Bruno Vespa: "Elezioni, soldi, immigrati. Salvini a Pontida apre una lunga guerra per riconquistare il potere"
Venticinque anni dopo Umberto Bossi, a Pontida, che "ha sempre segnato la storia del centrodestra", Matteo Salvini apre "una lunga guerra di posizione per riconquistare il potere volontariamente ceduto a Pd e Cinque Stelle". Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno scrive che "una guerra di posizione - come fu la Grande Guerra - è lunga, ma punteggiata di battaglie che risulteranno a un certo punto decisive per l'esito finale". La prima battaglia sarà alle elezioni regionali. "Per il Pd le elezioni in Umbria del 27 ottobre sono come il Grappa", "l'Umbria è rossa dal 1948, come la Toscana e l'Emilia Romagna. Perderla a meno di due mesi dalla nascita del nuovo governo sarebbe pesante". E mentre il Pd, continua il direttore di Porta a Porta, "si chiede se dopo la sfuriata ieri sera dei suoi sulla distribuzione dei sottosegretari Renzi stia rivalutando lo scisma temuto da Zingaretti, l'opinione pubblica segue poco queste manovre ed è attenta come sempre ai fatti. E i fatti oggi hanno due nomi: immigrazione e soldi".
Un sito internet israeliano ha raccolto i dati di tutti gli italiani e cancellarli è quasi impossibile
Non solo ministri, leader politici, direttori di giornale, personaggi dello spettacolo e della finanza ma anche persone comuni. I dati di tutti, tra cui indirizzi e numeri di telefono, potrebbero essere facilmente accessibili a chiunque sul web. Quanto sono al sicuro i nostri dati personali? Le normative in vigore garantiscono realmente la nostra privacy?
A Pontida il raduno della Lega. Salvini attacca il governo: “Se Roma è conciata così è colpa del duo-sciagura Raggi-Zingaretti”
Lo slogan del raduno è La forza di essere liberi!. «Se smonteranno il decreto sicurezza sarà un'altra occasione di referendum» ha detto il leader del partito. Momenti di tensione, aggredito un giornalista di Repubblica. Gad Lerner è stato accolto da insulti, fischi e offese. È stato accolto come una star, Matteo Salvini, giunto a Pontida per il tradizionale raduno annuale del Carroccio. Un vero e proprio bagno di folla per il leader della Lega. I suoi lo abbracciano, lo tirano, lo chiamano tra inni e urla, alcune persone addirittura si vantano con un «l'ho toccato». Cori più gettonati «c'è solo un capitano», in cui si distinguono alcuni presenti con felpe con scritto Roma, e scudetto giallorosso. «Se Roma è conciata così è colpa del duo-sciagura Raggi-Zingaretti» ha detto il leader della Lega.
Piscina con sauna e amante con i soldi della chiesa, vescovo finisce nei guai
Spese folli e ingiustificate. Il vescovo della Bassa Austria Alois Schwarz è finito nel vortice delle polemiche dopo una serie di spese folli fatte a suo carico. Tra queste, la costruzione di una piscina con sauna annessa, costata oltre un milione. Ma quello che ha scovolto di più è stata la relazione con Andrea Erzinger, la sua amante, da lui nominata direttrice di un centro di formazione con un compenso annuo di 91mila euro. L'uomo, su cui da tempo gravavano molti sospetti, si era invaghito della donna arrivando a cedere a ogni sua richiesta. Dopo la singolare gestione dei beni ecclesiastici è stata aperta un'inchiesta dove il vescovo è stato ritenuto colpevole di diversi illeciti. Non viene mai fatto esplicito riferimento all'amante negli atti, ma si parla di violazione del celibato e a un insolito potere delegato alla donna in questione.
