milioni di euro per 25 pazienti, ecco come sono stati spesi i soldi delle tasse e dei cittadini” dichiara Riccardo Ricciardi (M5s), che ha attaccato la Regione Lombardia per la gestione dell’emergenza. L'opposizione, la Lega in primis, ha subito creato caos in aula, sostenendo che erano soldi di privati cittadini, non tasse, ma i deputati di destra hanno parlato, sbagliando, senza conoscere gli incentivi alle donazioni garantite da detraibilità o deducibilità, QUINDI CON SOLDI DELLE TASSE, cioè nostri! (riportiamo dal sito CAF ACLI) Tra le misure fiscali che il legislatore, col Decreto Cura Italia, ha messo in campo per contrastare l’emergenza Coronavirus, vi sono anche gli incentivi alle donazioni effettuate nel 2020 per sostenere economicamente la lotta contro l’epidemia, garantendo poi su quelle donazioni la detraibilità o la deducibilità (ovviamente nelle dichiarazioni 2021) a seconda dei soggetti donanti. Ci riferiamo insomma all'articolo 66 del Cura Italia, che distingue in sostanza due tipologie di donatori e altrettante forme di agevolazione ai fini fiscali.
Su Ama la Raggi aveva visto giusto. Perquisita la sede dell’azienda capitolina. Mancato versamento della Tari e beni sovrastimati. Indagine nata da un dossier consegnato ai pm dalla sindaca
Sulla vicenda è intervenuta la sindaca Virginia Raggi: “Non commento le indagini in corso” tuttavia “una cosa la voglio dire, così mi tolgo anche un sassolino dalla scarpa: io negli anni scorsi sono stata la prima a portare in Procura dei dossier su Ama. “Non mi sono vergognata a farlo, a denunciare pubblicamente la mia perplessità sui bilanci Ama che mi venivano presentati. Credo che il tempo è galantuomo, e mi darà ragione” ha chiosato la sindaca che proprio per aver denunciato il malaffare nell’azienda è stata contestata dalle opposizioni. Che ci sia qualcosa di strano nei conti di Ama, lo sospettano in molti. Dubbi su cui da settimane indaga la Procura di Roma che ieri ha inviato i finanzieri nella sede della municipalizzata per sequestrare alcuni documenti relativi alla valorizzazione del Centro Carni, di via Palmiro Togliatti, il cui valore dell’immobile risulta a bilancio per 139 milioni di euro. Una cifra che sarebbe stata sovrastimata al fine di far quadrare i conti in rosso della società, attraverso dei lavori di ristrutturazione previsti e non ancora eseguiti.
«A Ferrara c’è l’obbligo di mascherina anche al ristorante»
L’ex consigliera comunale della Lega, Anna Ferraresi, tira un’altra stoccata all’amministrazione di Ferrara guidata dal suo ex compagno di partito Alan Fabbri. Nel mirino della consigliera, questa volta, c’e’ l’ordinanza con cui il primo cittadino ha stabilito l’obbligo di usare la mascherina anche all’aperto, oltre che “in tutti gli esercizi commerciali”. Il problema, segnala Ferraresi in un’interrogazione, e’ che nell’atto non si fa alcun cenno a bar, pub e ristoranti, che pero’ da lunedi’ hanno riaperto e nei quali, interpretando alla lettera il testo dell’ordinanza, sarebbe obbligatorio l’uso della mascherina. Sul punto, ricorda la consigliera, Fabbri ha in parte corretto il tiro, viste “le proteste della popolazione”, e lo ha fatto con un post sulla propria pagina Facebook in cui ha specificato, “dando una curiosa ed ‘integrativa’ interpretazione dell’ordinanza, che tra le varie esenzioni dall’obbligo di usare la mascherina figurano anche i dehors di bar, ristoranti e pub”.
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Sondaggi Agorà: la Lega continua a perdere voti
I sondaggi di EMG Acqua illustrati oggi durante Agorà dicono che la Lega continua a perdere voti ed approda al 26,9% dal 27,3% della scorsa settimana, mentre è in lieve crescita il Partito Democratico e stabile il MoVimento 5 Stelle. Fratelli d’Italia cresce leggermente mentre Forza Italia va meglio ed Italia Viva è al 5%.
