Cara Chiesa, quanto ci costi! E conoscere il meccanismo dell'8xmille
Pochi italiani sanno esattamente quanti soldi vengono regalati dallo Stato alla Chiesa Cattolica grazie al meccanismo dell’otto per mille (abbreviato in 8xmille). Si tratta della quota di Irpef che lo Stato italiano distribuisce, in base alle scelte effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, fra se stesso e le confessioni religiose che hanno stipulato un’intesa. L’8xmille è stato introdotto dall’articolo 47 della legge n. 222 il 20 maggio 1985, durante il primo governo Craxi; lo stesso che – il 18 febbraio del 1984 – aveva firmato l’accordo noto come “Craxi-Casaroli” (quest’ultimo, all’epoca, segretario di Stato Vaticano). Un accordo che aveva abolito la congrua (lo stipendio pagato dallo Stato ai preti), sostituendola con l’autofinanziamento da parte dei fedeli grazie al meccanismo dell’8xmille. Per la legge del 1985 i contribuenti non sono tenuti ad esercitare obbligatoriamente l’opzione per la destinazione dell’8xmille; ma anche l’8xmille del gettito fiscale di chi non effettua tale scelta viene ripartito tra i soggetti beneficiari, in proporzione alle scelte espresse.
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Perché il Vaticano non vende i suoi Tesori per Aiutare i Poveri?
Negli ultimi anni questa domanda è stata sempre più impellente e si crede con certezza che il Vaticano accumuli tesori senza dare niente in cambio al mondo. Quando si parla di tesori del Vaticano ci si riferisce al patrimonio immobiliare e artistico di cui è proprietario. Il patrimonio è posseduto dall’APSA, che è l’organo a cui spetta di amministrare i beni di proprietà della Santa Sede destinando così i fondi necessari all’adempimento delle funzioni della Curia romana. La Segreteria per l’Economia si occupa invece di vigilare le finanze di ognuno dei Dicasteri presenti così come sull’APSA. Dalla COSEA, la commissione interna voluta da Papa Francesco per fare luce sulle finanze del Vaticano, ha rivelato che il patrimonio immobiliare che appartiene alla Santa Sede avrebbe un valore stimato di 4 miliardi di euro, ma che serve proprio per far funzionare gli uffici della curia romana e che “frutta” soltanto 88 milioni di euro.
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Se il Vaticano ha così tanti soldi perché allora non… ? Sette fatti da conoscere sulle finanze della Chiesa
Probabilmente con amici o conoscenti, o durante una cena, vi sarà toccato di rendere conto del Papa, della Verginità di Maria, del celibato sacerdotale, e di confutare tutte le versioni distorte delle dichiarazione del Papa che compaiono nei tabloid o in TV. E in mezzo a questi mucchi di roba, c’è sempre qualcuno che con grande sicurezza afferma: Il Vaticano è l’istituzione più ricca che esista, se vendesse tutto quello che ha, potrebbe eliminare la povertà nel mondo. È vero che il Vaticano ha più potere economico di giganti mondiali come Walmart, Apple o Coca Cola? La rivista Fortune, specializzata in argomenti economici, ha pubblicato un articolo in cui respinge l’idea della “grande ricchezza del Vaticano”. Afferma al contrario che il Vaticano non si trova nemmeno tra i 500 più ricchi, nella sua famosa lista “Fortune 500”.
Un italiano su due vuole uscire dall'Ue
Cresce l'apprezzamento per l'Unione europea nella maggior parte degli Stati europei. Non in Italia, però, che si piazza in fondo all'elenco dei paesi che ritengono che l'Ue sia stata vantaggiosa per loro, preceduta dal Regno Unito. Lo rivela l’ultimo sondaggio Eurobarometro condotto tra l'8 e il 26 settembre scorso da Kantar Public tra 27.474 cittadini europei di 16 anni e oltre, in tutti e 28 gli Stati membri. Secondo i dati del sondaggio è il 68% degli europei a pensare che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall’appartenenza all’Ue. E se si dovesse votare per restare in Europa il 66% direbbe di sì. Ma non è così per gli italiani: solo il 44% voterebbe sì.
