Mascherine: Lombardia si corregge: “Gratis da metà settimana”. Anci: “Ora fornirle a tutti”. La lettera dei medici sui 7 errori in Regione
La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia ha stilato un documento con le problematiche riscontrate nelle ultime settimane: "Non è questo", si legge, "il momento dell’analisi delle responsabilità, ma la presa d’atto degli errori occorsi può risultare utile alle autorità competenti per un aggiustamento dell’impostazione strategica". E in vista di una fase due scrivono: "Serviranno test e screening per tutti". La “mancanza di dati esatti“, “l’incertezza nelle chiusure delle aree a rischio”, “la gestione confusa di Rsa e centri per anziani“, “la mancata fornitura di protezioni individuali ai medici del territorio”, “l’assenza di attività di igiene pubblica”, “la mancata esecuzione dei tamponi al personale sanitario”, “lo scarso controllo del territorio”. Sono questi i sette errori “da non ripetere” nella gestione della pandemia da covid 19 secondo la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia. Mentre il trend dei contagi continua ad abbassarsi e si comincia a discutere dell’inizio di una fase 2 dell’emergenza, la FNOMCeO ha deciso di diffondere un documento per analizzare quali sono stati gli errori in Lombardia nella prima fase della crisi.
La scuola fa i conti con lo stop prolungato dell’anno: “Adesso la didattica a distanza non è più un’eccezione. E internet deve essere per tutti, come acqua e luce”
Presidi, studenti, organizzazioni sindacali, famiglie ed esperti spiegano che cosa funziona e cosa no. E mentre per i sindacati “ora il rischio sono le disuguaglianze”, Save the children pensa ai 360mila alunni disabili: “Attivare lezioni individuali”. Sospiro di sollievo sulla maturità. Dopo il nuovo decreto presidi, studenti, organizzazioni sindacali, famiglie ed esperti spiegano che cosa funziona e cosa no. “La scuola italiana non era preparata" E mentre per i sindacati "ora il rischio è che si allarghino le diseguaglianze tra i ragazzi", Save the children pensa ai 360mila alunni disabili: "Attivare lezioni individuali”. Gli studenti promuovono la maturità proposta da Azzolina, ma sulle valutazioni i pareri sono discordanti.
Coronavirus: a Napoli e Genova strade piene di gente nonostante i divieti
Stanno facendo molto discutere le immagini girate a Napoli e Genova che mostrano le strade piene di gente nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus. Le limitazioni imposte da Governo e Regioni sembra stiano portando i primi risultati in termini di calo dei nuovi contagi: si può uscire di casa solo per ragioni di salute o lavoro o per fare la spesa e molto probabilmente alcune delle persone ritratte in queste foto e video sono in strada per motivi diversi. In Italia negli ultimi giorni si è registrata una nuova impennata delle violazioni: tra giovedì 2 e venerdì 3 aprile le forze dell’ordine hanno fatto quasi 15mila multe. In otto giorni sono stati 43.558 i multati e 354 denunciati per epidemia.
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Ma quanto si lagna Fontana? Il governatore della Lombardia usa il virus solo per fini politici
Ma quanto si lagna Attilio Fontana? Non la sua giunta, non i suoi compagni di partito. Non certo i lombardi eroici in queste ore, ma lui, proprio lui. Il governatore della Lombardia, con il suo sguardo torvo ed il suo tono inutilmente apocalittico continua nel tentativo disperato di politicizzare l’emergenza virus, di trasformare il Corona in una occasione per predicare una sorta di secessionismo sanitario. Fontana chiama di continuo a raccolta “i lombardi” per nuove crociate, cerca di inventare una identità etnica a mezzo posto letto, si esercita in ogni occasione possibile nel tuonare contro lo stato centrale, contro il governo, contro la Protezione Civile senza tenere più il benché minimo contegno istituzionale. In conferenza Stato-Regioni, però, quelli che fanno la voce grossa si sono opposti alla sacrosanta scelta di trasparenza del governo, che ha deciso di rendere pubblico sui siti istituzionali i quantitativi di aiuti e rifornimenti distribuiti in queste ore. Per capire come non sia una questione politica sarebbe bastato seguire la puntata di Cartabianca di martedì, ospite Luca Zaia. Dal presidente della Regione Veneto non è arrivata una sola parola di lamentela contro il governo centrarle. Non una sola polemica. Non una recriminazione.
