Coronavirus, viceministro Misiani contro Tortora, Buccini e Lucaselli (FdI) su La7: “Non toglieremo un euro al reddito di cittadinanza”
Scontro acceso a Omnibus (La7) tra il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, e Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia e imprenditrice, sulle misure prese dal governo Conte Due per aiutare le zone italiane messe in ginocchio dal contagio del coronavirus. Ad accendere la miccia è il giornalista del Corriere della Sera, Goffedo Buccini, che osserva: “Bisognerebbe porre in questione i disastrosi provvedimenti assistenzialisti del governo precedente, cioè il reddito di cittadinanza e quota 100“. Lucaselli concorda: “Noi di Fratelli d’Italia l’abbiamo detto sin da subito sul reddito di cittadinanza. Adesso però dobbiamo concentrarci sulla sanità e sul tessuto economico, pensando a una rimodulazione della tassazione nelle zone rosse”. Prende la palla al balzo la conduttrice Gaia Tortora, che incalza più volte Misiani sul reddito di cittadinanza.
Aumentano i casi in Francia. In Usa 5 morti. In Cina 7 nuovi contagi dall’Italia: lavoravano nello stesso ristorante a Bergamo. Contagi dal Portogallo alla Russia
In Iran morto funzionario vicino a Khamenei. Macron annulla tutti gli impegni che non hanno a che fare con la crisi. Louvre resta chiuso. Sbarca in Giappone parte dell'equipaggio della Diamond Princess: a terra anche il comandante italiano Gennaro Arma. Sindaco di Seul denuncia capi della setta-focolaio. Anche il primo caso in Giordania era stato in Italia. In Cina chiude il primo ospedale costruito per fare fronte all'epidemia. Vietano l'ingresso ai viaggiatori dall'Italia anche Figi, Isole Salomone, Nauru, Isole Marshall, tutti nel Pacifico, e l’Angola. Europa, Stati Uniti, Australia e Oriente. È allerta sanitaria in molti paesi del mondo, tra contagi e vittime da coronavirus. E sono tanti i pazienti positivi che provengono o sono transitati dal Nord Italia, come dimostrano oggi i casi individuati in Belgio, India, Portogallo, Cina, Russia, Tunisia e Giordania. In Iran, dove anche parlamentari e vertici della politica nazionale sono stati colpiti, è morto un alto funzionario di Stato e membro del consiglio consultivo di Ali Khamenei, dopo che venerdì era stata trovata positiva anche la vicepresidente Masume Ibtikar. Contagiato “lievemente” anche un componente dello staff Oms nel Paese.
Coronavirus: «Io italiano, in quarantena in Cina perché arrivo dall'Italia»
Un giornalista torna a casa, a Pechino, dove vive da nove anni. Dopo un volo senza intoppi. Ad accoglierlo, davanti al palazzo in cui abita, un checkpoint dove gli misurano la febbre. «Poi ho ricevuto la telefonata con cui una donna mi ha notificato che fino al 12 marzo non potrò uscire». Ecco la sua testimonianza. La sensazione più strana è quella di sentirsi malato anche se non lo sei. Mi hanno appeso un foglio rosso sulla porta di casa, con la scritta in nero: «Cari vicini, sono arrivato a Pechino il 26 febbraio 2020. Per la salute di tutti, io e la mia famiglia ce ne staremo in casa fino al 12 marzo. Uniti come un sol uomo per sconfiggere l'epidemia!». E sotto ci sono degli omini di tutte le razze che sorridono su uno sfondo di grattacieli. Che poi “uniti come un sol uomo” lo direbbe lo stesso coronavirus sfregandosi le mani, se ce le avesse. Mi hanno messo in quarantena. Vivo il paradosso di essere rinchiuso in casa per due settimane in Cina, focolaio dell'epidemia, perché provengo da un'area considerata a rischio: l'Italia.