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Cinema, tornare in sala il 15 giugno? Cerri: “Molto difficile”
Tornare al cinema gia’ dal 15 giugno? Molto probabilmente “ci sara’ difficolta’ ad aprire le sale al chiuso e quindi, magari, si spostera’ l’apertura delle sale piu’ in la’ nel tempo” privilegiando pero’ le proiezioni all’aperto e favorendo la riapertura delle arene estive. Almeno, cosi’ la pensa il produttore cinematografico Lionello Cerri, che questa mattina ha presentato la nuova piattaforma online #Iorestoinsala. Stando all’ultimo decreto del Governo, sulla carta il 15 giugno cinema e teatri possono ripartire con le loro attivita’, naturalmente rispettando i limiti del distanziamento sociale tra gli spettatori. “Ci sono delle regolamentazioni che non permettono la riapertura del cinema al chiuso- spiega Cerri- in questo momento gli esercenti stanno chiedendo al Governo quelle che possono essere le restrizioni o gli obblighi per poter aprire le sale e si sta discutendo con il ministero dei Beni culturali per capire quali saranno le norme“.
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Ipotesi election day a settembre. Emendamento M5S per votare in due giorni regionali, comunali, referendum e suppletive
Le elezioni regionali (7 quelle al voto), comunali, il referendum costituzionali contro il taglio dei parlamentari e le suppletive di Camera e Senato potrebbero svolgersi a settembre. E’ quanto prevede un emendamento della relatrice al decreto sul rinvio in autunno delle elezioni, Anna Bilotti (M5S), presentato in Commissioni Affari costituzionali. Anche il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, intervenendo in Commissione, ha parlato della possibilità di tenere a settembre “sia il primo che il secondo turno”. Il testo originario del decreto stabilisce che le elezioni “si tengono in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020”. L’emendamento Bilotti anticipa l’inizio della finestra al 1° settembre. Anche Variati sostiene l’ipotesi del voto a settembre, con entrambe i turni in quel mese per le elezioni comunali, il che significherebbe le domeniche 13 e 27 settembre.
Basta fenomeni da circo
Dopo averne dette di tutti i colori sul Governo e il ministro della Giustizia, Matteo Renzi non ha votato la sfiducia a Conte e Bonafede. Cose da pazzi? No, perché questo signore a furia di piroette non ha più una faccia da perdere e divide il suo tempo strillando per avere potere e poi facendo pippa, in quanto non può segare l’albero sul quale è seduto. Con Italia viva intorno al 3%, semmai nascesse un Governo tecnico con dentro tutti i partiti tranne i 5 Stelle finirebbe per contare niente, mentre se si andasse al voto c’è il rischio di non tornare neppure in Parlamento, e allora addio ai bei discorsi in giro per il mondo pagati a peso d’oro da generosi miliardari chissà come mai tanto interessati alle cose di casa nostra. Benefattori come gli Elkann, che dopo decenni di aiuti pubblici si sono portati la Fiat in Olanda e Usa, per ricordarsi però della madre patria giusto adesso che ci sono i fondi per rimetterci in piedi dopo il Covid.
Jole Santelli: “Con 40 gradi all’ombra chi non avrà 37 gradi di temperatura corporea?”
La presidente della regione Calabria Jole Santelli torna a far parlare di sé, questa volta Santelli si scaglia contro le linee guida del comitato tecnico-scientifico che chiedono la misurazione della temperatura previo ingresso negli stabilimenti balneari delle varie regioni italiane. Secondo i provvedimenti del governo, con una temperatura corporea superiore a 37,5 °C dovrebbe essere impedito l’accesso agli stabilimenti e, di conseguenza, a tutti i locali dell’indotto, per scongiurare qualsiasi possibilità di contagio da Coronavirus anche in estate. Una regola con la quale dovremmo imparare a convivere per tutta la stagione estiva, anche dopo il ‘liberi tutti’ del 3 giugno prossimo. La presidente però non è d’accordo con questa misura precauzionale, e in una intervista rilasciata a Sky TG24, Santelli afferma: “Tra gli indicatori c’è quello di misurare la febbre ad ogni persona che arriva in uno stabilimento balneare, ma possiamo misurare la febbre a 40 gradi all’ombra? Di cosa stiamo parlando? Con 40 gradi all’ombra chi non avrà 37 gradi di temperatura corporea?