“TUTTI DOVREMO USARE LA MASCHERINA” - Intervista a Fabrizio Pregliasco
Il virologo dell'Università di Milano all'Huffpost: "Solo così ridurremo il rischio del contagio. E quando il lockdown finirà potremo riavvicinarci in modo protetto”. “Se tutti usiamo le mascherine riduciamo il rischio del contagio. E quando il lockdown finirà potremo riavvicinarci in modo protetto”. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, contraddice quando sostenuto finora dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Professore Pregliasco, arrivano informazioni diverse e contraddittorie. Per l’Oms non è necessario che le persone indossino le mascherine chirurgiche, a meno che non si sia effettivamente malati di Covid-19. Ma in Italia e negli altri Paesi è iniziata una corsa alla ricerca del materiale protettivo, da distribuire non solo negli ospedali. Da esperto lei cosa dice? La mascherina è un elemento che può servire per riavvicinarci in modo più protetto. Insisto. L’Oms dice che non sono necessarie perché invece dovremo continuare a mantenere la distanza. Tutto il contrario. Le mascherine dovranno servire per riavvicinarci. In un contesto generale, considerato che un positivo o un sospetto positivo deve portare la mascherina, ma in molti casi anche un asintomatico può trasmettere il Covid-19, è necessario che ognuno di noi la indossi. Soprattutto perché non è possibile fare i test sugli asintomatici.
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Il virologo Crisanti: “ANCHE IN CASA usate le mascherine. Riaperture? Prima in Sardegna, Lombardia ultima”
Il virologo dei tamponi diffusi in Veneto firma uno studio con Neil Ferguson, il matematico inglese che ha fatto cambiare idea a Boris Johnson: «I dati dimostrano l’efficacia della restrizione. I contagiati in hotel, per non diffondere il virus in famiglia». «Sarà meglio usare mascherina e guanti anche in casa. E, soprattutto, limitare all’indispensabile l’utilizzo degli ambienti domestici condivisi. Mi rendo conto del sacrificio ma i risultati del nostro studio sulle probabilità di essere infettati dimostrano chiaramente l’assoluta efficacia della restrizione». Anche a costo dell’impopolarità, il professor Andrea Crisanti procede con un nuovo fronte di lotta al virus. Dopo l’idea dei tamponi diffusi, che in Veneto sembra abbia funzionato, ecco una proposta che farà sospirare le famiglie: mascherine pure fra le mura di casa. Crisanti la fa dopo aver analizzato a fondo i dati dell’epidemia con una quarantina fra ricercatori e tecnici divisi in due gruppi di lavoro, uno italiano dell’azienda ospedaliera e dell’Università di Padova, dove lui dirige il Dipartimento di Medicina molecolare, e uno britannico coordinato dal Neil Ferguson dell’Imperial College di Londra, il matematico che ha fatto cambiare idea al premier Boris Johnson convertendolo a una strategia più aggressiva.
Lavoro, bus, ristoranti, cinema. Ecco come potremo ripartire «a distanza»
Il percorso verso la normalità sarà lento e graduale e alcune nostre abitudini sono destinate a cambiare. Tutto dipenderà dall’indice di contagio: quando sarà stabile a 0,5 riapriranno i locali. Per stadi o discoteche bisogna arrivare a valore zero. Sarà un percorso lento e graduale quello che ci porterà verso la normalità. Sarà soprattutto lungo. E cambierà, forse per sempre, le nostre abitudini. Perché nella fase 2, quella della convivenza con il coronavirus, ci sarà distanza tra estranei — fino a due metri — ma anche i rapporti con amici e parenti dovranno essere distaccati. A segnare l’andamento della nostra vita sarà l’indice R0, quello che indica il contagio. Adesso oscilla tra 1,1 e 1: una persona ne contagia un’altra. Per la riapertura di negozi, bar e ristoranti dovremo arrivare stabilmente a 0,5. Per i luoghi affollati come le discoteche, le sale per eventi e convegni, gli stadi la quota da raggiungere è quella dello 0. Ecco perché esperti e politici si affannano a ripetere che «bisogna rispettare le misure di contenimento». Più rimaniamo distanti adesso, prima potremo ripartire.