Per il Nobel Stiglitz l'Italia deve uscire dall'euro: "I vantaggi sono chiari"
Secondo l'economista lasciare la moneta unica non sarebbe necessario se la Germania non impedisse le riforme necessarie e permettesse di ridurre l'austerità, ma in questa situazione tornando alla lira "i benefici probabilmente supererebbero i costi". La zona euro avrebbe bisogno di una riforma radicale, ma visto che questa non ci sarà a causa dell'opposizione di Berlino, l'Italia farebbe bene a uscire dalla moneta unica, una mossa rischiosa ma che porterebbe vantaggi “chiari, lineari e considerevoli”. Il suggerimento arriva dal premio Nobel all'Economia Joseph Stiglitz, che ha scritto una lunga analisi su Politico in cui, partendo dalla considerazione che Matteo Salvini e Luigi Di Maio fanno bene a richiedere una forte riforma dell'Europa, elenca quelli che ritiene essere i vantaggi dell'abbandono dell'euro per il nostro Paese.
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Il piano di Salvini contro le Ong italiane: togliere le navi per i soccorsi
Il Viminale pensa di inserire nel DL Sicurezza una norma contro le Ong italiane, come Mediterranea di Luca Casarini. Matteo Salvini non vuole un caso Sea Watch 3 bis e una nuova "Capitana" dopo Carola Rackete. Ecco perché il ministro dell'Interno è al lavoro per inserire nel decreto Sicurezza una nuova norma contro le Ong italiane, come Mediterranea di Luca Casarini, l'ex leader no-global, oggi pasdaran dell'accoglienza a tutti i costi. I tecnici del Viminale avrebbero studiato e messo a punto una modifica al testo, che dovrà essere poi approvato in Parlamento.
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Roma affoga, Raggi e Zingaretti litigano La sindaca: "Siamo in attesa che la Regione trovi gli impianti". Il governatore: "Si vergogni per la sua arroganza".
Rifiuti ancora in strada, ennesima querelle fra il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che si inserisce nel caos bacchettando i due litiganti. Questa è la sintesi della ennesima giornata di passione sulle strade cittadine. Mentre una infinità di zone della città lamentano una situazione catastrofica per la quantità di rifiuti ammucchiati intorno ai cassonetti, Raggi e Zingaretti continuano a scambiarsi colpi di sciabola. Parte la Raggi: «Sono le 15.30 del 4 Luglio e siamo ancora in attesa che la Regione Lazio firmi un'ordinanza, ossia quel documento che consente ad Ama di trovare degli impianti dove portare i rifiuti. In altri termini i camion di Ama girano per la città, raccolgono i rifiuti che riescono a portare da qualche parte e il grosso rimane in terra perché materialmente non sappiamo dove portare i rifiuti.
Pd-Cgil, qualcosa si è rotto
Secondo una ricerca Ipsos, il 40% degli iscritti alla Cgil avrebbe scelto la Lega e il Movimento Cinque Stelle alle ultime elezioni politiche. È evidente che qualcosa si è rotto nel rapporto fra il centrosinistra e il Pd, da un lato, e i lavoratori e ceti deboli con i relativi sindacati di rappresentanza, dall’altra parte, in specie la Cgil. La prima spiegazione che viene in mente è che dietro questa rottura c’è un fatto recente. Infatti, durante la sua segreteria, Matteo Renzi ha attaccato quotidianamente i sindacati tutti, ma soprattutto la Cgil, e i sindacati hanno risposto così, votando Lega e M5S. In realtà, non si può dare tutta la responsabilità a Renzi, poiché ci sono stati conflitti fra il centrosinistra e i sindacati che si sono incancreniti nel corso almeno degli ultimi due decenni; ma è indiscutibile che Renzi, appena insediatosi come Segretario del Pd, senza un motivo apparente ha cominciato ad attaccare un giorno sì e l’altro anche sia la Cgil che l’allora Segretaria generale, Susanna Camusso. Questo è un dato di fatto.