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M5S: il deputato alle colleghe Pd: “Siete qui perché brave solo a fare i pompini”
La frase pronunciata in commissione Giustizia dall'esponente del Movimento Massimo Felice De Rosa. Le parlamentari sporgono querela per ingiuria, trascrivendo l'insulto. Tra loro anche Alessandra Moretti, ex portavoce di Pierluigi Bersani. Lui dice: "Non mi riferivo a nessuno in particolare, neanche a lei". “Voi donne del Pd siete qui perché siete brave solo a fare i pompini“. Massimo Felice De Rosa del Movimento 5 Stelle si sarebbe rivolto così alle colleghe democratiche in Commissione giustizia alla Camera. Parole che hanno spinto alcune deputate a querelarlo per ingiuria. Tra loro c’è anche Alessandra Moretti, ex portavoce di Pierluigi Bersani.
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La Rete dell’evasione: dai giganti del web solo 37 milioni di tasse
Airbnb, Uber, Google, Facebook, Amazon, Apple, Twitter: poche briciole all’Erario nel 2018. In Italia il gruppo di Bezos paga meno di De Longhi , il ristorante "Cracco Peck" più di Deliveroo, TripAdvisor e Just Eat insieme. L'Italia rimane un paradiso fiscale per i giganti del web. Il pressing delle Procure e dell'Agenzia dell'Entrate per convincere i big hi-tech a pagare le tasse sui profitti generati nel nostro Paese ha funzionato per ora a scartamento ridotto: Google, Amazon, Facebook e Apple hanno patteggiato 824 milioni di versamenti all'erario come risarcimento per le somme non versate nel passato. Ma ogni volta che si trovano a chiudere i bilanci ufficiali di fine anno, per...
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Missouri: l’ultimo scandalo che travolge la Chiesa: «Preti protetti per decenni», 150 casi di pedofilia insabbiati
L’inchiesta è durata un anno e coinvolge quattro diocesi: l’accusa è di aggressioni sessuali, stupri o abusi su bambini. Il Procuratore generale del Missouri, Eric Schmitt, ha accusato la Chiesa cattolica di aver insabbiato gli atti di pedofilia attribuiti a 150 preti e membri del clero, annunciando dunque che in almeno 12 finiranno davanti alla giustizia. «Per decenni, e malgrado i segnali credibili di aggressione, la Chiesa ha rifiutato di riconoscere le vittime e si è piuttosto concentrata sulla protezione dei preti» ha dichiarato Schmitt senza mezzi termini. L’inchiesta è durata un anno e ha coinvolto 163 persone in quattro diocesi, tutte accusate di reati gravissimi: aggressioni sessuali, stupri o abusi su bambini. «La risposta classica della Chiesa era costringere il prete a seguire una terapia temporanea, poi riassegnarlo a una nuova parrocchia», ha aggiunto il procuratore generale precisando che le comunità non sarebbero state informate dei motivi per cui i preti venivano trasferiti.
Web Tax: Google paga oltre un miliardo di dollari a Parigi. E in Italia?
Il meccanismo ormai è conosciuto: le aziende che operano sul web non pagano le tasse nei Paesi dove fatturano ma solo dove il regime fiscale è più agevolato. Oltre un miliardo di dollari, da versare alla Francia per mettersi in ordine con le tasse. È l’ultima parcella che Google ha dovuto pagare in Europa. Una saga lunga ormai diversi capitoli e che si basa tutta su un unica domanda: dove devono pagare le tasse i colossi del web? Una corte di Parigi ha condannato Google a pagare una multa da 551 milioni di dollari. La società ha spiegato poi che ne pagherà altri 513 per chiudere tutte le tasse. L’accusa è sempre evasione fiscale. In Europa colosso di Mountain View guadagna grazie al traffico che proviene da diversi Paesi ma paga tutte le tasse in Irlanda, dove può contare su un regime agevolato. Questa situazione ha portato l’Unione Europea a interrogarsi sul problema, tanto che negli ultimi anni si è cominciato a parlare di web tax.