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Mascherine, ingressi contingentati e distanze di sicurezza: gli scenari possibili per la ‘fase 2’ in bar e negozi.
Il ministro della Salute Speranza: "L'indice di contagio ha iniziato la discesa, ma la battaglia è ancora nel suo pieno". Per questo, aggiunge, è necessario rispettare il distanziamento sociale. Intensificati i controlli in vista delle festività pasquali. L'Iss autorizza 50 aziende a produrre mascherine. Per ora, l’unica data sicura è quella del 13 aprile. Quando – salvo ulteriori proroghe - si allenteranno le misure di contenimento per l’emergenza sanitaria imposte dai decreti del presidente del Consiglio. Ma è impossibile – concordano gli esperti – pensare di tornare rapidamente alla normalità: la cosiddetta fase 2, quella di convivenza con il virus, ci imporrà ancora rigide distanze interpersonali, “l’unica arma per ridurre il contagio”, come l’ha definita il ministro della Salute Speranza. E per la riapertura di negozi, bar e ristoranti ci vorrà ancora del tempo: quanto, lo stabilirà l’andamento dell’indice R con zero, l’indice di contagio.
LA QUARANTENA SI ALLUNGA? Almeno di un altro mese e mezzo, almeno. "Prepariamoci alla seconda ondata"
Il capo della Protezione civile e commissario per l'emergenza Coronavirus Angelo Borrelli "anticipa" il governo: "Restare a casa anche il primo maggio? Credo proprio di sì, non è una situazione che si risolverà presto, dovremo essere rigorosissimi e cambieremo anche il nostro approccio con i contatti umani", ha detto Borrelli ospite di Radio anch’io. "Il Sud regge ma bisogna assolutamente prudenti, seguire alla lettera le indicazioni che sono state date", ha aggiunto. Il capo del dipartimento ha commentato l’ultima circolare del Viminale sugli spostamenti ed i comportamenti da tenere per contenere la diffusione del Covid-19. "Bisogna andare avanti con il massimo rigore - ha osservato Borrelli, questa mattina ospite anche di Circo Massimo, su Radio Capital - anche la circolare non sposta i termini dei comportamenti. Dobbiamo fare attenzione per evitare che la catena dei contagi ci sfugga di mano. L’ora d’aria per i bambini - ha concluso il capo del dipartimento della Protezione civile - non è consentita".
ALTRO CHE UN METRO. Virus viaggia fino a 6-8 metri. Lo studio che cambia tutto
L'Oms pronta a modificare le linee guida. Il Covid-19 resiste anche nei respiratori delle terapie intensive. Il coronavirus viaggia nell'aria per metri, molto più lontano di quanto si è pensato finora. Secondo uno studio del Mit le goccioline emesse con un colpo di tosse o uno starnuto possono raggiungere rispettivamente fino a sei e otto metri di distanza. Ma le microparticelle più piccole di Covid-19 possono viaggiare nell'aria anche per distanze ben più lunghe. Per questo le mascherine diventano essenziali nella lotta alla diffusione del contagio. Non solo goccioline di tosse, starnuti e contatto dunque. Secondo recenti studi riportati dall'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti in una lettera al capo delle politiche scientifiche della Casa Bianca, il SarsCov2 è stato trovato in campioni d'aria raccolti a oltre 1,8 metri distanza tra due pazienti.
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Mascherine. “Il virus circola anche nell’aria”. L'Oms si prepara a rivedere le linee guida
Spagna supera l’Italia per numero di contagi. Germania: oltre mille decessi. Wuhan rialza allerta: “State a casa”. Nel mondo 53mila morti
In Usa oltre 245mila contagi. Sei agenti proteggono il virologo in chief Anthony Fauci che ha ricevuto minacce di morte online dopo avere contraddetto Trump. Oms mette in guardia dalle false notizie su kit e medicinali e specifica che al momento "non esiste un vaccino". Oltre 1.100 vittime nelle ultime 24 ore – 6.058 in tutto – e più di 245mila contagi. I numeri dell’epidemia negli Stati Uniti continuano a salire, con un solo stato, il Wyoming, non ancora toccato dal Covid-19. Intanto è stata aumentata la sicurezza personale per il virologo Anthony Fauci, dopo le minacce di morte ricevute online, arrivate dopo avere contraddetto il presidente americano Donald Trump e per questo accusato di voler ostacolare una sua rielezione promuovendo misure per il distanziamento sociale. In tutto nel mondo sono più di un milione i casi di contagio – 1.016.128 -, i morti 53.146 e le persone guarite 211.615.
