Rc Auto: nel 2019 segnalati 119 siti fake
E' la denuncia dell'Unione Nazionale Consumatori, dopo che l'Ivass ha segnalato oggi l'ennesimo sito internet irregolare, www.agenzia-assicurativa.com, che distribuiva polizze assicurative false. Per l'Rc Auto nel 2019 si contano già 112 siti fake. E' la denuncia dell'Unione Nazionale Consumatori, dopo che l'Ivass ha segnalato oggi l'ennesimo sito internet irregolare, www.agenzia-assicurativa.com, che distribuiva polizze assicurative false.
M5s: Di Battista detta nuove condizioni: pretendo queste tre cose
Via Facebook Dibba prova a condizionare la trattativa con il Pd: revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, riformare lo sport per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò; realizzare una legge durissima sui conflitti di interessi e contro l’accentramento di potere. Alessandro Di Battista via Fascebook torna a dettare condizioni perentorie per un accordo di Governo M5s-Pd «Insisto. Un grande potere contrattuale - afferma- deve imporre grande coraggio sui temi. Io, da cittadino e da persona che negli anni ha dato anima e corpo al Movimento pretendo:
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In Onda, Diego Fusaro massacra Bersani in diretta: "Smettila, proprio tu. Ma lo sai chi difendete?"
Guarda In Onda, e come al solito Diego Fusaro è costretto a saltare sul divano di fronte alle parole degli ospiti di Parenzo e Telese su La7. Lunedì sera è stato il turno di Pier Luigi Bersani: "Sono pronto a sostenere Conte ma alcune correzioni sono necessarie", spiega l'ex segretario del Pd, confluito poi in LeU. Si dice disposto "a dare consigli" a Zingaretti e preme per nuove politiche sul lavoro come priorità dell'eventuale governo giallorosso. "Bersani che parla di difesa del lavoro dopo che le sinistre fucsia e arcobaleniche hanno massacrato lavoratori a colpi di Jobs Act è tragicomico", incalza Fusaro su Twitter.
Pd e M5s, l'inciucio che i dem non vogliono. Slavina nel partito: chi sono i big pronti a lasciare Zingaretti
In caso di alleanza con i Cinque Stelle, per il Pd si metterebbe male. "Se si dovesse trovare l'accordo, restituirò la tessera". Parola di Franco Nicolodi,esponente dem della Val di Non, in Trentino. "Il M5s è un partito di destra e non capisco perché dobbiamo andare noi a togliere le castagne dal fuoco a queste persone - ha proseguito sulle colonne di Italia Oggi -. Dopo tutti gli insulti che ci hanno rovesciato addosso non mi sembra il caso di andare a braccetto. All'interno del Pd ci sono interessi per un ritorno al governo finalizzato alla distribuzione delle poltrone ai soliti noti". E ancora: "Ci scommetto che un posto nel futuro governo sarà riservato a loro. Andranno a governare con Luigi Di Maio e Danilo Toninelli?
Sondaggio clamoroso Gpf: "Oltre il 67% vuole Conte alla leadership del M5s". Ora si spiega tutto, perché Di Maio lo vuole premier
Tutta la trattativa tra Pd e M5s ruota attorno alla figura di Giuseppe Conte (che ha ottenuto il benestare anche del Pd). Il premier uscente non vorrebbe lasciare la sua poltrona a Palazzo Chigi, così come il Movimento non vorrebbero perdere "l'avvocato degli italiani". Il motivo? Evidentemente sul tavolo dei grillini è giunto l'ultimo sondaggio dell'Istituto del Gpf. Il 67,4 per cento degli intervistati, tra il 24 e il 26 agosto, risponde che Conte dovrebbe fare da guida del M5s. Solo il 14,3 risponde Di Maio, mentre Alessandro Di Battista è il leader ideale per il 13,9 per cento. Il presidente di Gpf Roberto Baldassari spiega che quella del premier uscente è un'opzione più che credibile nel dualismo Di Maio-Di Battista che "si mangiano consensi l'un l'altro, in una lotta fratricida".
Salvini, Trenta e Toninelli: divieto d’ingresso per nave Lifeline. Orfini: “Non è discontinuità”.