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La Lega invoca chiarezza su Bibbiano in Senato ma poi non si presenta in commissione regionale
“Parlateci di Bibbiano” è il nuovo ritornello ossessivo utilizzato contro il Partito Democratico. L’ultima azione provocatoria l’aveva fatta la senatrice Lucia Borgonzoni, che proprio a Palazzo madama era intervenuta con addosso la maglia bianca con lo slogan. La Lega usa Bibbiano anche contro il Movimento 5 Stelle ora alleatosi con il Pd, da loro definito in passato come il partito di Bibbiano appunto. Eppure, oltre al clamore, le grida e gli slogan su t-shirt e striscioni, pare che la Lega non voglia andare. O almeno questa è l’accusa mossa via social dal dem Paolo Calvano, che sui social network ha denunciato l’assenza della Lega proprio dalla commissione speciale su Bibbiano in Regione.
2° edizione del "MONTE CARLO International Short Film Festival"
La nostra associazione ILCORTO.IT in collaborazione con la MovieOn Pictures organizza la 2° edizione del "MONTE CARLO International Short Film Festival", patrocinato dall'Ambasciata d'Italia nel Principato di MONACO. Tra tutte le opere inviate al nostro Concorso di Cortometraggi una giuria tecnica ne sceglierà alcune da presentare e proiettare il giorno 18 ottobre 2019 nella Salle d'Or del Fairmont di Monte Carlo. Nella precedente edizione sono intervenuti come ospiti d'onore Barbara Bouchet, Fabio Testi e Flavio Bucci.
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Storia del raduno leghista di Pontida tra riti e folklore
Le ampolle sacre con l'acqua del Po. Il matrimonio celtico di Calderoli. Alberto da Giussano forse mai esistito. Lapidi col dubbio della contraffazione. Da Bossi a Salvini, come si è evoluto l'appuntamento bergamasco dell'orgoglio padano che torna il 15 settembre. Ben prima che rosari, crocifissi e madonnine prendessero piede nelle dissacranti ostensioni elettorali di Matteo Salvini, i leghisti delle origini consacravano la loro battaglia politica a ben altre divinità che nulla avevano a che fare con le radici cattoliche del nostro Paese. Su ampolle sacre prelevate dal Po, druidi e rievocazioni storiche parecchio romanzate – se non inventate di sana pianta – Umberto Bossi ha costruito il suo, folkloristico, partito. Ed è stato così almeno fino alla fatidica “notte delle scope” del 2012, quando, oltre al cerchio magico, sono state ramazzate tutte quelle note di colore che hanno anticipato la dismissione del “Nord” dal simbolo e il cambio cromatico del partito da verde a blu.
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LE INCHIESTE “TURBANO” I BENETTON - Sospesi due dirigenti di Autostrade coinvolti. Ma per Di Maio esiste solo la revoca
Il leader M5S rilancia la battaglia contro Autostrade dopo gli arresti per i report "falsi" sui viadotti: "Ora per il Pd non è più un tabù". “Alla luce dei recentissimi eventi, Edizione, come azionista di riferimento, prenderà senza esitazione e nell’immediato tutte le iniziative doverose e necessarie, anche a salvaguardia della credibilità, reputazione e buon nome dei suoi azionisti e delle aziende controllate e partecipate”. Lo afferma in una nota l’holding dei Benetton, che detiene il 30,25% di Atlantia, “in relazione alle diverse indagini in corso dopo la tragedia del crollo del ponte Morandi di Genova”. Edizione nella nota “esprime il suo sgomento e il suo turbamento per quanto emerso nelle ultime ore a seguito della doverosa attività svolta dall’Autorità Giudiziaria, in relazione alle diverse indagini in corso dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi di Genova, con i suoi 43 morti che pesano sulle coscienze, ed esprime l’assoluto suo rispetto per il lavoro svolto dalle Autorità competenti”.