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Roma, chiuse 2 chiese: San Luigi dei Francesi e Sant'Ivo: il prete ha il coronavirus
Due chiese chiuse nel centro di Roma per coronavirus. Si tratta di San Luigi dei Francesi e di Sant'Ivo dei Bretoni. San Luigi de' Francesi, nell'omonima piazza vicino al Senato, non aprirà fino nuovo ordine "per misura precauzionale" dopo che un prete di 43 anni al suo ritorno dall’Italia è stato ricoverato in ospedale a Parigi perché è risultato positivo al Covid-19.
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Il referendum sul taglio del numero dei parlamentari sarà rinviato?
Dovrebbe tenersi il 29 marzo, ma a causa dell'epidemia di coronavirus in molti chiedono di rimandarlo: il governo dovrà prendere una decisione. Se il governo non deciderà di intervenire, il prossimo 29 marzo si terrà il referendum costituzionale sulla riforma che stabilisce la riduzione di un terzo del numero dei parlamentari. Essendo un referendum costituzionale, non ci sarà quorum: se la metà più uno dei votanti sceglierà di abrogare la riforma, il numero dei parlamentari non cambierà. Ma con l’epidemia di coronavirus che coinvolge un numero sempre più alto di casi e regioni, con le varie misure prese per evitare assembramenti di persone, molti chiedono un rinvio della consultazione.
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Cosa sta facendo la Francia sul coronavirus
Sta cambiando strategia: sta adottando misure più drastiche, anche per prendere tempo ed evitare il caos negli ospedali. Negli ultimi due giorni la Francia ha introdotto nuove regole per cercare di contenere la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2): tra le altre cose, ha vietato le manifestazioni con più di 5mila persone, ha ordinato la chiusura delle scuole nelle zone considerate più a rischio, come alcuni comuni nel dipartimento dell’Oise, nella regione dell’Alta Francia, e del dipartimento di Morbihan, nella regione della Bretagna, e ha sospeso le gite scolastiche all’estero. Le nuove misure – ha spiegato Jerome Salomon, direttore generale della Salute – sono più complete rispetto a quelle adottate fino a pochi giorni fa: «La domanda non è più se il nuovo coronavirus si diffonderà in tutto il territorio nazionale, ma quando lo farà», ha scritto Le Monde.
CORONAVIRUS A Roma chiusa San Luigi dei Francesi, prete contagiato. Paura a Parigi: Louvre chiuso
In Italia sono stati superati i mille e 500 contagi da coronavirus. E, mentre American Airlines sospende tutti i voli per Milano (ieri l'aveva fatto la Turkish ma da e per tutti gli scali italiani), il governo lavora per sostenere l'economia. Il ministro Roberto Gualtieri, intervistato da Repubblica, annuncia un pacchetto da 3,6 miliardi, pari allo 0,2% del Pil, con interventi concordati nei prossimi giorni con parti sociali, associazioni ed enti locali. In serata il capo della protezione civile Angelo Borrelli aggiorna la conta epidemiologica. Sono 1.577 i casi di coronavirus in Italia, con 83 guariti e 34 decessi, poi saliti a 41. Roma, chiusa San Luigi dei Francesi.
Poliziotto positivo a Pomezia, evacuato liceo del figlio.
Primo caso di coronavirus a Roma. Le ultime notizie arrivano dallo Spallanzani, dove è stato ricoverato un polizotto residente a Pomezia. L'agente - positivo all'infezione - è il padre di uno studente del liceo Pascal nella cittadina alle porte della capitale: l'istituto è stato evacuato e chiuso "a scopo precauzionale" mentre sono in corso accertamenti sui contatti dell'uomo, a partire ovviamente dai familiari. Contagiato in Lombardia l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli: test su tutta la giunta. Il virus è anche in Sardegna: primo infetto a Cagliari. Il bilancio dell'infezione in Italia al momento parla di 41 morti e oltre 1600 contagi.