Coronavirus: Borrelli: “Credo saremo a casa anche il 1 maggio. Inizio fase 2 dipenderà dai dati”. Il viceministro Misiani: “Presto per riapertura attività produttive”. Altri tre medici morti, in totale sono 71
In Italia la curva dei contagi torna ad appiattirsi ma continua a crescere il numero dei defunti motivo per cui secondo il capo della Protezione Civile bisogna continuare a tenere "comportamenti rigorosissimi". Il virologo Pregliasco: "la Lombardia sconta almeno 12 giorni di ritardo nelle chiusure. E non per colpa sua". In Italia si inizia a discutere di una possibile fase due dell’emergenza, ovvero di quando si potranno allentare le misure restrittive decise per ridurre i contagi da coronavirus. Se il governo ha infatti stabilito che gli italiani dovranno stare in casa fino al 13 aprile, secondo i tecnici e gli esponenti del mondo scientifico la quarantena durerà almeno fino a maggio. In mattinata il primo ad esporsi è stato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli che, intervistato da Rai Radio 1, ha dichiarato: “Credo che il primo di maggio saremo ancora chiusi in casa. Ci staremo ancora per molte settimane”. Quindi ben oltre il periodo di ferie della Pasqua. Tutto dipende chiaramente dai dati dei contagi, come ripete il mondo scientifico.
L'Istat: "A Marzo 2019 15mila morti per polmoniti. Più del Covid-19. Lavoriamo per stanare parte sommersa"
“I dati sui certificati di morte per malattie respiratorie” mostrano che “nel marzo 2019 sono state 15.189 e l’anno prima erano state 16.220. Incidentalmente si rileva che sono più del corrispondente numero di decessi per Covid (12.352) dichiarati nel marzo 2020″. A dirlo il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo in un’intervista ad Avvenire in cui spiega che l’istituto sta collaborando con il ministero della Salute “per costruire indagini sul campo che ci aiutino a vedere la parte sommersa dell’iceberg Covid”, cioè gli asintomatici e i paucisintomatici. “Stiamo costruendo l’indagine, ma la procedura sarà diversa da quella tradizionale”, spiega. “Si tratterà di cogliere un campione molto ampio e rappresentativo della popolazione italiana, che sarà analizzato con procedure sanitarie: tamponi, esami del sangue. Cercheremo di capire anche il cosiddetto effetto gregge”. Il Covid-19 “colpisce in maniera molto prevalente persone anziane: è quasi un terribile processo di selezione naturale che elimina i soggetti deboli”, afferma Biangiardo, secondo cui ”è ancor più terribile perché appare in qualche modo facilitato dalla nostra capacità di curarli.
"QUASI 6 MILIONI DI CASI IN ITALIA" - Studio Imperial College: "Il 10% degli italiani ha già contratto il virus". Burioni: "Capite perché i numeri delle 18 non hanno molto significato?"
Secondo l'Imperial College, "38mila vite salve grazie a misure". L'Istituto inglese stima che in Italia i casi totali siano 5,9 milioni. Burioni: "Capite perché i numeri delle 18 non hanno molto senso? Capite perché l’Italia ha tanti morti in più rispetto alla Germania?" In Italia potrebbero essere 5,9 milioni le persone che finora hanno contratto il virus Covid-19, cioè il 9,8% della popolazione, mentre le misure di contenimento del contagio avrebbero salvato circa 38mila vite. A stimarlo è il Centro per i modelli delle malattie infettive dell’Imperial College di Londra, che si è basato su un’analisi matematica dei dati forniti quotidianamente dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie circa i decessi legati al virus in 11 paesi europei colpiti dall’epidemia: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Lo studio italiano: quando la perdita di gusto e olfatto sono la prima spia dell’infezione
Uno studio dell’Università Statale indica che l’alterazione dei sensi può essere un segnale premonitore e non solo una conseguenza. Colpiti 1 paziente su 3. Perdita di gusto e olfatto: conseguenza o spia dell’infezione da coronavirus? Da tempo si parla dell’alterazione del gusto e dell’olfatto in chi si ammala di Covid-19. Inizialmente si era pensato che fosse una conseguenza della malattia ma oggi un nuovo studio «sul campo» condotto dall’Università Statale di Milano e coordinato da Massimo Galli, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco, ci dice che in realtà questi disturbi possono rappresentare campanelli di allarme dell’infezione in arrivo perché molto spesso vengono riportati già nella fase precoce della malattia e colpiscono soprattutto giovani e donne. E il problema è tutt’altro che raro: colpirebbe un paziente su tre.