'Il Pd calpesta il dl sicurezza e regala milioni all'accoglienza'. A ogni immigrato fino a 1000 euro al mese
La denuncia di Fratelli d'Italia: "Per ogni immigrato verranno stanziati da 600 a 1000 euro al mese. Il governatore disobbedisce alla legge utilizzando soldi pubblici". "Il governatore Rossi e il Partito democratico calpestano il decreto sicurezza e regalano quattro milioni per far ripartire il business dell'accoglienza immigrati". La denuncia arriva da Fratelli d'Italia con il deputato Giovanni Donzelli e il capogruppo in Consiglio regionale della Toscana Paolo Marcheschi. Da quanto si apprende da FdI, Rossi aveva già annunciato provvedimenti per aggirare il decreto Salvini. E ora è arrivata la legge. "Oggi in Regione Toscana la commissione ha approvato una legge con cui si vogliono restituire le risorse tagliate per i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) con i soldi dei cittadini che, per di più, finiranno per accogliere gli immigrati che secondo il Dl sicurezza sono in attesa di rimpatrio e quindi clandestini", hanno dichiarato i due in una nota congiunta. "Si tratta di quattro milioni che consentono alle cooperative e agli altri soggetti dell'accoglienza di ripresentare domanda ai bandi. Quattro milioni per accogliere clandestini", hanno spiegato a ilGiornale.it.
Sea Watch, quello che non torna nell'ordinanza del gip su Carola Rackete
Le motivazioni della non convalida dell'arresto della Rackete non convincono ex magistrati e addetti ai lavori: ecco perché. C'è qualcosa che non torna nell'ordinanza del gip Alessandra Valle in merito alla non convalida dell'arresto di Carola Rackete, comandante della Sea Watch. E non parliamo solo delle cinque anomalie ben spiegate sul Giornale da Fausto Biloslavo. Parliamo anche e soprattutto della giustizia in generale, della discrezionalità del giudice e del rispetto delle leggi di un paese. In questi giorni ex magistrati, docenti di diritto e addetti ai lavori stanno esprimendo la propria opinione sulla decisione del giudice di Agrigento. E, a parte un intervento scritto da Andrea Natale, giudice del Tribunale di Torino, sul periodico di Magistratura democratica (guarda caso la corrente di sinistra delle toghe), gli altri interventi vanno tutti nella direzione opposta a quella sentenziata dalla Valle. E basta questo a far storcere il naso. Ma andiamo avanti.
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Cinque anomalie in una sentenza. L'impunità oggi è "umanitaria"
La capitana giustificata in punta di diritto «per aver agito in adempimento di un dovere». Ma la realtà è diversa. «Impunità» umanitaria sono le prime parole che vengono in mente dopo la lettura dell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari, Alessandra Vella, che ha fatto tornare Carola Rackete libera e bella. La capitana viene di fatto giustificata, in punta di diritto, «per avere agito in adempimento di un dovere» ovvero di fare sbarcare ad ogni costo i migranti in Italia.
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Il caso Rackete non è chiuso: un atto incastra la capitana
I pm non si arrendono: "L'indagine andrà avanti a lungo". Pronta la strategia per incriminare l'Ong e la comandante. Sul caso riguardante Carola Rackete la parola più diffusa, a commento della decisione del Gip Alessandra Vella, è quella di “sentenza”: su molte testate, così come sui social, si parla di sentenza che scarcera la giovane capitana della Sea Watch 3. Ma in realtà, quella emessa nella giornata di martedì, altro non è che la decisione relativa al provvedimento di custodia cautelare. Dovrebbe essere superfluo sottolineare tutto ciò, ma invece sembra essenziale per capire meglio i termini della vicenda.