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Coronavirus, la mappa del contagio. Impressionante 1 marzo: 566 nuovi casi, l'onda lunga dell'incubazione
Una tabella sul coronavirus è diventata virale, sui social e via Whatsapp, in queste ultime ore. Traccia, con i numeri, la mappa del contagio e l'escalation impressionante di infetti giornalieri. Si parte il 20 febbraio, con 4 contagi (+1 rispetto al giorno precedente). Il 26 febbraio siamo già a 470, e per la prima volta si registrano più di 100 nuovi casi in 24 ore (148 per l'esattezza). Il 29 febbraio si supra quota 1.000 infetti (1.128 a fine giornata) ma è domenica 1 marzo che si registra il botto statistico più impressionante: i malati sono 1.694, addirittura 566 in più rispetto al giorno prima. È l'onda lunga di uno tsunami fin qui in gran parte sotterraneo, l'effetto della incubazione (7/14 giorni) partita ben prima che si accendessero i riflettori sul focolaio di Codogno e del Lodigiano.
New York abbandona i sacchetti di plastica
La nuova norma entra in vigore, ma non tutti sono contenti. La preoccupazione dei commercianti. Sacchetti di plastica monouso al bando nello Stato di New York. È entrata in vigore oggi la nuova legge firmata la scorsa primavera dal governatore Andrew Cuomo per ridurre l’inquinamento ambientale. Un analogo provvedimento era già stato varato in California e alle Hawaii, ma nella roccaforte progressista di New York si erano fatte sentire più forti le pressioni della lobby dell’industria della plastica e i timori di penalizzare le fasce a basso reddito. L’obiettivo è quello di ridurre una inutile e dannosa montagna di plastica: si stima che gli abitanti dello Stato utilizzino 23 miliardi di sacchetti monouso all’anno, l′85% dei quali finisce nelle strade, nelle discariche, nei corsi d’acqua o negli impianti di riciclaggio. La legge punta ad una rapida transizione verso alternative eco-compatibili e impone ai negozi di vendere sacchetti di carta a cinque centesimi l’uno o di offrire più solide borse riciclabili che possano essere usate almeno 125 volte.
Gli Usa nel caos: chi paga tamponi e cure? Gli americani ora temono la sanità privata
La prima domanda che si fanno gli americani spaventati dal virus che ha conquistato i notiziari h24 delle tv via cavo come Cnn e Fox, lasciando ai margini primarie dem e accordi coi talebani, è come verranno protetti da un’epidemia in espansione. Trump si sforza di rassicuraree la ricerca Usa è la più avanzata del mondo, ma il vaccino arriverà tra più di un anno quando l’epidemia (si spera) sarà già un ricordo. E in un sistema sanitario frastagliato come quello americano, le notizie di quarantene imposte dal governo federale si sovrappongono a quelle di test locali carenti, spesso fatti con kit non adeguati.
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Coronavirus: c’è il primo contagio a New York.
Confermato negli Stati Uniti il secondo decesso legato al coronavirus, sempre nello stato di Washington. Lo rendono noto oggi fonti della Sanità americana, aggiungendo che si registra anche il primo caso di contagio a New York.
Il Mose è al verde: 250 a rischio cassa integrazione
Consorzio Venezia Nuova senza soldi. Due commissari su tre scrivono ai lavoratori: “Stop alle retribuzioni”. Precipita la situazione economica del Consorzio Venezia Nuova, gestito dai commissari nominati dopo lo scandalo Mose, che nel 2014 scoperchiò il colossale giro di tangenti creato da Giovanni Mazzacurati e dalle grandi imprese concessionarie. Non ci sono più soldi e si profila la cassa integrazione della durata di 10 mesi per i 250 dipendenti ...
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Suppletive Roma, test per le Comunali: ritorno ai seggi ma solo in Centro
Domenica si vota per lo scranno lasciato vuoto da Gentiloni. Sfida per sette candidati, centrosinistra favorito nella sua storica roccaforte. Centocinquantamila gli aventi diritto " Ma se andranno alle urne in 30 mila sarà un successo". Sarà per la psicosi da coronavirus. Sarà per la domenica ecologica, la seconda di fila, appena ordinata dalla sindaca Virginia Raggi. Sarà perché storicamente le suppletive non hanno mai avuto una grande capacità di far invaghire l'elettorato. Ma, sondando gli umori dei diversi comitati elettorali, le previsioni per la chiamata alle urne di domenica diventano un ritornello da cantare all'unisono: "Se porteremo ai seggi 30mila elettori dei 150mila del centro storico, sarà un successo ". Poi vinca il migliore.