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Quanto durerà l’epidemia di Coronavirus?
Il Pentagono si starebbe preparando alla possibilità che l’epidemia da Coronavirus SARS-COV-2 possa perdurare fino all’estate del 2021. La questione emerge da un documento della Difesa Usa visionato da “Task and Purpose” in base al quale un vaccino anti Covid-19 è improbabile fino all’estate del prossimo anno. “Abbiamo una lunga strada davanti a noi – si legge nel documento – con la reale possibilità di una ripresa del Covid-19. Pertanto dobbiamo rifocalizzare la nostra attenzione nel riprendere missioni cruciali, incrementando il livello di attività e lavorando alla necessaria preparazione nel caso dovesse esservi una ripresa importante del Covid-19 nel corso dell’anno”.
Amazon cerca personale per la sua nuova sede di Colleferro
A partire da oggi è possibile candidarsi sul sito www.lavora-con-amazon.it alle posizioni di operatore di magazzino. Amazon ha avviato il processo di selezione del personale di magazzino del nuovo centro di distribuzione di Colleferro, nella città metropolitana di Roma. A partire da oggi infatti, spiega una nota, è possibile candidarsi sul sito www.lavora-con-amazon.it alle posizioni di operatore di magazzino presso il nuovo centro in cui l’azienda prevede di creare 500 posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dall’avvio dell’attività. Collegandosi al sito, chiunque sia interessato a lavorare in Amazon avrà anche la possibilità di iscriversi agli incontri virtuali (Recruiting Day), organizzati dalle agenzie per il lavoro che collaborano con Amazon per la selezione del personale, durante i quali sarà presentato nel dettaglio come funzionerà il processo di selezione e le peculiarità delle mansioni.
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Calenda attacca Renzi: “Più retorico di Conte, meno coerente di Mastella”
“La montagna ha partorito una Presidenza di Commissione. Come al solito. Piu’ retorico di Conte, meno coerente di Mastella. Come un ottimo Presidente del Consiglio si possa ridurre a questo non lo capiro’ mai. Che peccato”. Lo scrive su twitter Carlo Calenda, leader di Azione, commentando l’intervento di Matteo Renzi al Senato. In mattinata Calenda aveva invitato Renzi a votare la mozione di sfiducia presentata da Emma Bonino: “Caro Matteo Renzi oggi hai la possibilita’ di essere coerente. Vota la mozione Azione-Piu’ Europa di sfiducia a Bonafede. Non si puo’ andare avanti a giravolte e penultimatum mentre l’Italia affonda. L’ora delle chiacchiere e’ finita. Coraggio”.
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Dopo la Lombardia c’è la Campania. Il Covid è una cuccagna per i privati. Esposto del Movimento Cinque Stelle contro De Luca. Cliniche pagate più di quanto stabilito dalla legge
Sarà anche una star del web, sarà diventato anche famoso per il suo tono rude da “sceriffo” specie in questo periodo di emergrenza, godrà per questo motivo anche di estimatori a destra come a sinistra. Ma il Movimento cinque stelle vede nell’operato degli ultimi mesi del governatore della Campania Vincenzo De Luca (nella foto) anche qualcosa di profondamente irregolare. E cioè inopportuni e sproporzionati rimborsi alle cliniche private fino al 95% del budget per i mesi di emergenza Covid-19, erogati non per le prestazioni effettivamente rese in sostegno della sanità pubblica per il ricovero di pazienti contagiati dal Coronavirus, ma sulla base della disponibilità manifestata. Da qui l’esposto alla Corte dei conti dei 5S e reso noto dalla consigliera regionale Valeria Ciarambino.