Un'altra verità si fa strada su Salvini e la crisi d'agosto
Con il passare dei giorni gli animi si calmano, i pensieri trovano una forma più compiuta e, in qualche modo, anche gli obiettivi si fanno più chiari. Ed allora, alla vigilia dell’appuntamento di Pontida, si può proporre una versione diversa della crisi di governo alle nostre spalle, una versione che inquadra con angolo visuale nuovo le scelte del leader della Lega Matteo Salvini. Versione che trova conferme interloquendo con diversi esponenti del partito, in molti casi anch’essi impegnati nella ricostruzione di quanto accaduto davvero. Torniamo alla situazione di fine luglio, in cui Salvini è “alfa e omega” della politica italiana, inseguito (con sua piena collaborazione) da selve di microfoni, telecamere e smartphone in ogni momento della giornata. Egli è il politico italiano più importante, in vetta ai sondaggi, ministro dell’Interno, ago della bilancia del Governo nazionale, trionfatore di tutti gli appuntamenti elettorali dei 12 mesi precedenti.
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Salvini, bomba di Dagospia: "Leadership in discussione". Chi potrebbe sostituirlo
REGIONALI DI VITALE IMPORTANZA. All'opposizione Matteo Salvini sarà messo alla prova. "Adesso - riferisce Marco Antonellis per Dagospia - il problema del Capitano leghista è di dimostrare numeri alla mano che ha ancora seguito popolare anche ora che ha perso l'incarico di governo e i sondaggi lo danno in calo. Tanto più che prestissimo comincerà la trafila delle regionali (Umbria, Emilia Romagna, Toscana e Calabria): e qui potrebbero essere dolori". A darne la riprova sono gli stessi leghisti in Transatlantico: "Fino ad un mese fa avremmo fatto filotto senza problemi, conquistando quattro regioni su quattro senza troppe difficoltà invece adesso il nostro obiettivo è di conquistarne almeno due. Se invece ne conquisteremo di meno in futuro si porrà anche il tema della leadership salviniana soprattutto se il governo dovesse durare a lungo, almeno fino all'elezione del prossimo Capo dello Stato".
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Immigrati, quel timore tra i militari della Marina. Gira una voce: "Come vuole ridurci il governo"
Il nuovo governo giallo-rosso con la sua linea più morbida sui migranti preoccupa non poco la Marina militare. Alla Difesa si vocifera che adesso il rischio che l'esecutivo Conte possa rimettere in campo le navi militari si fa sempre più concreto, rivela il Giornale in un retroscena, come negli anni 2013 e 2014 con l'operazione Mare Nostrum, e nel 2015, con il governo Renzi quando in Italia sbarcarono centinaia di migliaia di migranti. Il Pd starebbe già mettendo a punto un piano di impiego delle navi della Marina che di fatto tornerebbero a fare i taxi del mare, esattamente come le Ong.
Regionali in Umbria, Di Maio: «Passo indietro dei partiti, sì a giunta civica»
Il leader del M5S: «Programma comune e sostegno di tutti senza pretendere assessorati. Ma non si tratta di alleanze o coalizioni». «Un patto civico per l’Umbria»: è la proposta che il capo politico del M5S Luigi Di Maio lancia in vista delle Regionali in una lettera alla Nazione. «Tutte le forze politiche», ha scritto il leader dei Cinque Stelle, «facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi sosterremo solo con la presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico, fuori dalle appartenenze partitiche, e con un programma comune». Un’apertura quindi dei pentastellati a fare fronte comune contro la Lega in vista del voto umbro del 27 ottobre.
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Pronti i nuovi gruppi renziani: 18 deputati e 6 senatori. Il piano scissione agita il Pd
L’addio con 18 deputati e 6 senatori. Orlando: pensiamo a governare non a dividerci. la svolta potrebbe arrivare addirittura prima della Leopolda del 19 ottobre. Riempite tutte le caselle del nuovo governo, Matteo Renzi avvia la scissione dal Pd. Il logo è pronto, ma top secret: la svolta potrebbe arrivare addirittura prima della Leopolda del 19 ottobre, creando due nuovi gruppi in Parlamento. Oggi sono 18 i deputati e 6 senatori pronti a seguire l’ex premier in questa nuova avventura, che potrebbe condurre a breve a fondare anche un nuovo partito. L’accelerazione è arrivata dopo che Renzi non è riuscito a incassare quanto chiedeva: 5 tra viceministri e sottosegretari (solo 2 alla fine: Anna Ascani e Ivan Scalfarotto), dopo aver ottenuto i dicasteri di Famiglia e Agricoltura.