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IL VIRUS IN EUROPA. Londra valuta di chiudere le scuole per due mesi. Parigi teme lo «scenario italiano»
Coronavirus, i contagiati aumentano in Europa. In Francia gli infettati sono raddoppiati in un giorno. Tre nuovi casi in Gran Bretagna, tre in Austria. In Germania salgono a 32 i malati, cinque in Svezia e quattro in Norvegia. Il Coronavirus si sta diffondendo in tutto il mondo (in Nigeria c’è un contagiato) e in Europa (qui la mappa), spingendo molti Paesi ad adottare restrizioni e divieti di ingresso ai viaggiatori che arrivano dai luoghi dove ci sono contagiati. In Francia in 24 ore si è passati da 18 a 39 casi e gli esperti temono che la situazione possa diventare simile a quella italiana, alimentata da focolai interni. L’ultimo caso riguarda una donna di Nizza rientrata da Milano, come ha comunicato il sindaco della città via Twitter.
Coronavirus, cronologia di una settimana di epidemia. Dallo choc del primo contagio alle misure sanitarie d’emergenza e i timori per gli effetti sull’economia
Venerdì scorso la positività al test di un 38enne di Codogno. Poi l’aumento dei contagi, le scuole e i bar chiusi, le misure senza precedenti, l’assalto ai supermercati. Dai treni vuoti ai tamponi, dallo stop al calcio al governo dell’Amuchina, i (primi) sette giorni della crisi che ha investito la quotidianità degli italiani. Esattamente sette giorni fa il Paese si svegliava con il primo caso di un italiano positivo al coronavirus senza essere mai stato in Cina. È l’arrivo dell’epidemia. Ci sono volute 24 ore per comprendere che gli effetti non sarebbero stati circoscritti a Codogno, al Lodigiano, ma che i contagi sarebbero aumentati e avrebbero coinvolto altre città, altre Regioni. Lo choc per l’aumento dei “casi positivi” ha lasciato il posto alla psicosi scaturita dalle misure senza precedenti prese per arginare l’emergenza sanitaria.
Libero, che aveva titolato sulle ‘Prove tecniche di strage’, ora dice che ‘dobbiamo tutti darci una calmata’
Allarmismo, media accusati di divulgare notizie preoccupanti, governatori che vanno in diretta Facebook muniti di mascherina. Il tutto sembra alimentare la paura dei cittadini italiani – che un po’ del loro ci mettono, condividendo bufale sui social network, anzi molto spesso andandosele a cercare – sul coronavirus che ha provocato oltre 470 contagi in Italia (l’ultimo anche in Abruzzo) e che ha fatto 12 vittime nel nostro Paese. Il quotidiano Libero, da questo punto di vista, non aveva dato una grossa mano se, nella giornata del 23 febbraio, aveva diffuso la sua edizione del giorno con il titolone: «Prove tecniche di strage». Oggi, però, ha fatto retromarcia: a sole 96 ore di distanza da quella prima pagina, il 27 febbraio ripropone un titolo decisamente in controtendenza. Le prove tecniche di strage vengono messe in soffitta e vengono sostituite da «Virus, ora si esagera», con tanto di occhiello «Diamoci tutti una calmata».
Il CoronaVirus non abita a Prato
Nella città tessile di Prato, la più grande comunità cinese d’Europa, nessun focolaio. Perché il piano di prevenzione e controlli della Regione ha funzionato più che al Nord. Checché ne dica Salvini. I riflettori erano puntati sulla Chinatown che si allunga tra Prato e Firenze. La regione italiana più monitorata per arginare il coronavirus era la Toscana, dove invece si sono registrati soltanto due casi di tamponi positivi: un 49enne di Pescia (rientrato da un viaggio di lavoro a Codogno) e un 63enne del capoluogo, non legato alle comunità cinesi né alle loro attività. Però la catena di contagi del Covid-2019 è esplosa e si sta propagando altrove, dai focolai della bassa Lodigiana, in Lombardia, e di Vo’ Euganeo, in Veneto. La Toscana, con la sua comunità cinese di oltre 40 mila immigrati (solo i regolari, secondo i dati del ministero del Lavoro del 2018) insediata nell’area metropolitana tra Prato e i distretti industriali del tessile e della pelle tra Firenze ed Empoli – concentrazione più alta d’Europa anche per numero di attività – è stata dunque toccata marginalmente dal coronavirus. Il governatore Enrico Rossi resta realista, ma ha ribadito che «la situazione è sotto controllo, abbiamo monitorato migliaia di persone e non ci sono focolai».