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Martina Minchella, la segretaria del Pd di Viterbo, passa alla Lega
Da segretaria comunale del Partito democratico a punta di diamante della Lega? Sembrava fantapolitica e invece presto potrebbe diventare realtà. Nel destino di Martina Minchella, già esponente di spicco del Pd di Viterbo nonché donna di fiducia dell'ex ministro Giuseppe Fioroni, si vede sempre più vicino il matrimonio con il partito di Matteo Salvini. Voci insistenti assicurano che ieri sera il gotha della Lega viterbese, capitanata dal senatore Umberto Fusco, si sarebbe riunito per discutere non tanto dell'opportunità di accogliere a braccia aperte quella che per anni è stata una nemica politica, bensì dei tempi.
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Matteo Renzi condannato dalla Corte dei Conti della Toscana per danno erariale. E c’è un altro procedimento aperto
Da presidente della Provincia di Firenze, nel 2005, secondo i giudici contabili, aveva nominato un collegio di direzione invece di un singolo dg: "Deve 15mila euro allo Stato". E ha ricevuto un invito a dedurre per scelta di due collaboratori privi di laurea per il suo staff quando era sindaco di Firenze. Il suo legale: "Faremo appello. L'altro procedimento? Inspiegabile". Matteo Renzi è stato condannato in primo grado dalla Corte dei Conti della Toscana per un danno erariale di 15mila euro. Da presidente della Provincia di Firenze, nel 2005, secondo i giudici contabili, aveva nominato un collegio di direzione provinciale invece di un singolo direttore generale.
Sicilia: 80 milioni per censire gli immobili. Ma la Regione non ha la password dell’archivio
La vicenda del riordino delle proprietà regionali risale a Cuffaro e venne bocciata dalla Corte dei conti. Ora la scoperta: a causa di un contenzioso la banca dati è inaccessibile. “Non disponiamo delle credeziali”. Quel censimento, compiuto oltre dieci anni fa, costò alla Sicilia oltre 80 milioni di euro. Ma i risultati di quel lavoro sono custoditi in una banca dati che la Regione, che allora sborsò i soldi, non può consultare. Il motivo? Non dispone della password. Il caso salta fuori durante una seduta d’Aula dell’Assemblea regionale siciliana. Il governo, infatti, ha deciso di inserire in una legge attualmente in discussione nel parlamento dell’Isola, una norma che attribuisce agli uffici della pubblica amministrazione il compito di censire il patrimonio immobiliare siciliano.
Quando Ursula von der Leyen propose di usare le riserve auree come garanzie
Nel 2011 l’esponente della Cdu, nominata dai Ventotto alla guida della Commissione, espresse posizioni rigoriste sulle condizioni per concedere i prestiti agli Stati. Infuriava la crisi del debito sovrano. Era il 23 agosto 2011 quando Ursula von der Leyen espresse una posizione da “falco” che venne sconfessata dal suo stesso Governo. In un’intervista alla televisione tedesca Ard l’allora ministro del Lavoro dell’Esecutivo Merkel disse che futuri salvataggi della zona euro avrebbero dovuto essere garantiti con riserve auree o quote di aziende di Stato. Il dibattito riguardava la Grecia, che soltanto un anno prima, nel maggio 2010, aveva ricevuto un bailout da 110 miliardi di euro. La Finlandia non si fidava delle riforme greche e chiedeva collaterali ad Atene per contribuire ai pagamenti del salvataggio deciso dalle istituzioni europee e dal Fondo monerario internazionale.
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Finalmente il "Bonus" di Zingaretti alla Raggi. L'immondizia di Roma in tutti gli impianti del Lazio
Dopo l'incontro al ministero arriva l'ordinanza della Regione. Un «bonus» importante quello incassato da Virginia Raggi con l’ordinanza della Regione Lazio che obbligherà tutti gli impianti del Lazio ad accogliere i rifiuti di Roma, così come richiesto ieri dal sindaco e dal ministro all’Ambiente Sergio Costa.