Scontro Social tra virologi, Tarro querela Burioni. Lo scienziato allievo di Sabin imputa al collega star della tv di averlo screditato con false accuse
Rischia di finire davanti a un giudice la querelle social scatenata dal virologo Roberto Burioni, professore alla Cattolica di Milano, nei confronti del collega Giulio Tarro. Proprio quest’ultimo ieri ha incaricato l’avvocato Carlo Taormina per sporgere una querela nei confronti dello scienziato, diventato un fenomeno del web, e anche due giornalisti, rispettivamente de L’Espresso e del Foglio, per quella che definisce una continua opera “di denigrazione perpetrata a danno del suo prestigio scientifico, professionale e personale”. A far scattare questa faida tra scienziati sono stati proprio gli articoli di giornale in cui, secondo quanto si legge in denuncia, sono state riportate “notizie false intorno al suo curriculum universitario” arrivando “addirittura ad accuse di manovre truffaldine tendenti a far emergere un’immagine di studioso e di scienziato attraverso la contraffazione di titoli e di risultati della propria ricerca scientifica”.
Bonafede e i giochetti di Renzi
Arrivato sotto il 3%, come dicono i sondaggi, Matteo Renzi deve aver pensato di poter trascinare nel baratro anche i 5 Stelle, non limitandosi più a rallentare l’iter delle leggi e a pretendere poltrone: cioè lo sport che pratica dallo stesso giorno in cui promise invano di essere leale con la maggioranza giallorossa. Ora l’ex premier minaccia di far passare l’indecorosa sfiducia delle destre al ministro Alfonso Bonafede, a meno di non poter schiaffeggiare la dignità e la storia del Movimento. Per questo ieri hanno preso corpo le voci dell’assurda richiesta di un ministero da dare alla Boschi, ignorando le battaglie per la trasparenza nel sistema bancario portate avanti dai 5S a partire dal caso Etruria, dove fu coinvolto anche il padre dell’allora ministra renziana.
Il Senato dice No alla sfiducia a Bonafede. Bocciate le mozioni contro il Guardasigilli. “Sono soddisfatto, ora torno al lavoro”
Per il leader M5S Crimi è stato fermato un "tentativo di destabilizzazione non solo privo di alcun fondamento, ma ancor più grave perché orchestrato in una fase già particolarmente difficile". Il Senato ha bocciato le mozioni di sfiducia sul caso Di Matteo presentate contro il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Dopo l’annuncio del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che avrebbe votato contro le mozioni, l’Aula di Palazzo Madama ha prima bocciato quelle presentate dal centrodestra (con 160 no, 131 sì e un astenuto) e poi quella di +Europa (158 no, 124 sì e 19 astenuti). “Ringrazio il Senato e la maggioranza per la rinnovata fiducia, adesso torno al lavoro” ha commentato il Guardasigilli Bonafede lasciando Palazzo Madama. C’è un Paese che vuole rialzarsi – ha commentato il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Vito Crimi -, con passione, impegno e senso di responsabilità. Stiamo affrontando una crisi drammatica e ogni secondo del nostro tempo deve essere impiegato per aiutare famiglie, imprese, lavoratori. Questo è l’obiettivo del Governo e nulla deve distogliere la nostra attenzione. Qualcuno ci ha provato oggi, impegnando il Senato con strumentali mozioni di sfiducia al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rispedite al mittente.