Prescrizione, l’Europa promuove la riforma: “Legge su stop dopo primo grado è benvenuta. Progressi sostanziali in lotta all’evasione”
Nel rapporto sull'Italia approvato oggi da Bruxelles la riforma Bonafede viene definita "In linea con una raccomandazione specifica per il Paese formulata da tempo". Sulla lotta alla corruzione la commissione spiega che "il quadro italiano stia migliorando ma deve essere completato". La commissione boccia gli emendamenti al codice degli appalti che alzano la discrezionalità per gli affidamenti diretti da 40mila a 150mila euro e chiede "disposizioni contro le attività di lobbying dei membri del governo e del parlamento", "regole sul conflitto d'interessi per i funzionari pubblici eletti". La riforma delle prescrizione in vigore dal 2020 piace a Bruxelles. Anzi, la commissione Europea sembra addirittura benedire la legge al centro del dibattito politico da diversi mesi. “Una riforma benvenuta, che blocca la prescrizione dopo la sentenza di primo grado, cosa che è in linea con una raccomandazione specifica per il Paese formulata da tempo, è entrata in vigore nel gennaio 2020″, la definisce la Commissione Ue nel rapporto sull’Italia approvato oggi. “Di conseguenza – prosegue la Commissione – serviranno misure per aumentare l’efficienza soprattutto al livello di appello, dove ancora circa il 25% dei procedimenti è stato dichiarato prescritto nel 2018”.
"Distanza di 1,5 metri dall'utente e pulizia e areazione dei locali". Anche le forze dell'ordine si proteggono dal virus
La preoccupazione per il contagio da coronavirus ha investito anche le forze dell’ordine. Lo si evince dalle raccomandazioni specifiche inserite nelle circolari interne di Polizia di Stato e Carabinieri. Nella circolare della Questura di Roma del 25 febbraio, che ha per oggetto “Polmonite da nuovo coronavirus (COVID-19)”, balzano subito agli occhi le indicazioni rivolte al personale dipendente “che nel caso in cui dovesse presentare sintomi anche lievi, indicativi di una eventuale infezione, quali febbre, tosse, difficoltà respiratoria, stanchezza, dolori muscolari, dovrà evitare di accedere direttamente alle strutture di pronto soccorso o alle sale mediche degli uffici/reparti della Polizia di Stato, rivolgendosi invece telefonicamente al proprio medico curante o al numero nazionale dell’emergenza (112) o al numero verde (1500) del Ministero della Salute”.
L’EUROPA SCOPRE L’EPIDEMIA, L’AMERICA IL PANICO
Berlino prende atto: “Siamo all’inizio di un’epidemia di coronavirus in Germania”. Parigi fa i conti con la "Codogno francese". La paura contagia gli Usa: 5 atenei sospendono i programmi in Italia, San Francisco dichiara l'emergenza. Con oltre 400 contagiati, l’Italia resta il Paese europeo più colpito dal nuovo coronavirus Covid-19. Ma nei prossimi giorni altri Paesi europei vedranno inesorabilmente salire i numeri dei loro bollettini, e questo perché le epidemie funzionano così, soprattutto nei tempi dell’interconnessione globale e della seppur imperfetta integrazione europea. I due pilastri dell’Ue – Francia e Germania – fanno i conti oggi con la realtà di un’epidemia che è già questione europea: da un lato Parigi, che conta il suo primo cittadino francese morto di coronavirus (un caso insidioso come quello del paziente uno italiano, perché manca il collegamento con le zone a rischio); dall’altro Berlino, con il ministro della Salute tedesco che non ci gira intorno (“Siamo all’inizio di un’epidemia di coronavirus in Germania”).