Pagamenti online, da oggi addio al token e autenticazione rafforzata per le operazioni di home banking
Addio alle chiavette token che generano i codici di accesso al conto online. Bonifici con lo smartphone. Nuovi sistemi rafforzati di autenticazione in due passaggi. E open banking, ovvero la condivisione dei dati degli utenti con società che offrono servizi finanziari. Sabato 14 settembre è scoccata l’ora X per i pagamenti online, con l’entrata in vigore dell’ultima parte della direttiva europea dedicata ai servizi di pagamento digitali, la cosiddetta PSD2. “I consumatori europei saranno più protetti contro le frodi online e avranno miglior accesso a forme più innovative di pagamenti online e via smartphone”, promette la Commissione Ue.
"Scudo" di soldati e filo spinato. Così si bloccano gli immigrati in Croazia
Oltre 10mila migranti fermati in Croazia. E la Slovenia applica la tolleranza zero nei confronti di chi vuol venire in Europa. Il soldato sloveno in mimetica, fucile mitragliatore a tracolla, caricatori di riserva ed elmetto appeso al giubbotto tattico avanza nella boscaglia. Baffi e pizzetto biondi chiude la pattuglia con un altro militare davanti e un poliziotto in mezzo. Al loro fianco si srotola nella vegetazione il filo spinato per fermare i migranti sul confine fra Slovenia e Croazia di Podgorje. Il punto di passaggio più ambito dal flusso di clandestini che arriva dalla Bosnia, a soli 13 chilometri dall'Italia.
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La Ocean Viking a Lampedusa. L'Italia accoglierà 24 migranti
I giallorossi riaprono i porti alle Ong: la maggior parte dei migranti divisi tra Italia, Francia e Germania. Sassoli: "Il meccanismo sia strutturale". L'ira di Salvini: "È la resa". Dopo quattordici mesi di porti chiusi, una ong entra a Lampedusa con il benestare del governo. I giallorossi hanno assegnato il place of safety alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere. Una decisione che fa insorge l'ex titolare del Viminale, Matteo Salvini, che denuncia la "resa" del nuovo esecutivo e paventa il ritorno dell'Italia usata come "campo profughi" d'Europa. Degli 82 immigrati clandestini, che si trovavano a bordo, 58 verranno distribuiti in diversi Stati dell'Unione europea, mentre di 24 dovrà farsi carico il nostro Paese, anche se Giuseppe Conte & Co. attendono ancora una possibile adesione dell'Irlanda al piano di redistribuzione.
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Sondaggio Ipsos, M5s cresce di sette punti in 40 giorni grazie “all’effetto Conte”. La Lega ne perde quattro. Salgono anche Pd e Fdi
Secondo l'ultima rilevazione dell'istituto guidato da Nando Pagnoncelli, rispetto al 18 luglio scorso, i 5 stelle passano dal 17,4 al 24,2 per cento. Democratici al 22,3%. Carroccio al 31,8. Forza Italia scende al 6. I 5 stelle in crescita di quasi sette punti in 40 giorni; il Carroccio in calo di quattro, ma sempre sopra il 30 per cento e davanti ai grillini. Di poco, ma sale anche il Partito democratico. E’ questa la fotografia realizzata da Ipsos per il Corriere della sera. Confrontando i dati rilevati il 18 luglio e il 28 agosto, quindi dopo la crisi di governo e alla vigilia del nuovo incarico a Giuseppe Conte, chi beneficia maggiormente della situazione è il M5s. Salgono anche Pd e le forze a sinistra. A destra cresce Fratelli d’Italia. Il Movimento 5 stelle, proprio mentre sono in corso le trattative per il cambio di maggioranza, passa dal 17,4 al 24,2% dei consensi. Secondo Nando Pagnoncelli, possiamo parlare di “effetto Conte“: il presidente del Consiglio “viene ora visto diffusamete come un esponente del M5s” e la fiducia nei suoi confronti (oltre al 50 per cento secondo l’ultima rilevazione Youtrend) beneficia il M5s.