Ospedale in Fiera Milano, esposto dei Cobas in procura: “Ogni paziente è costato 840mila euro”
A pochi giorni dall’annuncio della chiusura dell’Ospedale in Fiera a Milano, costruito durante l’emergenza Coronavirus, i Cobas hanno presentato questa mattina un esposto in procura, per denunciare la Regione Lombardia sulla vicenda del padiglione adibito a reparto di terapia intensiva Covid. Nella vicenda “ha prevalso la necessità propagandistica sul bene rappresentato dalla salute pubblica. Infatti in quei giorni l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, con centinaia di morti e medici allo stremo, lanciava la sua candidatura a sindaco di Milano”, scrivono gli autori dell’esposto. L’operazione, secondo i sindacati di base, “presenta fronti di criticità, con profili di possibile interesse della magistratura, anche penale, che meritano di essere approfonditi”. Alla costruzione del padiglione hanno contribuito 21 milioni e 153mila euro derivanti da 1560 donatori privati, fra cui 10 milioni di Silvio Berlusconi, ma a detta dei Cobas la vicenda dello “spreco di risorse”, ha “rilevanza per gli interessi anche pubblici tutelati”, ovvero la salute generale in una situazione di pandemia.
L’ideona di Solinas per il patentino di immunità da Coronavirus in Sardegna (è una fregnaccia)
Il governatore salviniano annuncia buoni sconto per le vacanze nell’isola a chi arriva con un test per il Coronavirus negativo. Perché non è una buona idea. Come abbiamo spiegato, i patentini di immunità non esistono e non esistono test sierologici o tamponi in grado di assegnarli a chicchesia. E infatti il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas si appresta a conferirli in un modo tutto suo che ha spiegato stamattina ad Agorà. L’ideona di Solinas per il patentino di immunità da Coronavirus in Sardegna (è una fregnaccia). Sostiene Solinas che nella seconda metà di giugno in Sardegna arriveranno 30mila persone a giugno e che avranno due milioni e mezzo di turisti nella stagione: “Sotto questo profilo il primo scenario è quello che molte nazioni hanno liberalizzato e stanno liberalizzando per cui il turista arriverà già con il tampone eseguito.
Alberto Samonà: l’iscrizione (passata) alla massoneria dell’assessore alla cultura siciliano in quota Lega
“Fino a qualche anno fa ero iscritto, per interessi culturali, nel Grande Oriente d’Italia. Ma oggi non sono iscritto ad alcuna loggia. Nessuna incompatibilità e firmerò la dichiarazione prevista dalla legge regionale”. Lo afferma Alberto Samonà, 48enne neo assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, nominato in quota Lega. Giornalista e scrittore, per una breve parentesi vicino al Movimento 5 stelle, e con un netto radicamento culturale politico a destra, dice ancora di sé in una intervista al quotidiano La Sicilia: “Mi sono sempre interessato di esoterismo, di religioni e metafisica e negli ultimi 7-8 anni di filosofia e mistica orientale. E l’ho sempre fatto alla luce del sole. Io sono un cattolico di rito greco. E sono praticante”. E ancora: “Ho suonato in un ensemble di musica sufi, insieme ad amici musulmani”.
La sfiducia a Bonafede agita la maggioranza. Iv tentata, Delrio avverte: “Se passa è crisi”
Se passa la mozione di sfiducia a Bonafede puo’ cadere il governo? “Si apre una vera crisi, non c’e’ dubbio. Non e’ che si puo’ sfiduciare il ministro della Giustizia e pensare poi che la cosa si concluda con una pacca sulle spalle. Io pero’ sono abbastanza sereno, la cosa si superera’”. Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio, ospite di Un giorno da pecora. Gli esponenti di Italia viva, aggiunge, “spero che non si facciano tentare da una sfiducia, non avrebbe un significato per il Paese in un momento cosi’ difficile. Confido che le cose si possano sistemare dopo l’intervento del ministro”. BELLANOVA: SPINTE PER SFIDUCIARE BONAFEDE, MA ASCOLTEREMO E DECIDEREMO. “Ascolteremo Bonafede. E’ evidente a tutti che noi abbiamo posizioni diverse e il giustizialismo non lo condividiamo. Nel mio gruppo ci sono molte spinte per sostenere le mozioni di sfiducia a partire da quella presentata da Bonino. Ma ascolteremo il ministro e decideremo”. Cosi’ la ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova ad Agora’. “Domani ascolteremo Bonafede e decideremo sulla base di quello che dice. Perche’ e’ evidente che bisogna produrre dei cambiamenti”, aggiunge Bellanova.
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