Migranti, Salvini firma il divieto d’ingresso per nave Eleonore con 101 naufraghi. Ok anche di Trenta-Toninelli. Viminale: “Siamo compatti”. A differenza di quanto fatto meno di due settimane prima, quando a tenere banco era il caso della nave Open Arms, i ministri Cinquestelle hanno messo le proprie firme sul documento preparato dal Viminale. Difesa: "È atto dovuto". Nel testo si legge che il rischio è quello legato ai "rischi di ingresso sul territorio nazionale di soggetti coinvolti in attività terroristiche o comunque pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica".
Nuovo governo, è ripartita la trattativa tra Pd e M5s. Patuanelli dopo l’incontro con i capigruppo dem: “Clima positivo, il confronto prosegue domani”
Dopo le tensioni della mattina, nel primo pomeriggio il dialogo tra i due partiti è ricominciato. Il Quirinale ha terminato il primo giro di consultazioni e domani aspetta democratici e 5 stelle. In serata attesa per l'assemblea congiunta dei 5 stelle. Cerno (Pd): "Discontinuità deve valere per i gialli e per i rossi".
Vaticano, Bruxelles, Trump: quegli sponsor del Conte bis
Improvvisamente tutti si sono pazzi per Giuseppe Conte. Da Bruxelles a Donald Trump, passando per il Vaticano, si sprecano gli endorsement per la riconferma nel governo giallorosso. Mentre sembra essere ripartito il dialogo tra Pd e M5S, si allunga la lista di chi desidera che Giuseppe Conte resti a Palazzo Chigi. Il premier, reduce del vertice a Biarritz, ha da poco ricevuto l’endorsement anche del presidente degli Stati Uniti. Gli endorsement di Trump e di Bruxelles.
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Materassi e urla per la strada. Il degrado nella Milano di Sala. Degrado a Milano: in via Ricordi dormono per strada con materasso
Gli abitanti di via Giovanni Ricordi si sono svegliati con uno spettacolo surreale: un materasso sul marciapiede con una coppia che dormiva. Il degrado dilaga vicino piazzale Loreto. Il degrado a Milano non conosce fine. Se ne sono accorti, questa notte, gli abitanti di via Giovanni Ricordi, non lontano da piazzale Loreto, che si sono svegliati all'alba con uno spettacolo a dir poco surreale: due uomini che hanno deciso di portare un materasso sul marciapiede e dormire. Una scena decisamente strana, che ha però ricordato a tutti la situazione in cui vive il capoluogo lombardo.
PD E M5S, POLTRONE E FERRI CORTI. "La pazienza ha un limite", "Non se ne parla". Nella notte cala il gelo sull'inciucio: i retroscena
"Non se ne parla proprio". Nicola Zingaretti l'ha ripetuto più di una volta a Luigi Di Maio: frenate brusche e timide accelerazioni nella trattativa tra Pd e M5s, cominciata ufficialmente alle 18 di lunedì a Palazzo Chigi e proseguita dalle 21 e ben oltre la mezzanotte, alla presenza del potenziale premier-bis Giuseppe Conte e il suo probabile vice Andrea Orlando. I retroscena sull'inciucio riferiscono di momenti di gelo e ostacoli difficili da superare. "Il nodo è l'economia", ricorda chi tiene a sottolineare come l'accordo sarà sulle "idee" e "i programmi" e non sulle persone. Ma il problema, spiegano i più realisti, sono soprattutto le poltrone. Dai 5 Stelle, riporta il Corriere della Sera, si lamentano di come l'apertura del Pd su Conte premier sia "di facciata", utile solo a far partire la trattativa.
Governo, riunione M5s-Pd a Palazzo Chigi. I dem: “In salita su manovra e contenuti”. Il M5s: “Non hanno chiarito su Conte e hanno parlato solo di ministri”
Girandola di incontri tra Pd e M5s, poi il vertice notturno a cui partecipa anche Conte. Ma l’esito è negativo: si riparte oggi alle 11. I dem tra l’altro hanno chiesto ai 5 Stelle anche di non far votare i militanti su Rousseau, come però accade (per esempio) nella Spd in Germania. E dal pomeriggio al Quirinale le nuove consultazioni: Pd e M5s saliranno mercoledì. Le trattative tra democratici e 5 stelle in corso fino a notte: i due leader si sono incontrati in serata per vedere anche il presidente del Consiglio uscente. I dem al termine: "Divergenze sulla manovra economica". I Cinque Stelle: "Chiariscano ufficialmente su Conte". Nuovo incontro tra le delegazione a partire dalle 11, mentre alle 16 inizia il secondo giro di consultazioni al Quirinale.