UE: la lettera di sindaci e governatori alla Germania: ‘Nel 53 vostro debito fu dimezzato per evitare default. State tra i grandi Paesi, non con i piccoli egoismi. Oggi Olanda senza etica e solidarietà’
Alcuni primi cittadini e presidenti di Regione (di centrosinistra e centrodestra, nessun esponente dei partiti "euroscettici") scrivono una lettera al Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei maggiori quotidiani della Germania: "Se l'Unione non dimostra di esistere cesserà di esistere. Berlino nel 1945 evitò il default perché il suo debito fu dimezzato da 21 Paesi tra cui l'Italia. Con gli eurobond i debiti pregressi non si cancelleranno né mutualizzeranno. L'Aja rigorista con il suo regime fiscale di favore toglie risorse al nostro welfare". La “memoria” del passato, che aiuta “a prendere le decisioni giuste” nel prossimo futuro. La memoria è il debito dimezzato alla Germania nel 1953, le decisioni giuste per il futuro sono quelle da prendere sui tavoli europei per combattere l’emergenza economica legata al coronavirus.
Coronavirus, Ats Brescia: "30-50 morti al giorno in più di quelli ufficiali"
"Si tratta di persone che alle quali non è stato fatto il tampone ma che riteniamo essere morte per Covid". Sono giorni drammatici per il territorio bresciano. Insieme alla provincia di Bergamo proprio la provincia di Brescia è una delle zone più colpite dalla diffusione del Coronavirus. Il direttore generale di Ats Brescia Claudio Sileo ha spiegato, in un collegamento con la tv locale Teletutto che "oltre ai decessi ufficiali a Brescia riteniamo ce ne siano tra i 30 e i 50 in più al giorno di persone che alle quali non è stato fatto il tampone ma che riteniamo essere morte per Covid". "Stando ai dati degli uffici della nostra anagrafe in città paragonando marzo dello scorso anno con marzo 2020 i morti sono raddoppiati" ha aggiunto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono.
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Perché Merkel è pronta a scaricare l’Italia e l’Ue sui coronabond
La cancelliera ritiene la Germania immune dal collasso: i tedeschi sono primi della classe anche nella sanità. Agli altri gli aiuti del Mes. Meglio l'Europa a due velocità che gli eurobond. Fino al vergognoso summit sull’emergenza sanitaria del 26 marzo 2020, era difficile immaginare una prova peggiore dell’Unione europea (Ue) della notte del waterboarding (la metafora più efficace delle cronache) all’allora premier greco Alexis Tsipras del 2015. I maggiori leader europei lo ridussero in ginocchio, costretto a svendere parte del suo Paese in una delle fasi più drammatiche della crisi del debito di Atene. Sul piano contro il Covid 19 è andata molto peggio, e chi ha dettato la linea con crudezza è stata ancora una volta la cancelliera tedesca Angela Merkel. Più sola, rispetto a qualche anno fa: la Francia, in particolare, ha un sistema sanitario vicino al collasso di fronte al dilagare dei contagi, e anche il presidente Emmanuel Macron è alla ricerca di solidarietà.