USA Illinois. Altri 500 preti accusati di pedofilia. Si aggiungono ai 185 di qualche mese fa
E in Vaticano organizzano convegni, invece di spedirli in galera, spretarli e risarcire le vittime. Lo ha detto il Procuratore Lisa Madigan Usa. Altri 500 preti accusati di pedofilia I nuovi casi in Illinois dove già ne erano stati accertati 185. Il Papa intanto rimuove Alexander Salazar, vescovo ausiliare della diocesi di Los Angeles, accusato di aver abusato di un minore negli anni Novanta, quando era ancora un sacerdote. In Vaticano si lavora senza sosta al maxi vertice di febbraio sulla lotta alla pedofilia. 20 dicembre 2018 Nuove accuse di pedofilia alla Chiesa cattolica negli Usa: altri 500 preti avrebbero abusato sessualmente di minori nelle sei diocesi dell'Illinois, oltre agli 185 casi già noti. Lo ha detto mercoledì Lisa Madigan, procuratore dello stato del Midwest degli Stati Uniti.
La lunga lista di inchiesta che coinvolge il PD: Zingaretti espellerà mai qualcuno?
La Governatrice Pd Catiuscia Marini, indagata nell’inchiesta legata alla sanità umbra, ha confermato le sue dimissioni da presidente della Regione Umbria. Dopo l’indegno teatrino del Consiglio comunale di sabato in cui la Marini ha votato contro le dimissioni che lei stessa aveva presentato per auto-assolversi, oggi è arrivata la nota che sancirebbe la fine del suo fallimentare mandato. Zingaretti, proprio ieri, ha dichiarato che non è stato lui a chiedere le dimissioni della Marini ma, evidentemente, dopo le nostre pressioni quello scandalo inaudito non poteva essere ancora coperto dal silenzio vergognoso di tutto il Partito Democratico. In realtà, il Consiglio regionale umbro dovrà ancora votare e ratificare le dimissioni. Nel pieno di questa farsa assurda, Zingaretti ha dichiarato testualmente dalla Annunziata: “Il Pd che voglio è un partito dove se qualcuno si vende le domande dei concorsi siamo noi a cacciarlo prima che se ne accorgano i pm.” Il giorno prima aveva detto che la politica dovrebbe fare piazza pulita prima dell’intervento delle Procure. Benvenuto Zingaretti! Ora quando farai seguire alle parole i fatti? O sono soltanto uscite a caso in campagna elettorale? In Umbria, dopo lo scandalo PD nella sanità, non è stato espulso l’ex segretario regionale dei Dem, Gianpiero Bocci. Zingaretti cosa aspetti?
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In questo modo Mosca finanziava il Pci
Ventitré milioni e 300 mila dollari in sette anni. Dal '70 al '77 questa è la cifra versata dai sovietici ai comunisti italiani, secondo quanto si ricava dal "rapporto Impedian numero 122" del dossier Mitrokhin. Ventitrè milioni di dollari, con un andamento irregolare negli anni, corrisposti nel giardino della villa dell'ambasciatore dell'Urss a Roma nelle mani, in una prima fase, di Anelito Barontini, funzionario del partito e uomo al quale Armando Cossutta, che sovraintendeva al flusso finanziario delegava le delicate funzioni. E' Cossutta che tiene i conti, Cossutta che chiede di aumentare i finanziamenti (nel 1970, poi nel 1974), sempre Cossutta che viene convocato all'ambasciata da Rizhov, l'ambasciatore, funzionario del comitato centrale del Pcus, e da Genrikh Pavlovich Smirnov, primo segretario dell'ambasciata, funzionario del dipartimento internazionale del Pcus al momento in cui i dollari giungono in Italia. Chi riceve i soldi (Barontini) firma le ricevute e va.