Crisi di governo, il Pd va verso il via libera a Conte. Zingaretti: “Il confronto è partito, la strada è giusta”. Alle 21 il premier incontrerà il leader dem e Di Maio
Il Pd va verso il via libera a Conte. In serata il premier vedrà Di Maio e Zingaretti. Il segretario dem: “Siamo sulla strada giusta”. Il Quirinale ha convocato nuove consultazioni: inizieranno martedì, ma Pd e M5s saliranno al Colle nel pomeriggio di mercoledì. Vertici in corso tra le dirigenze delle due forze politiche. Il nodo resta sempre Conte. Il segretario si sta facendo convincere dai suoi sul premier: i dem convocato la direzione per domani alle 18. Si va verso il via libera al Conte 2. L’ultimo giorno di trattative tra Pd e 5 stelle è anche quello della svolta. Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio si sono incontrati alle 18 e dopo un vertice lampo di venti minuti, si sono dati appuntamento alle 21 per incontrare il premier uscente. “Finalmente il confronto è partito”, ha detto il segretario democratico.
Sergio Mattarella, l'ultimatum ai partiti: "Entro le 19 serve un quadro della situazione". Asse Pd-M5s lontano
Sergio Mattarella presenta l'ultimatum a tutti i partiti, in particolare ai Cinque Stelle e al Partito Democratico disposti (forse) a dare vita a una nuova alleanza. Prima di stilare il calendario delle Consultazioni previste a partire da martedì 25 agosto, il Quirinale infatti sarebbe in attesa delle risposte dalle varie forze politiche, per capire come procede il confronto e se effettivamente c'è la possibilità di dar vita ad un nuovo governo. Il presidente non vuole arrivare al giro di consultazioni con ancora tutti i nodi sul piatto, ipotesi altamente probabile visto la difficile trattativa tra Pd e M5s. Questo, mentre la Lega è tornata a chiedere all'ex alleato un incontro faccia a faccia per riannodare i nodi di un nuovo governo gialloverde. Per questo - si apprende in ambienti parlamentari - il Colle avrebbe sollecitato i partiti a fornire entro le 19 di lunedì un quadro della situazione. Piccolo dettaglio: il Pd ha in agenda la propria direzione per martedì alle 18, che rischia di arrivare a decisioni già prese. Non un bel segnale per i tifosi dell'inciucio.
Centinaio apre a Di Maio premier: "Di Maio premier ipotesi vera". La Lega apre le porte ai 5 Stelle
Il ministro leghista tiene spalancate le porte al Movimento 5 Stelle: "Siamo simili, possiamo tornare insieme". Che Gian Marco Centinaio fosse dalla parte di un ritorno con i grillini non è una novità, come dimostrano le parole da lui rilasciate pochi giorni fa. Il ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo italiano è intervenuto a Radio Cusano Campus e non ha assolutamente chiuso le porte all'ipotesi di Di Maio premier: "È una delle ipotesi sul tavolo. Il confronto sul nome deve avvenire tra i due leader.
Crisi: il Colle chiede risposte entro le 19. I vertici M5S riuniti. Zingaretti: “Serve un governo di svolta”
Ore decisive nelle trattative tra i partiti per il nuovo governo. A quanto si apprende da fonti parlamentari, i leader dei partiti dovrebbero comunicare le loro indicazioni al Quirinale entro le 19, in modo da permettere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di stilare il calendario della consultazioni. «Si può e si deve andare avanti nel rispetto delle idee e delle prerogative degli altri». La settimana politica si apre con le parole del segretario Pd Nicola Zingaretti fuori dal Nazareno, alla vigilia del nuovo incontro al Quirinale con Mattarella. Zingaretti ha spiegato poi che «servono elementi di discontinuità sia sui contenuti sia su una squadra da costruire».
Governo, è l’ultimo giorno per la trattativa Pd-M5s. Mediazioni per formare il Conte 2 e convincere il Colle
Appurato che aggirare il nome di Giuseppe Conte farebbe saltare il banco, Nicola Zingaretti si sta facendo convincere dai suoi per chiedere una contropartita pesante e una "discontinuità evidente" sui contenuti e i ministeri. E, fuori dal Pd, anche dall'Europa e dalla Cgil arrivano segnali al Nazareno. Oggi giorno decisivo: previsto in mattinata, secondo quanto risulta a ilfattoquotidiano.it, un vertice tra i big M5s. Si vedranno anche al Nazareno e poi, probabilmente, ci sarà un incontro tra le parti. Sta per scadere il tempo. Fra 24 ore il presidente della Repubblica inizierà il secondo giro di consultazioni e i partiti, Movimento 5 stelle e Partito democratico prima di tutti, dovranno dire se hanno un’alternativa alle urne a novembre.