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Gli squali del CoronaVirus
Leader autoritari. Cartelli del petrolio. Speculatori finanziari. Multinazionali e imprenditori privi di scrupoli. Il mondo si ferma, ma dietro c'è chi si muove nell'ombra per guadagnare potere e miliardi. Sono in pochi, una piccola minoranza, quelli che guadagnano dal coronavirus. Ma non deve confortare: più sono in pochi, più ci guadagnano. Mentre l’Europa, gli Stati Uniti, pian piano tutto il mondo si ferma di fronte all’emergenza sanitaria del Covid-19, come sempre c’è qualcuno pronto ad approfittare della catastrofe. Sciacalli, si è detto dei malfattori di piccolo calibro subito spuntati come dopo i terremoti. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana li ha chiamati «squali», e non si riferiva a furfanti di periferia o alle truffe in Rete. Multinazionali di beni introvabili, grandi speculatori dei mercati, leader della terra che, oscurate le loro questioni, tentano di affossare il nemico in difficoltà. A qualcuno è andata bene, altri ci hanno provato ma vengono loro stessi soverchiati dalla pandemia. Qualche bandierina, in ogni caso, è stata piantata.
TRASCURATE ALTRE PATOLOGIE - Un milione di ricoveri e 500 mila operazioni “rimandati per pandemia”
“Almeno un milione di ricoveri rimandanti per pandemia in quattro mesi, tra cui oltre mezzo milione per interventi chirurgici non urgenti, che vanno dalla protesi d’anca all’ernia del disco, passando per la chirurgia dermatologica”. Con “pesanti ricadute sulle liste d’attesa per tutto il 2020 e oltre”. A spiegarlo all’ANSA è Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di Roma. Tutte le attività che gli ospedali fanno in maniera programmata in questi mesi sono spostate al 100%, sia per conguagliare risorse nei reparti Covid che per proteggere pazienti e sanitari con il distanziamento sociale necessario ad arginare la diffusione del virus. “Questo però significa che ci troveremo a fine pandemia, si spera entro giugno, a dover recuperare tutta una serie di interventi.
"Lavoro al supermercato e la superficialità dei clienti fa paura. Per molti è come un gioco"
Il racconta ad Huffpost di Luca, 31 anni, addetto vendite di un supermercato: "Per me andare a lavorare significa anche garantire un servizio alla comunità. Forniamo beni di prima necessità. Non me la sento di abbandonare". Luca al supermercato va tutti i giorni. Non per passare il tempo e staccare dalla clausura casalinga. Per lavoro raggiunge uno stabilimento laziale di una nota catena di supermercati dove è impiegato come addetto vendite. Lava le mani, indossa guanti e mascherina, e si comincia. Il suo contributo è diventato essenziale nell’emergenza generata dal coronavirus: esposto al rischio contagio per garantire a tutti la possibilità di fare la spesa. Nonostante le numerose allerte, la dimensione del problema non è evidentemente ancora chiara a tutti e lui ogni giorno è costretto a improbabili discussioni con clienti che rifiutano di mettere i guanti, di rispettare la distanza di un metro, di recarsi nel negozio senza accompagnamento.
Pd e M5s d’accordo: “Potenziare e allargare il reddito di cittadinanza contro la povertà prodotta dal virus”. Renzi non lo vuole: “Non funziona, non ci stiamo”
Dopo i tentati assalti al supermercato di Palermo, gli 007 avvertono: "Rischio rivolte al Sud". Il ministro Provenzano: "Polveriera sociale, mettere soldi in tasca agli italiani". Il ministro Gualtieri al video vertice con Zingaretti: potenziare misure per fare fronte all'indigenza di numerose famiglie italiane. Castelli e Misiani, numeri due del Tesoro: "Stiamo pensando di allargare il reddito". Pieno sostegno di Leu, Italia Viva è contraria. Sì da 17 parlamentari di Forza Italia eletti al Sud. Di cittadinanza “potenziato”, di emergenza, di quarantena. La declinazione lessicale è multipla, l’obiettivo lo stesso. Almeno per due terzi dell’esecutivo. Pd, Movimento Cinque Stelle e Leu convergono sulla necessità di fornire un reddito alle famiglie in difficoltà attraverso il prossimo decreto Cura Italia, la seconda tranche da almeno 25 miliardi di euro che il governo sta preparando per rispondere all’emergenza coronavirus.