LA POLITICA CONVIENE? Berlusconi: in 20 anni, 784 milioni di rimborsi e finanziamenti elettorali
Praticamente 110 mila euro al giorno. Ecco quanto l'ex Cavaliere ha incassato dalla sua discesa in campo. Attraverso Forza Italia e il Popolo della Libertà. Utilizzando le diverse leggi che hanno reintrodotto i contributi pubblici alla politica. Aboliti dagli italiani con il referendum del 1993. Una montagna di soldi. Quasi 800 milioni di euro in vent’anni. E’ la cifra che l’ex premier Silvio Berlusconi, oggi decaduto e ineleggibile in Parlamento dopo una condanna definitiva per frode fiscale, è riuscito ad incassare dallo Stato con finanziamenti e rimborsi elettorali. Dalla sua discesa in campo nel 1994, attraverso Forza Italia (Fi) e il Popolo della libertà (Pdl), nato nel 2007. Per la precisione, come risulta dai bilanci delle forze politiche che ilfattoquotidiano.it ha consultato, 784 milioni 182 mila 330 euro, l’equivalente di 1.518 miliardi 388 milioni 720 mila 109 lire. Una paghetta, per lui, di circa 110 mila euro al giorno. Nonostante nel 1993, appena un anno prima del debutto azzurro, sulla scia degli scandali di Tangentopoli, gli italiani avessero decretato con un referendumplebiscitario l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
"MA CHI È, NAPOLEONE?"
Il premier incaricato non vuole vice, le caselle chiave sotto vigilanza del Quirinale. Ai partiti resta poco. Stasera a Palazzo Chigi, di fronte a Conte, scontro tra Orlando-Franceschini e Patuanuelli-D'Uva. I Dem chiedono chiarimenti sull'ultimatum di Di Maio. Conte irritato: punta a una sintesi sul programma domenica. “Ma chi è Napoleone?”. Quando escono dalla Sala dei Busti di Montecitorio, dopo il loro turno di consultazioni con Giuseppe Conte, i dem Nicola Zingaretti, Graziano Delrio e Dario Stefano (in sostituzione del capogruppo al Senato Andrea Marcucci assente per un impegno personale) sono esterrefatti. E a qualcuno scatta il paragone con Bonaparte. Oggi i partiti hanno avuto la prova provata che nel nuovo Governo giallorosso potranno toccare palla solo per poche caselle. Non che si sia parlato di posti nell’incontro con il premier incaricato, si è parlato di programma. Ma il nuovo piglio dell’avvocato non lascia spazio a equivoci: “Sono di centrosinistra, è quello il mio dna”, è il massimo che concede al Pd.
Greta Thunberg, la foto che la inchioda: l'ecologista beccata sulla barca a vela con la bottiglia di plastica
"Da noi in Italia si dice 'parla, parla'". Il popolo social si è scatenato contro Greta Thunberg per una foto che la stessa baby-ecologista ha postato sul suo profilo Twitter. Nello scatto, sullo sfondo, si vede infatti una bottiglia dell'acqua di plastica: "Ehi, Greta. La tua acqua è imbottigliata nella plastica". Insomma, la sua traversata dell'oceano a bordo dello yacht Malizia II di Pierre Casiraghi, è stata "verde" ma fino a un certo punto. Come nota l'Huffingtonpost l'attivista svedese aveva fatto delle borracce in alluminio il simbolo della lotta ecologista, peccato che poi lei stessa abbia utilizzato una classica bottiglia in pet.