Conte II e Andreotti III: le analogie con il 1976. Come lo stesso premier può guidare coalizioni diverse
Modello prima Repubblica. Da De Gasperi al Divo Giulio: come lo stesso premier può guidare coalizioni diversissime tra loro. Dalla destra alla sinistra, come capo del governo, nominato anche per garantire gli equilibri internazionali. Sembra il profilo di Giuseppe Conte, premier uscente, e lo è certamente. Ma non riguarda solo lui. La storia repubblicana offre varie analogie, non paragoni superficiali,
I 5 stelle studiano la squadra giallorossa: il leader alla Difesa, dentro Di Battista, Patuanelli e Fioramonti. Via libera a Tria, allo studio una "lista nera" per il Pd: porte chiuse a Renzi, Lotti, Boschi, Orfini e Boldrini
No a coinvolti in Mafia Capitale e Bibbiano. C’è il nodo Giuseppe Conte ancora insolubile sul tavolo, e questo è noto. Ma nell’incessante lavorio per districarlo gli ambasciatori del Movimento 5 stelle stanno sondando il Partito democratico su quale possa essere la composizione della squadra di governo. Avendo, da parte loro, le idee piuttosto chiare. A partire dall’assoluta volontà di coinvolgere Alessandro Di Battista, e di fermare all’ingresso le personalità per i 5 stelle macchiate dalle inchieste su Mafia Capitale e Bibbiano. Andiamo con ordine. Premier a parte, della vecchia compagine rimarrebbero solo Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede. L’optimum sarebbe nelle caselle che ricoprono oggi, quelle di ministri dei Rapporti con il Parlamento e della Giustizia, ma non se ne fa una questione insormontabile. Insieme a Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio manterrebbe la poltrona da vicepremier. Ma cambierebbe ministero. Le ipotesi sono tre, in ordine crescente di probabilità: Esteri, Interni e Difesa. È sul ruolo che oggi è di Elisabetta Trenta che il capo politico punta. La professoressa della Link campus farebbe gli scatoloni, insieme ad Alberto Bonisoli, Barbara Lezzi, Giulia Grillo e Danilo Toninelli.
Telefonata con Zingaretti, Di Maio ribadisce la linea. Appello dei renziani al segretario: “Accetti il nome di Conte, la svolta si farà su contenuti e ministeri”
Il segretario dem vuole il presidente della Camera Fico, anima di sinistra del M5s. Ma lui fa sapere: “Continuità con il mio ruolo istituzionale”. Intanto il fondatore del Movimento Beppe Grillo fa un nuovo endorsement all’attuale presidente del Consiglio: “Ha i requisiti”. Cerno (Pd): “Non è un veto alla persona, Conte 2.0 è cosa diversa da Conte bis”. Proseguono i contatti tra i partiti. I due leader in mattinata si sono parlati al telefono. Il capo politico dei 5 stelle insiste sul nome del presidente del Consiglio uscente, il segretario dem ribadisce il suo no ma valuta "soluzioni" sotto la pressione dei suoi. E i grillini dicono di intravedere "spiragli". Il senatore Cerno (Pd): "Si valuti Conte 2.0". Grillo elogia di nuovo il premier: "Ha tutti i requisiti". Ladini al Corriere: "Ha coraggio politico". E il sondaggio Winpoll per il Sole 24 ore rileva un crollo del Carroccio di cinque punti in un mese.