Carola Rackete, Feltri a Mughini: "Non è neppure tanto affidabile"
Caro amico Mughini, hai scritto un libro meraviglioso sui Cretini di sinistra che ha fatto nascere in me una grande ammirazione per te. Sono sedotto dalla tua intelligenza e arguzia. Per quanto riguarda la questione in ballo non hai tutti e torti e neppure tutte le ragioni. Carola suscita in me sentimenti contrastanti: un po' di simpatia e molta antipatia. Non capisco perché ella vada in giro per mare allo scopo di raccattare dei poveracci, con una nave olandese, e dopo averli salvati invece di portarli a casa sua intenda scaricarli a noi italiani. È capitato anche a me di fare della beneficenza, ma con i soldi miei e non con quelli altrui. Essere buoni e umani è cosa lodevole, per cui Carola non andrebbe bistrattata per ciò che ha fatto, ma per come lo ha fatto non merita lodi.
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La gip che apre i porti alle ong
Classe 1975, nata ad Agrigento, con un passato a capo della sezione locale dell’Anm, il sindacato dei magistrati. Alessandra Vella è il gip che ha smontato le accuse a carico di Carola Rackete e l’ha rilasciata come niente fosse. Un buffetto e via. Non ha ritenuto grave né l’essere entrata a forza nelle acque territoriali italiane né aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza. E tantomeno ha considerato grave l’aver fatto entrare in Italia una cinquantina di immigrati irregolari. Via, libera. La decisione dell’ennesimo magistrato politicizzato fa orrore per due motivi: uno legato all’ordine interno e uno connesso alla sicurezza esterna. Da una parte viene rimessa in libertà una persona che ha deliberatamente infranto la legge, avallando qualunque delinquente che decide di disobbedire allo Stato; dall’altra riapre i porti a tutte quelle ong che vogliono scaricare i migranti irregolari sulle nostre coste.
Putin: «Pronti a dialogare con gli Usa. Contatti costanti con la Lega di Salvini»
Il presidente russo sulle relazioni con l’Occidente: «Apprezziamo l’impegno dell’Italia per rafforzare la reciproca comprensione nell’area euro-atlantica. Silvio Berlusconi è un politico di statura mondiale. Vladimir Putin è pronto a resettare le relazioni della Russia con l’America di Donald Trump per riavviare il dialogo bilaterale su un’ampia agenda strategica. Di questo tema il presidente della Federazione russa ha parlato con il capo della Casa Bianca nel corso del loro recente incontro in margine al vertice del G20 in Giappone. Putin, oggi in Italia per una visita di Stato, ha accettato di rispondere per iscritto alle domande del Corriere. Il leader del Cremlino vorrebbe abolire le contro-sanzioni che colpiscono pesantemente l’export italiano, ma ricorda come queste siano state una risposa a decisioni prese «da tutti i Paesi della Ue», compresa, naturalmente, l’Italia. Si aspetta che il nuovo presidente ucraino Zelensky faccia passi concreti per attuare gli accordi già presi e avviare un effettivo processo di pace.
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Chi è David Sassoli, il giornalista a capo del Parlamento europeo: la carriera, dal Tg1 a Strasburgo
La carriera dell’ex mezzobusto del Tg1: dal sogno mancato di fare il sindaco di Roma, fino al posto più alto di Strasburgo.David Sassoli, 63 anni, è stato eletto presidente del Parlamento Europeo con 345 voti, del quale è stato vicepresidente nelle ultime due legislature. A trent’anni, nel 1986, diventa giornalista professionista. L’esordio nel giornalismo però arriva una decina di anni prima, tra testate locali di Firenze e agenzie, per poi passare all’edizione romana de Il Giorno. Nel 1992 entra in Rai, partendo dal Tg3 fino ad arrivare alla conduzione del Tg1 delle 20. E sotto la direzione di Gianni Riotta, diventa vicedirettore. La carriera politica. Il suo debutto in politica si deve a un sindaco di Roma, Walter Veltroni, che si mette in testa di fondare un partito mettendo insieme le due grandi tradizioni della politica italiana, quella di sinistra, del Pci-Pds-Ds e quella cattolica e popolare della Dc, poi confluita nella Margherita.