Di Maio: “I punti del nostro programma sono imprescindibili”. Vertice Pd-M5S-Conte
Salvini e Meloni disertano le consultazioni con Conte. Il capo del Movimento: senza i nostri punti nel programma meglio tornare al voto. Borsa in negativo, spread a 177 punti. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta incontrando a Palazzo Chigi le delegazioni di Pd e M5S. Per i dem ci sono il vicesegretario Andrea Orlando e Dario Franceschini, per il M5S i capigruppo Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli. L’occasione per un chiarimento dopo le parole di Di Maio: “Oggi il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte potrebbe dar vita a un Conte bis. Uso il condizionale perché in qualità di capo politico del M5S sono stato e siamo stati molto chiari: o siamo d'accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti.
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I 20 punti che Luigi Di Maio ha consegnato al Presidente del Consiglio Incaricato Giuseppe Conte
Di seguito i 20 punti che Luigi Di Maio ha consegnato al Presidente del Consiglio Incaricato Giuseppe Conte, in continuità con i 10 punti presentati inizialmente al Capo dello Stato dopo il lavoro svolto con i gruppi parlamentari di Camera e Senato del MoVimento 5 Stelle.
Il testo dell’intervento di Luigi Di Maio dopo le consultazioni con il Presidente Conte
Buon pomeriggio a tutti, abbiamo rivolto gli auguri di buon lavoro al Presidente Giuseppe Conte, un Presidente che come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre considerato super partes e che abbiamo fortemente voluto per l’eccellente lavoro svolto negli ultimi 14 mesi. Incontriamo ogni giorno tanti cittadini che ci chiedono di risolvere i propri problemi. In tanti aspettano risposte sul lavoro, sulle tasse, sugli ospedali, sulla scuola, sulla disabilità, sulle infrastrutture. Tanti chiedono risposte dal MoVimento 5 Stelle, lo fanno da sempre, sin da quando non eravamo ancora in parlamento. Un anno e mezzo fa abbiamo vinto le elezioni politiche, ma abbiamo ottenuto solo il 33% dei voti.
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Governo: Luigi Di Maio:: “Ecco i nostri punti imprescindibili. Conte un premier super partes. No a modifiche dei decreti sicurezza nella ratio e nei principi. Siano nel programma oppure meglio andare al voto”. (con Video)
Governo, Di Maio: “Ecco i nostri punti imprescindibili. Siano nel programma oppure meglio andare al voto”. Il discorso integrale. “Se entreranno i nostri punti nel programma di governo si potrà partire altrimenti meglio il voto”. Lo ha detto il capo politico del M5s Luigi Di Maio al termine del colloquio con il Presidente incaricato Giuseppe Conte elencando alcuni temi definiti “imprescindibili” per la formazione del nuovo esecutivo. “Abbiamo espresso il nostro sconcerto – ha aggiunto – per il surreale dibattito sugli incarichi. Era prevedibile il totoministri sui media, con nomi di fantasia, ma non troviamo sano che questo dibattito contagi anche le forze politiche”
Di Maio: “Avanti con i nostri punti o si torna al voto”. E cita taglio eletti, conflitto d’interessi, concessioni. Orlando: “Se ha cambiato idea lo dica con chiarezza”
Giuseppe Conte conclude le consultazioni con i leader. Il capo politico 5 Stelle elenca i punti che considera determinanti per la partenza del governo, evocando il ritorno alle urne. Grillo due giorni fa aveva scritto che “non ci sono i tempi per chiarirci su ogni aspetto”. “Se entreranno i nostri punti nel programma di governo si potrà partire altrimenti meglio il voto”. Lo ha detto il capo politico del M5s Luigi Di Maio al termine del colloquio con il Presidente incaricato Giuseppe Conte elencando alcuni temi definiti “imprescindibili” per la formazione del nuovo esecutivo. “Abbiamo espresso il nostro sconcerto – ha aggiunto – per il surreale dibattito sugli incarichi. Era prevedibile il totoministri sui media, con nomi di fantasia, ma non troviamo sano che questo dibattito contagi anche le forze politiche”.
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