Rivelazione choc: una bomba atomica francese contaminò la Sicilia
FU FATTA ESPLODERE IN ALGERIA MA LA NUBE ARRIVÒ SULLE NOSTRE COSTE. Una nube radioattiva sarebbe arrivata in Sicilia sospinta dai venti e avrebbe contaminato alcune aree delle province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e Palermo. Questo secondo quanto riportato in un articolo pubblicato sul quotidiano “La Sicilia“, che fa riferimento a un documento desecretato dal ministero della difesa francese che si riferisce alla prima esplosione nucleare dei transalpini nel Sahara algerino, il cosiddetto Gerboise Bleue, un test atomico effettuato dalla Francia il 13 gennaio del 1960. La bomba fatta esplodere in Algeria era quattro volte più potente di quella che rase al suolo Hiroshima il 6 agosto del 1945 ponendo fine alla Seconda Guerra Mondiale, e fu fatta esplodere nel poligono di Reggane, in un’area desertica abitata da migliaia di persone e attraversata da carovane di nomadi. Dopo tredici giorni dall’esplosione – scrive sempre il quotidiano “La Sicilia” – la nube radioattiva sarebbe giunta fino in Sicilia, contaminando le aree in cui si sarebbe propagata. Guarda caso negli anni successivi, in quelle aree sarebbe stata registrata un’impennata di casi di tumore e malformazioni varie.
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La bomba atomica francese che contaminò anche la Sicilia
Nel 1960 il test nucleare voluto da Charles De Gaulle, la nube contaminata di Cesio 137 e Iodio 131 dall'Algeria sospinta dal vento raggiunse anche la Sicilia Occidentale. All’epoca la Francia non rivelò quanto accaduto. Una vera e propria Chernobyl dimenticata che, 26 anni prima dell’incidente in Ucraina, contaminò la Sicilia Occidentale con conseguenze ancor oggi pressoché sconosciute. E’ quanto emerge dai documenti di recente desecretati dal ministero della Difesa di Parigi nell’ambito di un processo per i risarcimenti richiesti dal personale dell’esercito che ha lavorato nei siti nucleari francesi. E potrebbe anche non essere l’unica visto che, tra il 1960 e il 1966, la Francia ha condotto ben 17 test nucleari nel Sahara algerino e che solo del primo – quello del 13 febbraio del 1960 – sappiamo ora con certezza che la nube radioattiva – il cosiddetto fallout – arrivò, dopo tredici giorni, anche in Sicilia, contaminando tutta la Sicilia Occidentale.
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I 5 stelle sottoporranno alla rete un'eventuale intesa. Frontale con le condizioni poste da Zingaretti. Di Maio non chiude le porte alla Lega e Bugani si aggiunge alla lista degli anti-Dem
Luigi Di Maio tace, Gianluigi Paragone e Massimo Bugani parlano. Il primo, si sa, rema contro l’accordo con il Partito democratico: “È un’operazione che serve al Pd”, ha spiegato al Corriere della sera. Ma a fare rumore sono le parole del secondo, storico volto del grillismo delle origini, nello staff del ministro del Lavoro e socio fondatore di Rousseau. Rompe il silenzio in un lungo post su Facebook: “Quello con i Democratici sarebbe un governo della paura”, spiega. E aggiunge: “Se qualcuno ripone le speranze di un nuovo governo nel Pd di oggi, come al solito il Pd è sempre pronto a deluderle tutte”. I bene informati spiegano che l’uomo vicinissimo a Davide Casaleggio pende assai più per l’opzione ritorno alle urne, che non per quella che vedrebbe riscaldare la minestra leghista.
Sergio Mattarella, ipotesi pazzesca. "E se martedì, Di Maio sale al Colle e...". Scacco matto al presidente
La crisi "veleggia esattamente nella direzione opposta a quella indicata" da Sergio Mattarella. Un retroscena di Repubblica evidenzia la preoccupazione del Capo dello Stato, che ha chiesto ai partiti di fare presto e indicargli per martedì prossimo un'ipotesi chiara di nuovo governo, con premier e programmi credibili. "E se il vicepremier Luigi Di Maio tornasse martedì al Quirinale per dire che intende riproporre la maggioranza con Matteo Salvini?", si chiede terrorizzato il quotidiano diretto da Carlo Verdelli. Risposta secca: Mattarella dovrebbe dire sì, a malincuore e con malcelato stupore per come è stata gestita tutta questa faccenda. D'altronde, però, i dubbi del Colle sul governo eventuale Pd-M5s sono sempre più evidenti.
Di Maio-Zingaretti, braccio di ferro su Conte premier. Al G7 Tusk dice: “Tra i migliori esempi di lealtà in Ue”.