Figlia d'arte, 7 volte mamma, merkeliana. Chi è Ursula Von der Leyen
Per la guida alla Commissione Ue sono salite le quotazioni di Ursula Von der Leyen, ministro della Difesa tedesco dal dicembre del 2013 ed esponente di punta della Cdu tanto da meritarsi il titolo di “delfina” della cancelliera Angela Merkel. Figlia di Ernst Albrecht, a lungo presidente del Land della Bassa Sassonia, è cresciuta a Bruxelles dove ha frequentato la scuola europea dal 1964 al 1971. La sua carriera politica inizia però negli anni ’90. Con l’iscrizione alla Cdu arrivano i primi ruoli a livello locale fino alla nomina, nel 2003, come ministra per gli Affari sociali, la famiglia e la salute in Bassa Sassonia. L’anno dopo è membro della presidenza dell’Unione cristiano-democratica e, notata da Angela Merkel, viene scelta come ministra per la Famiglia dal 2005 al 2009, per passare dal 2009 al 2013 alla guida del dicastero del Lavoro e gli Affari sociali, poi alla Difesa dove diventa la prima donna a ricoprire l’incarico nella storia della Germania. Nel 2017 ha accusato i generali di “debolezza di conduzione” dell’esercito ritrovandosi così al centro di uno scontro con i vertici militari, e del conseguente scandalo in quanto nella Bundeswehr, le forze armate della Repubblica Federale, erano stati trovati militari filonazisti. Alle critiche la ministra rispose con l’annuncio di una grande riforma che avrebbe garantito maggiori investimenti a favore della Difesa.
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Facebook, Instagram e Whatsapp down: segnalazioni dall'Italia agli Usa
Problemi con il caricamento delle Storie e dei post sul social blu, a partire dalle 16 circa. La tempesta perfetta sui social. A partire dalle 16 di oggi gli utenti hanno segnalato malfunzionamenti - tra Italia, Usa e Sudafrica e fino all'Indonesia e alle Filippine - sulle app più utilizzate che fanno capo a Menlo Park: Facebook, Instagram e Whatsapp. In Italia le segnalazioni sono concentrate soprattutto nel milanese. Gli hashtag #facebookdown e #instagramdown sono diventati subito, come di consueto, trending topic su Twitter. Secondo DownDetector, che raccoglie gli avvisi in tempo reale, gli utenti lamentano problemi con il caricamento delle Storie e la 'scomparsa' dei post in fase di pubblicazione sulle piattaforme social. Mentre la chat verde sembra non permettere il download dei file (audio, video e foto) né la sincronizzazione.
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Sea Watch, Carola Rackete e l'ira del finanziere: "Lei eroina, noi delinquenti. Così non si può andare avanti"
"Il mondo al contrario. Chi viola la legge diventa un'eroina e chi ha difeso la patria tra un po' passa per delinquente. Sono molto amareggiato". Uno dei finanzieri in servizio a Lampedusa commenta così la decisione del Gip di Agrigento di non convalidare l'arresto della capitana Carola Rackete, che al timone della Sea Watch nella notte tra venerdì e sabato scorso ha speronato una motovedetta durante le operazioni di sbarco. "Questo provvedimento è davvero ingiusto ma soprattutto contiene molte inesattezze - ha spiegato l'agente all'agenzia AdnKronos, protetto da anonimato -. A partire dalla definizione di nave da guerra. Lo sanno pure i bambini che l'imbarcazione della Guardia di Finanza è una nave da guerra perché issa il vessillo e ha i colori della Marina militare come nave da guerra".