Domenica 29 marzo ritorna l’ora legale, orologio avanti di un’ora. Per molti aumenterà l’insonnia
Gli italiani dovranno spostare come di consueto l'orario passando direttamente dalle 2:00 alle ore 3:00. Dormiremo un’ora in meno e avremo più luce serale. Senza sprecare battute su cosa ce ne potremo fare in questo periodo di restrizioni, alle 2 del mattino di domenica 29 marzo porteremo l’orologio un’ora avanti adeguandoci all’ora legale. Di conseguenza, il 25 ottobre faremo il contrario per tornare nell’ora solare. Con l’utilizzo di quella legale, in Italia, si risparmiano circa 150 milioni di euro all’anno di energia.
Altroconsumo: “La corsa alle scorte nei supermercati penalizza i cittadini”
«L’impennata di vendite registrata dall’inizio dell’emergenza Coronavirus nella grande distribuzione non si traduce in un vantaggio per il consumatore, che sta spendendo mediamente di più per effetto di una limitata possibilità di scelta sia rispetto ai punti vendita sia per quanto riguarda i prodotti a scaffale e delle mancate promozioni». E’ la tesi dei ricercatori di Altroconsumo che hanno analizzato i dati delle vendite della grande distribuzione, prima e durante l’emergenza Covid-19, mettendo a confronto i volumi di vendita, i prezzi e l'andamento delle promozioni. Che cosa è successo? L'emergenza coronavirus si è portata dietro un aumento dei volumi di spesa del 17,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con punte del 105,9% per farine e miscele e 88,1% per le commodities, categoria che comprende alcol, ammoniaca e simili.
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Trump pensa alla quarantena per tre Stati. New York è una città fantasma
Ore 18.20 - Il bollettino della Protezione Civile. In Italia, sono 92.472 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (5.974 persone in più di ieri, per una crescita del 6,91%). Di queste, 10.023 sono morte (889 in più di ieri) e 12.384 sono guarite (+1.434). (Qui tutti i numeri). ...... Ore 17.53 - Trump valuta la quarantena per tre Stati. Ci sono 52.318 casi di coronavirus nello stato di New York, di cui 7.328 in ospedale. Il numero dei morti sale a 728 dai 519 di venerdì. Lo afferma il governatore Andrew Cuomo. E il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando la quarantena per questo e per altri due stati, considerati il focolare dell’epidemia nel Paese: New Jersey e Connecticut.
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Viminale: 3 aprile presto per riaprire. Ingressi in Italia, arriva la stretta: più controlli e obbligo mascherine
Nuova ordinanza del Mit e del ministero della Salute. Chiunque arrivi in Italia su aerei, navi, treni o veicoli «è tenuto a consegnare al vettore all'atto dell'imbarco una dichiarazione che specifichi i motivi del viaggio, l'indirizzo completo dell'abitazione dove sarà svolto l'isolamento fiduciario». È una delle disposizioni che entrano in vigore oggi per chiunque faccia ingresso nel nostro Paese per contrastare il diffondersi del coronavirus. Vettori e armatori dovranno anche misurare la temperatura dei passeggeri e dotarli di mascherine.
Coronavirus. Fedez-Codacons, scontro sulla raccolta fondi: «Qualcuno li fermi», «Non ha capito»
Scontro totale tra Fedez e il Codacons in tema di coronavirus. «Sul loro sito ufficiale c'è una campagna per supportare il Codacons contro il Coronavirus. Ma se ci vado a cliccare sopra scopro che hanno fatto un banner sul Coronavirus dove in realtà la donazione va al Codacons, che non si occupa di Coronavirus. E questa è un'associazione parastatale che dovrebbe tutelare i consumatori?». È battaglia tra Fedez e il Codacons: dal suo profilo Instagram, il rapper attacca pesantemente l'associazione a tutela dei consumatori. Nelle sue 'stories', Fedez rivela il motivo dell'attacco. Il rapper non ha infatti affatto gradito che il Codacons abbia inteso «vederci chiaro sulla raccolta fondi lanciata da lui insieme alla moglie Chiara Ferragni», chiedendo all'Antitrust di intervenire sul sito utilizzato dalla coppia, Gofundme.