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L’Oms promuove l’Italia: basta panico. Stop a tamponi senza sintomi
L’Oms promuove le scelte del Paese: «Le autorità stanno attuando misure in linea con la strategia di contenimento globale. Un cambio di strategia su più fronti. L’Italia prova a rialzare la testa e la prima novità è che non si faranno più tamponi sui soggetti asintomatici. Verranno eseguiti solo rispetto alle persone con sintomi del coronavirus «e su chi ha avuto contatti con persone positive», chiarisce il commissario per l’emergenza, Angelo Borrelli, che ieri ha incassato il significativo riconoscimento di Oms e Ue. «Non bisogna cedere al panico. Le autorità italiane stanno attuando delle misure che sono in linea con la strategia di contenimento a livello globale. Per farlo, hanno dovuto prendere decisioni risolute ma corrette», ha detto Hans Kluge, il direttore per l’Europa dell’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità).
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Prima vittima francese: “Mai stata in aree contagio”. Germania: “Sarà epidemia”. San Francisco proclama lo stato di emergenza
Un cittadino francese, insegnante in una scuola di Crépy-en-Valois, nel dipartimento dell’Oise, che non è mai stato in una delle aree dove il virus ha conosciuto la sua massima diffusione fino a oggi, tipo Cina, Iran o Italia. È questo l’identikit della prima vittima francese per coronavirus diffuso dal ministero dell’Istruzione transalpino, dato che il primo decesso nel Paese è stato quello di un cittadino cinese, che fa scattare l’allerta nel Paese. Secondo le informazioni fino ad ora in mano alle autorità, si tratta di un caso di contagio interno alla Francia. Intanto, Un 18esimo caso di è stato confermato, si tratta della moglie del paziente già ricoverato ad Amiens.
Il Coronavirus arriva nel cuore di Regione Lombardia. Il presidente Attilio Fontana: “Una mia collaboratrice contagiata, io starò in quarantena con la mascherina”
Dopo l'annullamento della conferenza stampa in Regione Lombardia per accertamenti tra i componenti dello staff del presidente, è stato lo stesso numero uno del Pirellone a fornire i dettagli. A essere positiva una persona che lavora a stretto contatto con lui, il che significa che potrebbe esser stata presente a tutti gli incontri istituzionali degli ultimi giorni, tra gli altri con Sala, Speranza, Borrelli e Salvini. “I risultati del test del coronavirus sono arrivati da pochi minuti e la notizia è positiva. Io non ho contratto alcuna infezione, ma una mia stretta collaboratrice è risultata positiva al virus. Per due settimane mi metto in quarantena“.
Coronavirus, le mascherine da non usare mai: occhio al "numerino", cosa non sapete sul contagio
Nella psicosi coronavirus, non tutti sanno che le mascherine, andate letteralmente a ruba nelle farmacie e online, non sono tutte uguali. C'è un discorso di valore "assoluto": le mascherine, da sole, non bastano a proteggere le persone sane ma sono importanti per i contagiati - per non diffondere la malattia - e per gli operatori sanitari - per non venire contagiati. Bisogna fare attenzione a cosa si indossa: secondo il Corriere della Sera, "le mascherine più idonee a questi soggetti sono quelle di classe FFP3 o FFP2, certificate in conformità alla norma UNI EN 149, con valida marcatura CE seguita dal numero dell'organismo di controllo che ne autorizza la commercializzazione". Senza questi standard, la mascherina potrebbe non proteggere dal "rischio biologico": la classe FFP3 ha una efficacia filtrante del 98%, quella FFP2 del 92 per cento. Quasi nulla, invece, l'efficacia delle mascherine chirurgiche, tra le più diffuse nelle strade italiane.