Eruzione a Stromboli: morto un escursionista. Esplosione, pioggia di lapilli, incendi
Due trabocchi di lava scendono dalla Sciara del fuoco. Pioggia di lapilli incendiari su Ginostra. L'esperto Ingv: eventi così sul vulcano 5 o 6 in un secolo. Stromboli, eruzione in corso: una serie di violente esplosioni sono state registrate dal cratere del vulcano. Due trabocchi di lava scendono dalla Sciara del fuoco. Pioggia di lapilli incendiari anche su Ginostra, secondo il racconto di testimoni. Il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella, riferisce che un escursionista è morto e un altro è ferito. Dei turisti per paura si sono lanciati in mare.
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Eruzione a Stromboli e pioggia di lapilli, turisti in mare o barricati in casa
Paura a Stromboli per una grossa eruzione del vulcano mentre l'isola è affollata di turisti. Una fitta pioggia di lapilli ha causato incendi nella frazione di Ginostra. I canadair sono in azione. Molti turisti si sono buttati in mare e altri sono barricati in casa. L'eruzione è stata accompagnata da violente esplosioni, segnalate sui social con decine di messaggi e fotografie che mostrano l'enorme colonna di fumo che si alza dal cratere. La protezione civile fa sapere che non ci sono persone coinvolte e non è necessario evacuare l'isola. I traghetti e tutte le imbarcazioni sono rientrate in porto. Ci sono state varie esplosioni con fuoriuscita di materiale piroclastico e hanno preso fuoco sterpaglie sui costoni del vulcano. Dai primi accertamenti non erano previste oggi escursioni guidate al vulcano. La serie di violente esplosioni è stata registrata dall'Ingv di Catania. Due trabocchi di lava scendono dalla Sciara del fuoco. La caduta di lapilli ha causato incendi nella zona dei canneti, nella frazione di Ginostra. Dei turisti per paura si sono lanciati in mare.
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Il Veltroni scrittore rivendica l'invasione dei migranti nella Capitale
Nel suo nuovo libro l'ex sindaco di Roma Walter Veltroni traccia un bilancio delle sue amministrazioni e invita la sinistra a ripartire dai migranti. Ma nelle periferie romane, da Torre Maura a Casal Bruciato, divampano gli scontri etnici. Da regista a scrittore, Walter Veltroni si racconta in un nuovo libro. “Roma, Storie per ritrovare la mia città”, è a metà fra un vademecum sul buon governo della Capitale e un manifesto politico destinato ai compagni di partito che, forti del primato romano ottenuto alle europee, vorranno cimentarsi nella corsa al Campidoglio. Tra i successi della sua passata amministrazione sciorinati all’interno del volume, di cui Repubblica ha pubblicato un estratto, ce n’è uno su tutti: l’accoglienza. Veltroni rivendica, tra gli altri, la concessione del voto agli extracomunitari e la battaglia per la “degna sepoltura delle vittime delle tragedie dell’immigrazione”. La vocazione di Roma, secondo l’ex sindaco, è quella di essere una capitale multietnica e ospitale.
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Carola è libera grazie ai magistrati di sinistra
Una zuppa tardiva ma che non potevo evitare di fare: il Gip di Agrigento ha deciso di annullare l’arresto della “capitana” Carola Rackete: siamo all’assurdo. Ci sono dei magistrati che fanno politica e lo hanno sempre fatto, sono gli stessi che pubblicamente hanno preso posizione contro il decreto sicurezza del Ministro Salvini. In questo Paese, sinistra e magistratura continuano a governare sotto mentite spoglie.