ALTRO CHE IMMUNITÀ DI GREGGE - Il premier britannico Boris Johnson ha il coronavirus
Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato sul suo profilo Twitter di essere positivo al Cofid-19. “Nelle ultime 24 ore, ho sviluppato dei lievi sintomi e sono stato testato positivo al coronavirus”, si legge nel post di Johnson. Il premier inglese si è “autoisolato”, si legge ancora sul suo profilo Twitter, seguito da 1,8 milioni di persone. Ma, prosegue, “ma continuerò a guidare la risposta del governo via video conferenza per combattere questo virus”. La settimana scorsa, Downing Street aveva fatto sapere che in caso di contagio di BoJo, a prendere temporaneamente le redini del governo sarebbe stato il ministro degli Esteri, Dominc Raab. Johnson è stato uno dei leader che nelle settimane scorse più aveva minimizzato la gravità del coronavirus, affermando più volte che non aveva senso chiudere tutto. Per poi ricredersi davanti ai dati sui contagi anche in Gran Bretagna.
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Spara a un cane, gli lega le zampe e lo lancia agonizzante in un burrone: arrestato 55enne
E' accaduto a Marina di Gioiosa Jonica, piccolo centro nei pressi di Reggio Calabria. L'uomo protagonista di questo gesto crudele - con precedenti specifici per porto e detenzione di armi - rischia una condanna dai quattro mesi ai due anni. Ha sparato al cane con una salva di fucile a pallini e lo ha lasciato agonizzare per ore. Poi, disturbato dai lamenti, gli ha legato le zampe e lo ha trascinato per diverse centinaia di metri, per gettarlo come un oggetto senza valore in un burrone. L'inutile e insensato atto di crudeltà è costato l'arresto ad Antonio Totino, 55enne di Marina di Gioiosa Jonica, piccolo centro nei pressi di Reggio Calabria, accusato di uccisione di animale senza necessità o per crudeltà.
Regione Calabria, il consiglio si riunisce per la prima volta. Il neo presidente? Era un impresentabile
Tallini eletto presidente. Domenico Tallini, Forza Italia, è sotto processo a Catanzaro per induzione a dare o promettere utilità. La commissione parlamentare antimafia lo aveva incluso nell'elenco degli impresentabili. Dopo due mesi e due stipendi percepiti dai neo eletti, il consiglio regionale della Calabria si è riunito finalmente stamattina. Una volta sostituito con Raffaele Sainato il consigliere Domenico Creazzo (eletto nella lista di Fratelli d’Italia e subito arrestato per mafia dalla Procura di Reggio Calabria), Palazzo Campanella ha eletto il suo presidente. Con venti preferenze (su 31 consiglieri presenti in aula), alla terza votazione è stato eletto Domenico Tallini. Candidato di Forza Italia, il 26 gennaio Tallini aveva preso più di 8mila voti centrando la sua quinta legislatura consecutiva.
L’Europa si spacca sugli aiuti per superare la crisi. Presidente del Parlamento Ue Sassoli: “Egoismo e miopia di alcuni governi. I leader siano responsabili”
Il presidente del Parlamento Ue interviene dopo la spaccatura di ieri sera al consiglio europeo che ha portato all'ennesimo rinvio sugli aiuti: "Abbiamo bisogno che i nostri Paesi spendano tutto quello che debbono spendere". Il ministro degli Esteri italiano: "Ora serve lealtà". “Dai leader ci saremmo aspettati una più forte assunzione di responsabilità“. Di fronte alla spaccatura dei capi di governo durante il Consiglio europeo e all’ennesimo rinvio sugli aiuti per superare l’emergenza coronavirus, anche il presidente del Parlamento Ue David Sassoli ha deciso di intervenire per chiedere una presa di coscienza da parte dei singoli Stati. “Voglio essere molto chiaro”, ha detto intervistato dal canale Uno di Rtve. “I governi nazionali non sono l’Europa“. Sono ore drammatiche per l’Unione europea, sia per la crisi sanitaria che per quella economica, e ancora i leader non sono riusciti a trovare un accordo. Lo stesso premier Giuseppe Conte, in linea con Spagna e Francia, ha ribadito più volte che servono “nuovi strumenti” e che non intende accettare un compromesso al ribasso. Una posizione che crea una frattura, al momento insanabile, con gli Stati del Nord Europa, Germania e Olanda in primis. In linea con il premier italiano, anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Non abbiamo bisogno di belle parole, ora serve lealtà”.
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