Il segretario dem chiede discontinuità, ma una parte consistente del partito gli chiede di non escludere il premier uscente a priori. Cerno: “Conte bis sarebbe nuova stagione politica”. Marcucci: “Senza veti daremo un governo all’Italia”. Intanto il presidente del Consiglio europeo, incontrando i giornalisti a Biarritz, ha fatto il suo endorsement per l’ex premier. Mediazioni in corso tra i due partiti per formare l'esecutivo giallorosso. Da sciogliere il nodo del presidente del Consiglio: il segretario dem chiede discontinuità, ma una parte consistente del partito gli chiede di non escludere il premier uscente a priori.
Milano. Ora Sala vuol aiutare i migranti a chiedere il ricongiungimento. Strada più facile per i figli degli stranieri
Il progetto, fortemente voluto dal Comune, è pronto per partire in autunno. Nel locale che lo ospiterà, in via Don Carlo S.Martino, troveranno impiego diverse figure professionali, dagli psicologi ai consulenti per la scuola. Continuano nella Milano di Sala gli interventi a favore dell'inclusione e dell'accoglienza. In questo caso, a fare notizia, è la volontà del Comune di aprire una nuova struttura per il ricongiungimento familiare dei cittadini stranieri che vada ad integrarsi con gli enti già operativi sul territorio, come il "RaggiungiMi", operativo ormai da tempo. Il progetto è pronto per essere avviato in autunno.
Tasse, le grandi imprese pagano meno imposte di quelle piccole
Nel 2018 i lavoratori autonomi e le piccole imprese hanno versato al fisco 42,3 miliardi di euro. Tutte le altre, prevalentemente medie e grandi imprese, invece, hanno corrisposto 37,9 miliardi. Sono piccole ma pagano più imposte. Nonostante la dimensione aziendale delle piccole imprese presenti in Italia sia molto contenuta, il contributo fiscale ed economico reso al Paese è rilevantissimo. In materia di imposte e tasse, ad esempio, nel 2018 i lavoratori autonomi e le piccole imprese hanno versato al fisco 42,3 miliardi di euro (pari al 53 per cento degli oltre 80 miliardi di imposte versate da tutto il sistema produttivo). Tutte le altre, prevalentemente medie e grandi imprese, invece, hanno corrisposto “solo” 37,9 miliardi (il 47 per cento del totale). In buona sostanza i piccoli hanno versato 4,4 miliardi di tasse in più rispetto a tutti gli altri. Il calcolo arriva dalla CGIA di Mestre.
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Muore per una malattia ai polmoni dovuta alla sigaretta elettronica, prima vittima in Usa
Un uomo è morto in Illinois, Stati Uniti, dopo aver contratto una malattia respiratoria legata all'uso della sigaretta elettronica. Lo ha reso noto il dipartimento di Sanità pubblica dello Stato, secondo quanto riporta Sky News. Secondo l'emittente le autorità ritengono che questa sia la prima vittima dello svapo nel Paese. L'identità di questa persona, tra i 17 e 38 anni in un primo momento non era stata rivelata, poi si è appreso che si trattava di un uomo. La morte è stata segnalata giovedì poiché il'istituto sanitario statunitense ha riportato 193 casi di malattia polmonare in 22 stati. Malattie polmonari in aumento. Salgono senza sosta i casi della misteriosa malattie polmonare legata all'uso di sigarette elettroniche negli Usa: le segnalazioni accertate dalle autorità sanitarie - tutte riguardanti 'casi gravi di disturbi ai polmonì che hanno portato a ricoveri in ospedale - sono arrivate a 153, allargandosi a 16 Stati dell' Unione.
Il Vaticano spinge Marta Cartabia come candidata premier
Il Vaticano endorsa la vicepresidente della Corte Costituzionale come premier. Piace a gesuiti e ciellini. E dai sacri palazzi, pur di far uscire di scena Salvini, arrivano aperture anche a un governo Pd-M5s. Come in un sogno di mezza estate, i cattolici provano a riprendersi la centralità politica perduta passando dalla finestra della crisi di governo. Il nome magico intorno al quale ruota l’operazione è quello di Marta Cartabia, vicepresidente della Corte Costituzionale, cattolica, nominata dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, militante ciellina ma di ‘larghe vedute’, poco esposta fino a oggi sui temi eticamente sensibili, capace di condividere però molti degli input bergogliani e ipotetica leader della futuribile alleanza Pd-M5s. Nel 2015, quando Comunione e liberazione si ritrovò in udienza speciale in Piazza san Pietro con papa Francesco, fra i primi esponenti di rilievo di Cl che strinsero la mano al pontefice c’era proprio lei.