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Europarlamento, Sassoli eletto nuovo presidente: "Riformare le regole di Dublino"
L'europarlamentare dem è stato designato nella notte come il candidato ufficiale dei socialdemocratici. Ha ottenuto l'appoggio anche del leader dei popolari Weber. Disappunto di Salvini, Zingaretti esulta. Al secondo scrutinio ce l'ha fatta. Il pd David Sassoli, candidato ufficiale dei Socialisti e democratici sostenuto anche dal Ppe, è stato eletto presidente del Parlamento europeo durante la seduta plenaria a Strasburgo con 345 voti. La sua elezione è stata annunciata a Montecitorio dal deputato dem Emanuele Fiano ed è stata accolta con un lungo applauso dell'Aula. Alla prima tornata aveva mancato l'elezione per soli 7 voti, femandosi a 325 preferenze contro le 332 previste per ottenere la maggioranza assoluta. Solo il Pd, tra i partiti italiani, ha votato Sassoli. Forza Italia si è astenuta. La Lega e Fdi hanno votato per Jan Zahradil (Conservatori Ecr). Il Movimento 5 Stelle ha invece lasciato libertà di coscienza.
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UE: la Commissione: stop alla procedura contro l'Italia. Moscovici: "Non è più giustificata"
La decisione dopo le rassicurazioni sui conti fornite dal nostro Paese. Moscovici: "Rispettato il patto di stabilità nel 2019". Niente procedura nei confronti dell'Italia. È questa la decisione del collegio dei commissari europei, che ha quindi scelto di non raccomandare all'Ecofin l'avvio della procedura per deficit eccessivo contro il nostro Paese, alla luce delle rassicurazioni sui conti fornite lunedì con l'assestamento di bilancio e il decreto che "congela" le minori spese da reddito di cittadinanza e quota 100. "Avevamo posto tre condizioni: dovevano compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 punti di Pil e ottenere garanzie sul bilancio 2020.
Sea Watch 3, Matteo Salvini ringrazia Carola Rackete: le cifre-choc dell'ultimo sondaggio sulla Lega
Il primo effetto del caso Sea Watch lo ha fotografato ieri il sondaggio settimanale di Swg per il tg La7: la Lega sale al 38% nelle intenzioni di voto, guadagnando in sette giorni lo 0,7%. Il Pd è fermo al 22,6%, il M5S scende al 17,2 (-0,8%), Forza Italia e Fratelli d' Italia rimangono sostanzialmente stabili rispettivamente al 6,5 e al 6,4% (perdono entrambi lo 0,1%). La linea dura, mantenuta da Matteo Salvini durante i 17 giorni passati da quando la Sea Watch ha caricato alcuni migranti vicino alla costa libica fino all' arrivo della nave a Lampedusa, violando i divieti della Guardia di Finanza, è stata evidentemente apprezzata. E il ministro dell' Interno ieri l' ha confermata. «Le parole del Procuratore di Agrigento sono chiarissime: la fuorilegge tedesca merita il carcere», ha detto Salvini, commentando quanto aveva dichiarato poco prima il pm Luigi Patronaggio, secondo cui la comandante della Sea Watch Carola Rackete ha agito «con coscienza e volontà» quando ha schiacciato sulla banchina del porto la motovedetta delle Fiamme Gialle. E non poteva, la "comandante", nemmeno invocare lo stato di necessità, «poiché la Sea Watch aveva ricevuto, nei giorni precedenti, assistenza medica ed era in continuo contatto con le autorità militari per ogni tipo di assistenza».
Il decreto del 2003 che permette di "respingere" le ong
La Lega pensa già ai prossimi "casi Sea Watch": "Pronti a rispondere con la forza alla forza. C'è un decreto che lo permette". Rispondere alla forza con la forza. Dopo la liberazione da parte del gip di Agrigento di Carola Rackete, si pensa già al futuro. Impossibile infatti non aspettarsi che la mancata convalida dell'arresto per la capitana tedesca della Sea Watch 3 non possa fare in qualche modo "giurisprudenza". E invogliare le ong a forzare nuovamente il blocco proprio come è successo questa volta. Ma c'è un "cavillo" che può dare al governo un appiglio per "respingere" le ong. A ricordarlo è Roberto Calderoli, che si appella a un decreto ministeriale del 14 luglio 2003 attuativo di un articolo della legge Bossi-Fini.
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Il Fatto e le fake news sul 5G
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