Stiamo calmi con le mascherine: ecco il parere della scienza sull'efficacia
Hanno una parziale utilità quando vengono usate nel modo giusto, ma l'inesperienza, le cattive abitudini e qualche falso mito possono rendere le mascherine più un problema che un aiuto. E ci sono precauzioni più importanti da tenere a mente. Quella sull’efficacia delle mascherine protettive è una domanda che molti, dalla Cina agli Stati Uniti e all’Europa, negli ultimi giorni si stanno ponendo. A livello di percezione pubblica – almeno a giudicare dalla folle caccia alla mascherina in corso anche in Italia e Oltreoceano – sembra in generale prevalere la linea del piuttosto di niente è meglio piuttosto, ossia del procurarsi i dispositivi di protezione facciale prima che vadano esauriti, a prescindere dalla loro utilità pratica. Crederle risolutive per il problema del contagio è sbagliato tanto quanto affermare che siano completamente inutili, perché in realtà la scienza e gli esperti ci dicono che molto dipende dal modello specifico, dalla situazione in cui vengono impiegate e soprattutto dal modo in cui le si usa. In alcuni casi, come vedremo, indossarle può addirittura essere controproducente.
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Coronavirus: i diritti dei consumatori per viaggi ed eventi cancellati
Viaggi in treno, in aereo, hotel e partite di calcio. Nella maggior parte dei casi è previsto il rimborso integrale (lo farà l'Inter per la partita di Europa League a porte chiuse). Ecco le istruzioni per richiederlo. Cancellazioni a raffica. Le contromisure prese da Governo ed enti locali per tentare di arginare la diffusione del Coronavirus hanno cambiato i piani di moltissime persone. Che hanno dovuto così annullare viaggi e soggiorni in hotel già prenotati e pagati. E nei prossimi giorni migliaia di abbonati e tifosi che avevano comprato i biglietti per le partite di Serie A dovranno accontentarsi di vederle in televisione, visto che è stato deciso che alcune partite del prossimo turno verranno sì disputate, ma a porte chiuse. Quali sono i diritti di chi ha prenotato e pagato per poi non usufruire di alcun servizio? Nella maggior parte dei casi sono previsti rimborsi, quasi mai risarcimenti e, in alcune circostanze, ci sarà da lottare per vedersi restituire i propri soldi. E alcune associazioni, tra le quali Federconsumatori, Unione nazionale consumatori (Unc) e Centro europeo consumatori Italia, hanno diffuso dei vademecum.
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Il governatore Fontana: ‘259 casi in Lombardia, anche 4 minori, tra cui bimba di 4 anni’.
Ci sono anche quattro minorenni tra i 259 contagiati dal coronavirus in Lombardia. Il governatore Attilio Fontana e l’assessore Giulio Gallera confermano il contagio di una bimba di 4 anni di Castiglione d’Adda, comune che si trova nella zona rossa, ma anche di due bambini di 10 anni e di un ragazzo di 15: nessuno è grave, due sono già stati dimessi. Martedì i casi di coronavirus in Italia hanno superato i confini del Nord e ci sono state nuove vittime, tutte già con altre patologie. I contagi – che hanno superato quota 320 e portato anche a 11 vittime (tutte con precedenti patologie) – per ora sono però riconducibili al Lodigiano e la Lombardia rimane appunto l’area più colpita. Seguita dal Veneto, dove il numero di casi positivi è salito a 58.
Da esseri indesiderati ad animali amati, così sta cambiando la vita dei cani di strada in Egitto
Dopo secoli di odio sociale e religioso, i cani di strada in Egitto stanno vivendo una nuova vita agli occhi della gente: un cambiamento dovuto alle idee sempre più ispirate all'Occidente sulla proprietà del cane tra le classi alte e medie del Paese, nonché al loro successo sui social media. Ora volontari armati con reti e freccette tranquillanti organizzano regolarmente battute “di caccia” di cani da strada: li catturano, vaccinano e li sterilizzano prima di riportarli in strada nel luogo in cui vivevano. In alcuni casi vengono anche adottati. Questi sforzi si stanno facendo strada contro la politica governativa prevalentemente incentrata sullo sterminio con l’uso del veleno. Ma molti veterinari lamentano la carenza di finanziamenti statali e di un quadro giuridico adeguato a proteggere gli animali, il che significa che il futuro dei cani da strada del paese rimane incerto.
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