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Il terremoto dimenticato del Centro Italia
A tre anni dal sisma la ricostrizione è ferma: 1.500 sfollati vivono ancora negli alberghi, in 9 mila nei prefabbricati. Oltre 50 mila restano senza casa e senza futuro. Mentre tutta la politica litiga, un intero territorio si spopola e muore. E' il silenzio, sapete. Quel silenzio che se non lo ascolti non puoi capire, ma se ci caschi dentro invece capisci tutto. Un silenzio che puzza di detriti, di urla, di smemoria, di attesa, di destino, di fatalità, di rassegnazione, di tutto, di niente. Odora di silenzio, ma non quello rilassante, sognante. L’altro, quello della morte. Neppure gli uccellini sembrano cantare allo stesso modo. Sotto di loro, un cantierino ogni tanto, che mette tristezza.
Amazzonia in fiamme, processo a Bolsonaro. Ma Trump resta in silenzio
Per Merkel e Macron "ne deve discutere il G7", scontro con il presidente brasiliano, che pensa di inviare l'esercito. Brucia il polmone del mondo. Brucia l’Amazzonia, e con il verde, il mondo, tra cui anche la distratta Italia, rischia di perdere il 20% della produzione di ossigeno del pianeta e il 10% della biodiversità mondiale. L’Amazzonia è in fiamme da giorni, si apre un processo politico internazionale nei confronti di Jair Bolsonaro, ma per il presidente brasiliano la colpa è delle Ong ambientaliste. Dall’inizio dell’anno ad oggi ci sono stati più 35.000 roghi nei diversi stati che comprendono la più grande foresta tropicale del pianeta, ma a preoccupare è soprattutto l’accelerazione delle ultime due settimane, visibile anche dai rilevamenti satellitari. Secondo Londra, Parigi e Berlino se ne deve occupare il G7, mentre Donald Trump resta in silenzio. Manifestazioni per l’Amazzonia sono in programma per oggi in Brasile e nel mondo.
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Aperitivo a casa di Spadafora. Per Di Maio "Conte è il perno di un nuovo Governo". Zingaretti dice no: "Il problema non è personale, ma politico". Poi informa Renzi, che concorda. Tutti i sospetti sul doppio forno dei 5 stelle
Si arriva subito al dunque, dopo il primo sorso dell’aperitivo. In clima schietto, ma cordiale. Ecco Luigi Di Maio, polo Lacoste, che illustra la sua posizione a Zingaretti: “Nicola, sai quale è il nostro apprezzamento e la nostra stima per Conte. Per me è lui il perno attorno a cui costruire un Governo con voi”. Ecco Zingaretti, camicia bianca botton down, giacca blu dell’abito lasciata in macchina: “Guarda, nessun problema personale con Conte. Però il punto è politico”. Ed è sul punto politico che si inceppa la trattativa: “Per me, per il Partito democratico, occorre un Governo di svolta rispetto a questi quattordici mesi. Sono disponibile al confronto, l’ho detto pubblicamente, ma sulla base di una discontinuità. Di agenda e del nome per palazzo Chigi”. Casa di Vincenzo Spadafora, Castel Sant’Angelo. Il padrone di casa se ne va, dopo i convenevoli, per favorire il faccia a faccia.
Diego Fusaro: "Il vangelo secondo Soros e l'enigma della sostituzione di Ratzinger con Bergoglio"
"Il Vangelo di Soros". Titola così Diego Fusaro il suo video dedicato all'enigma della sostituzione di Papa Ratzinger con Bergoglio. Partendo da "Cristo si è fermato a Eboli", il filosofo spiega quel grande cambiamento in Vaticano quando Benedetto XVI ha lasciato il suo ruolo: "Ratzinger era un grande credente e teologo. I suoi interventi erano fatti non per piacere ma mettevano al centro il cristianesimo. Poi nel 2013 assistiamo alla prima grande sconfitta della Chiesa che è stata travolta dal capitalismo e dalla globalizzazione edonista e nichilista". Bergoglio, conclude Fusaro, "è fatto per piacere a tutti. La sua è una predica sociale in cui l'elemento della trascendenza sparisce completamente. La sua è una fede low cost compatibile con questo mondo. Con il cristiano consumista".
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Google e la storia del tracciamento COVID-19 su Android
Anche Diego Fusaro si iscrive ai complottisti di Google, Android e del tracciamento COVID-19. Dopo la storia del complotto di Android che ti...